Alessio Poeta per http://www.gay.it
paolo ruffini diana del bufalo
“Questa pellicola aiuterà sia tutti quei ragazzi che non hanno ancora trovato il coraggio di fare coming out, ma anche tutti quei genitori mentalmente più chiusi.“ Comincia così l’intervista con Diana del Bufalo, tra le protagoniste del film ‘Puoi baciare lo sposo’ di Alessandro Genovesi, da oggi nei cinema di tutta Italia.
L’attrice, ma in verità anche cantante, conduttrice, musicista e social star, interpreta Benedetta, bizzarra (e benestante) amica di una coppia di ragazzi che vive a Berlino e che decide di coronare il sogno di convolare a nozze. Ma se l'amore tra due uomini nell’ultra moderna e accogliente Berlino è cosa buona e giusta, le cose iniziano a complicarsi quando i due innamorati rientrano nel bel Paese per dare l'annuncio alle proprie famiglie.
Quanto c’è di Benedetta, in Diana del Bufalo?
Moltissimo, anche perché Alessandro Genovesi, il personaggio di Benedetta, me l’ha cucito addosso. Certo, lei è molto più trasgressiva di me: è piena di tatuaggi e si fa le canne!
Nel film, per una serie di situazioni, ti troverai a condividere ‘molte cose’ con un uomo che ama travestirsi da donna. Nella vita reale ti è mai capitata una situazione analoga?
(ride, ndr) No, ma non la escludo! Scherzi a parte, ho vissuto da vicino il percorso di transizione di alcuni amici. Spesso si banalizza e ridicolizza un po’ tutto, ma non riconoscersi allo specchio non è affatto una cosa semplice come si può pensare. Nel film il personaggio interpretato da Dino Abbrescia, nonostante la passione per gli abiti femminili, resta comunque un eterosessuale doc. Potremmo parlare di un vero e proprio crossdresser.
salvatore esposito diana del bufalo
Impaurita dalle nuove tendenze?
Per niente. A me tutte queste sfumature della psiche umana affascinano, e credo da sempre nella libertà di ogni individuo.
Pensi che pellicole come queste possano contribuire alla causa omosessuale?
Sono certa che questa pellicola farà bene un po’ a tutti. Aiuterà tutti quei ragazzi che non hanno ancora trovato il coraggio di fare coming out, ma anche tutti quei genitori mentalmente più chiusi.
E come ti spieghi questa chiusura da parte di certi genitori?
cristiano caccamo diana del bufalo (1)
Faccio veramente fatica a spiegarmela. Un individuo che non accetta e comprende la felicità di un figlio, non sarà mai un bravo genitore.
Si sa: pellicola a parte, tu vai forte tra il mondo gay. Ti sei mai chiesta il perché?
Perché evidentemente si percepisce la mia genuinità e la mia voglia di non mettermi mai in competizione con gli altri. Credo che siano due caratteristiche molto apprezzate dal mondo gay.
Qualcuno ti definisce come una vera e propria icona…
E ne vado orgogliosa. La verità è che io sto sulle palle agli etero! Piaccio tanto alle donne, tantissimo ai gay, mentre loro, sui social, mi riempiono di brutte parole. Mi danno sempre della poco di buono. Che poi proprio a me, che sono perennemente coperta. Roba da non crederci.
E tu cosa rispondi a chi ti accusa di essere una poco di buono?
Non rispondo! Io ho il mio pubblico e mi diverto con chi si vuole divertire con me. Tutto il resto è fuffa. Non posso e non voglio pensare che la mia esuberanza possa essere fraintesa.
Sui social sei una che ci pensa molto prima di pubblicare qualcosa o sei una che vive d’istinto?
Ci penso molto, soprattutto da quando ho capito di essere molto influente su chi mi segue. Cerco di mettere sempre materiale divertente e che inneggi al bene per il prossimo. Qualche volta esagero con le parolacce, lo so, ma posso assicurarti che ci sto lavorando seriamente per migliorare.
Saresti favorevole alle adozioni per le coppie gay?
Sempre stata favorevole. Ovviamente, com’è giusto che sia, devono esserci tutti i requisiti necessari per poterlo fare. Due persone dello stesso sesso, non saranno mai meno valide di una coppia formata da due persone di sesso diverso. Qui si tratta solo di buon senso.
Negli anni hai mai ricevuto avance da una donna?
No, purtroppo! Quel purtroppo non vuole mettere in discussione la mia sessualità, ma l’idea di essere corteggiata da una donna mi incuriosisce. Poi, a ripensarci, capita che sui social arrivino foto piccanti, ma per persone più esposte, a quanto pare, rientra tutto nella norma.
Come ti sei trovata a lavorare con un cast così numeroso?
È stato meraviglioso ed è stato anche fortemente istruttivo. Confrontarmi con attori così importanti e così bravi non capita tutti i giorni. Metà del cast già lo conoscevo, mentre l’altra metà, no. Poi, sul set, si è creato un clima meraviglioso che mi piacerebbe ritrovare in tutti i miei prossimi lavori. Non sai quante volte ho faticato ad entrare in sintonia con altri colleghi..
E perché mai?
Beh, non è sempre facile trovare persone che non abbiano voglia di prevaricare e non è neanche così scontato che ci sia una forte empatia tra tutti. Ahimè può capitare, ma non chiedermi di fare nomi.
Gran parte della pellicola è stata girata a Civita di Bagnoregio. Com’è stato fare quel su e giù per entrare ed uscire dal paese?
Avevamo una macchina, piccola, piccola, che ci permetteva di fare su e giù e che mi ha persino soccorsa quando sono svenuta nel primo giorno di set.
Non ci credo..
No, ti giuro. Primo giorno di set, 40° e un vestito che mi stringeva la vita come quei corsetti del ‘700. Ti lascio immaginare.
Questa voglia di buttare sempre tutto in confusione è una strategia per non affrontare i problemi della vita?
Sì, ma non del tutto. Devo dire che grandi problemi non ne ho mai avuti, ma non posso neanche fingere di non essere una ‘caciarona’. Amo vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e con il materiale che pubblico spero sempre di alleggerire la vita a qualcuno.
E pensi di riuscirci?
Non sai quante mail ricevo ogni giorno da persone che mi ringraziano per avergli strappato un sorriso, mentre magari stanno facendo la chemio. Quando leggo certi messaggi, non smetterei mai di pubblicare. Sapere di far così bene a qualcuno, in momenti così delicati e senza fare nulla di così faticoso, mi fa stare davvero bene e mi fa sentire una privilegiata.
Invece, con il tuo attuale compagno (Paolo Ruffini, ndr) è proprio il caso di dire: ‘certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi, ritornano’, o sbaglio?
Eh già. L’evoluzione di ogni coppia è diversa. A noi, al contrario di quel che si può pensare, questa pausa è servita molto. Dopo quel momento buio, se proprio vogliamo chiamarlo così, ci amiamo molto di più. Oggi sto cercando di essere più discreta sulla mia storia con Paolo.
E a proposito di discrezione, per amor di battuta, qualche tempo fa hai raccontato i dettagli dell’incontro con Rocco Siffredi..
Mamma mia! Non riuscivo a guardarlo negli occhi. Speriamo non se ne sia accorto.
Sei ancora vegetariana, Diana?
Sì, ogni tanto riesco anche a seguire un’alimentazione vegana, ma non potrei più mangiare nessun animale.