Maria Volpe per il “Corriere della Sera” - Estratti
«Io sono la prima ad annoiarmi di me stessa». È narcisa ed egocentrica, sì, ma non le manca l’autoironia. E neppure l’autocritica. Difficile parlare di Alba Parietti, una vita davanti ai riflettori, concedendo molto di sé. Alba, da sempre c’è chi la adora e chi la detesta.
«Credo di dovere molto agli odiatori, ho avuto successo anche grazie a loro. Da anni c’è chi mi ritiene bella e intelligente (personaggi come Arrigo Levi, Don Gallo e molti altri) e chi mi detesta».
(...)
A proposito di arrabbiature, qualche giorno fa lei era a Barletta, protagonista di una manifestazione in costume. L’opposizione (di centrosinistra) in Comune l’ha attaccata perché lei ha usato il cellulare durante il corteo rievocativo della famosa Disfida, e ha scatenato un caso politico.
«Non credevo fosse così grave fare una telefonata di pochi minuti e ho già chiesto scusa. Il corteo dura quattro ore, si tratta di 8 km da percorrere a piedi. Ho sorriso a tutti, ho abbracciato persone, ho cercato di accontentare il pubblico che era entusiasta. In un momento di pausa ho fatto una telefonata, in una giornata per me dolorosissima. È imbarazzante che io debba giustificarmi e raccontare il mio dolore».
Qualcuno ha anche invocato la restituzione del suo cachet.
«Lo posso anche restituire a patto che tutti i politici che usano un minuto il cellulare durante le loro funzioni pubbliche restituiscano lo stipendio. Ormai la politica è diventata una barzelletta. L’unico scopo è denigrare l’avversario. Una vergogna. Tanti anni fai rifiutai 9 miliardi di lire da Berlusconi per essere libera politicamente, oggi ufficialmente per me la politica non esiste più, i partiti neppure. Esistono solo le persone per bene».
Tornando alla telefonata, il suo dolore era dovuto al fatto che proprio domenica 15, poco prima dell’inzio della festa in Puglia, lei aveva appreso della morte del giovane Luca Salvadori, pilota molto amato, figlio di Maurizio Salvadori, noto manager musicale, nonché suo ex compagno. Una notizia devastante.
«Esatto, avrei voluto solo stare chiusa in camera a piangere. Sono molto legata a Maurizio da una grande amicizia e Luca l’ho conosciuto bambino, un ragazzo meraviglioso e solare. Tutti noi amici siamo disperati».
Lei ha questa grande capacità di trasformare i grandi amori in amicizie. È successo con Stefano Bonaga, con Cristiano De André.
«È così, fanno parte della mia vita. E Fabio, il mio attuale compagno, è amicissimo di tutti i miei ex, trascorriamo bellissime serate tutti insieme: è entusiasta dell’intelligenza di Stefano e della bravura di Cristiano. In quei momenti sono felice».
(...)
Opinionista il giovedì in prima serata su Rai3, nel programma «Donne sull’orlo di una crisi di nervi» di Piero Chiambretti.
«Mi ha fatto piacere che Piero mi abbia chiamato: abbiamo cominciato insieme, giovanissimi, a Grp, tv di Torino. Ricordo che la direttrice della radio ci licenziò entrambi perché diceva che eravamo negati e dovevamo cambiare mestiere. Ora siamo di nuovo insieme e mi sento protetta da lui. Mi sto divertendo molto».
(...)
La sua grande amica Paola Ferrari è sempre sua grande amica? Siete così diverse...
«Siamo profondamente diverse, ma siamo state due sorelle tutta la vita e abbiamo litigato come tutte le sorelle. Sono felice di aver segnato il destino di Paola, combinando la cena tra lei e Marco De Benedetti, diventato poi suo marito. Dico sempre ai loro due figli: “Ricordatevi che se siete così, belli e ricchi, è tutto merito mio”».
Lei ha tante amiche. L’hanno mai delusa?
«Con le amiche sono molto fortunata, ho avuto solo una grande delusione ma non voglio parlarne. È stato tremendo: dopo 40 anni di amicizia ho capito che lei mi aveva sempre odiata e invidiata».
(...)
Donna di sinistra da sempre. Oggi politicamente a che punto è?
«Non ho più una visione politica, nessuno mi rappresenta come io vorrei. La mia figura era Enrico Berlinguer, il vero politico. È commovente nel suo ultimo discorso».
Tutti questi anni, senza riferimenti, come ha fatto?
«Mi sono sforzata. Uno dei politici che stimo di più oggi è Zaia, che parla di fine vita come uno di sinistra. Oggi si ragiona solo in termini di cosa mi conviene e si vive solo sperando che l’avversario faccia un errore».
Cosa spera per la sua vita?
«Me la sono mangiata la vita e ho fatto le indigestioni
alba parietti copia fabio adami alba parietti alba parietti alba parietti fabio adami foto mezzelani gmt84 alba parietti alba parietti senza filtro
(...)