Andrea Laffranchi per il Corriere della Sera
Gli sono bastate poche ore, 75 circa. In un'epoca di fenomeni che si bruciano in pochi mesi Eminem ci ha messo solo tre giorni per rimettere a posto i valori in campo.
Venerdì scorso è tornato a sorpresa pubblicando «Walk on Water», brano con la partecipazione di Beyoncé. Agli Mtv Ema di ieri gli sono bastati quattro minuti per dimostrare i suoi superpoteri. Del resto «non sono Gesù/ ma cammino sulle acque», così recitano le nuove rime.
L'apertura della serata evento alla Wembley Arena è tutta per lui. Al posto di Queen Bey, c' è la cantautrice americana Skylar Grey che lo accompagna al pianoforte. Il brano non perde, anzi prende un affascinante taglio intimo che va oltre pop e hip hop.
Un video li mostra assieme in un tipico pub londinese. Si apre una porta nel megaschermo ed eccolo dal vivo: felpa con cappuccio e tuta, non c' è bisogno di altro.
E anche quando ritira il premio sceglie un ringraziamento minimal, anzi sembra quasi sorpreso «visto che mancavo da lungo». Un ritorno esplosivo a quattro anni di distanza dall' ultimo album, «The Marshall Mathers LP 2». Partito il mese scorso con un freestyle contro Donald Trump in cui - ci vuole coraggio, quello che manca secondo la critica americana una silenziosa e prudente Taylor Swift - avvisava i suoi fan di scegliere: o lui o me.
Del nuovo album si sa poco. Il titolo potrebbe essere «Revival», come quello di un finto medicinale di cui Eminem ha postato una ricetta e di cui esiste un sito con tanto di ironiche prescrizioni e effetti collaterali. Eminem ha rubato la scena a tutti.
La corsa alle statuette, lui comunque ha vinto come miglior artista hip hop, è finita in secondo piano. Altrimenti saremmo qui a parlare di Shawn Mendes. Tre i premi per il canadese: miglior canzone con «There' s Nothing Holdin' Me Back», miglior artista e fan base più attiva.
Teen idol, modello per Armani, ha una carriera che ha già superato la durata di Vine, il social di microvideo con cui si era fatto conoscere. Gli altri premi. L' artista emergente è Dua Lipa; per il pop vince Camila Cabello; il video premiato è «Humble» di Kendrick Lamar; Ed Sheeran si porta a casa (meritatissima) la categoria live; nelle categorie per generi David Guetta vince per l' elettronica, i 30 Seconds to Mars per l' alternative e i Coldplay per il rock nonostante abbiano abbandonato da tempo il genere, ma c' è sempre qualcosa senza logica in questi premi.
Il Global Icon Award, riconoscimento alla carriera, è per gli U2 che mandano in onda la versione live di «Get Out of Your Own Way» registrata sabato durante un concerto-comizio a Trafalgar Square. Gli altri sembrano tutti piccoli.
Liam Payne senza One Direction perde molto (e intanto il best look va all' ex compagno di boyband Zayn Malik). La coreografia creata per Camila Cabello con ballerine in una vera piscina è più forte di lei e della sua canzone. Demi Lovato non pervenuta nonostante il boato.
Uno che ha carisma è il sindaco di Londra Sadiq Khan, cameo con strizzatina d' occhio nel video girato nella metropolitana che accompagna l' arrivo in scena di Rita Ora, popstar kosovara e presentatrice da compitino. Resta fuori dai giochi il fenomeno dell' anno, Luis Fonsi.
La sua «Despacito» è stata la hit mondiale del 2017. Il reggaeton non sarà cool, ma nel 2017 non si può parlare di musica senza prenderlo in considerazione. Non è andata bene neanche a Taylor Swift. Era quella con più nomination, ne aveva raccolte addirittura sei, ma ha chiuso la serata a zero.
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