Silvia Fumarola per “la Repubblica” - Estratti
Un titolo scaramantico, Notti europee, «che abbiamo scelto per ricordare le Notti magiche» dice Paola Ferrari, pronta per il suo impegno su Rai 1 da venerdì alle 23.10. «L'Italia debutta sabato, noi partiamo subito con Marco Mazzocchi, il mio campione del mondo preferito, Fulvio Collovati, Tony Damascelli e Eraldo Pecci. Speriamo che l'Italia diverta e ci metta il cuore; siamo pronti a condividere le emozioni.
Quando vai in onda tutti i giorni diventi un amico del pubblico. Rai Sport col mio direttore Jacopo Volpi ha una gran bella estate: gli Europei di calcio, le Olimpiadi di Parigi e le Paralimpiadi su Rai 2 che hanno la stessa dignità. Lo sport supera tutte le barriere, deve essere inclusivo».
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Ha fiducia nell'Italia?
«Bisogna vedere se questa Nazionale ha cuore e passione, fattori che Spalletti sta cercando. Quello che ha fatto vincere l'Italia tre anni fa è stato il cuore: uomo chiave Gianluca Vialli. Col suo coraggio è stato un esempio».
Vialli era speciale.
«Ha regalato alla squadra tutti i valori che incarnava, si era creata un'alchimia. Arrivavamo dagli anni del covid, c'era la voglia di stare insieme, la gente cantava per le strade. L'ex ct Mancini aveva al suo fianco l'amico di una vita, e Gianluca è stato l'ingrediente determinante per un gruppo che ha vinto contro tutto e contro tutti».
Le piace Spalletti?
«Ha una discreta squadra, ma non vedo la magia dello stare insieme. Spalletti ha un carattere spigoloso, mi ha conquistato quando ha vinto lo scudetto con il Napoli. Un rapporto incredibile con i tifosi, un amore esagerato: è stato bravo. Anche dal punto di vista umano mi è sembrato che avesse delle corde in più. Adesso è alla prova più importante».
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Che rappresenta per lei questo campionato europeo?
«Sarà l'ultimo, fra tre anni smetto e andrò in pensione. L'Europeo, come le Olimpiadi e i Mondiali rappresenta un momento in cui lo sport va oltre la prestazione, i valori sono esaltati. Entro in un modo, esco in un altro, è coinvolgente. Una prova fisica e un'immersione nei sentimenti».
È passionale?
«Troppo. Mi arrabbio, sono pignola. Sono come un gatto sul davanzale, pronta a dare una zampata e a lasciarci la zampina. Bisogna lasciar correre nella vita, anche nei rapporti personali, ma sono impegnativa per chi è al mio fianco».
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Come vive gli anni che passano?
«Non sono amica della mia età. Vorrei avere più energia, parlo con i miei figli di intelligenza artificiale. L'età mi dà fastidio perché non potrò vedere che succederà. Non sono falsa, non dico che sono felice. Sto bene fisicamente, sono fortunata, ma vorrei avere venti anni di meno. Anche dieci andrebbero bene».
Che rapporti ha con le donne?
«Ho avuto rapporti anche molto duri con le donne, con i colleghi sono sempre stati buoni, con Paganini e Mazzocchi ci vogliamo bene e ci proteggiamo a vicenda. Se qualcuno cerca di prevaricare non porgo l'altra guancia, non sono il tipo che sta un passo dietro l'uomo. Anche Marco (De Benedetti), mio marito, ha vita dura. Sono bella tosta».
È sempre stata così?
«Ho carattere e la consapevolezza che noi donne abbiamo un valore, le conquiste vanno difese. Nasco molto tenerona, con la vita e le esperienze mi sono costruita una corazza. Non ero battagliera, lo sono diventata. Quando sali sul ring ti devi difendere e attaccare, vedere cosa accade. Mai abbassare la guardia».
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