Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per www.corriere.it
piero maranghi leonardo piccinini almanacco di bellezza
«Almanacco di bellezza» è un lusso che non tutti possono permettersi. Intanto perché è una trasmissione in abbonamento (Classica HD, canale 136 di Sky), poi perché tratta temi culturali che, a una lettura superficiale, potrebbero apparire come una sublime parodia o presa in giro, infine perché non ci si può fidare degli snob: nel gioco dei detti e contraddetti, se lodano un’opera può anche darsi che sia buona.
Ogni giorno il direttore Piero Maranghi e lo storico dell’arte Leonardo Piccinini ci conducono alla scoperta di storie, grandi o piccole che siano, «tra divagazioni da calendario e non solo».
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L’altra sera […] parlavano di Blaise Pascal, una robetta da niente […]. Peccato che a un certo momento intervenga al telefono Stefano Bonaga, filosofo bolognese autocertificato ed ex fidanzato di Alba Parietti, e, d’un tratto, Pascal appare più «solitario» che mai.
Non contenti, i Walter Matthau e Jack Lemmon della cultura ci offrono un ritratto di Beatrice, […] musa ispiratrice di Dante: erano vicini di casa, adesso dove lei abitava c’è un bel ritrovo, occasione per un salutino ai cari amici Antinori […].
Il padre di Beatrice si chiamava Folco Portinari e, curiosamente, c’è un Folco Portinari (1926-2019), italianista e dirigente Rai, che ha scritto un libro da Classica HD: Pari siamo! Io la lingua, egli ha il pugnale. Storia del melodramma ottocentesco attraverso i suoi libretti (EDT musica, 1981).
«Almanacco di bellezza» è la Casa degli Atellani in versione televisiva, è la proiezione di uno dei salotti più chic di Milano (mai frequentato, ma così dicono), è l’occasione per un affettuoso omaggio all’architetto Cini Boeri e al figlio Stefano, è un omaggio alla bellezza, ben consapevoli che la decadenza della bellezza è anche la fine di tutto.
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