MAGNA IN ITALY - LVMH HA RILEVATO IL MARCHIO COVA, PRADA HA COMPRATO LA PASTICCERIA MARCHESI - A DUBAI E HONG KONG SONO PAZZI DI PANETTONI E PANDORI: NEL 2013 LE VENDITE DI SONO AUMENTATE DEL 14%

Un boom che dura tutto l’an¬no, essendo questione di moda e non di festività: così, mentre in Italia si impazzisce per cupcakes e macarons, i nuovi ricchi di Hong Kong e Dubai non rinunciano a panettone e colomba - Con la crisi avere un marchio in più, anche diverso dall’abbigliamento, è un vantaggio per una maison del lusso…

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Laura Verlicchi per ‘Il Giornale'

La nuova sfida del lusso ita¬liano? Il panettone. Non è cer¬to per caso che una griffe come Prada ha comprato la milane¬sissima pasticceria Marchesi, e ancor prima lo storico marchio Cova è passato a un colosso inter¬nazionale co¬me Lvmh. Una sinergia nata tra il Qua¬drilatero e il Cenacolo: i tu¬risti stranieri in tour a Mila¬no, tra shop¬ping e musei, hanno preso gusto anche alla tradizione dol¬ciaria. E non vogliono più ri¬nunciarci: così lo scorso anno le vendite all'estero di panetto¬ni, pandori, cioccolato e altre prelibatezze made in Italy so¬no aumentate del 14 per cento.

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Un boom che dura tutto l'an¬no, essendo questione di moda e non di festività: così, mentre in Italia si impazzisce per cupcakes e macarons, i nuovi ricchi di Hong Kong e Dubai non rinunciano a panettone e colomba (ovviamente confe¬zionati ad hoc per non perdere neanche un'ombra di fragran¬za).

E siamo solo all'inizio: delle tre eccellenze italiane, Fashion, Food e Furniture, ov¬vero moda, mobili e mangiare «il food è quello più indietro¬spiega David Pambianco ( Pambianco Strategie d'Impresa)¬: pur avendo grandi eccellenze, i prodotti italiani all'estero so¬no meno presenti di quello che potrebbero perchè si tratta per lo più di microimprese, quindi non hanno la forza distributiva per andare oltreconfine.

Al con¬trario, i grandi marchi della mo¬da hanno una «potenza di fuo¬co » imbattibile nella capacità di vendere in tutto il mondo: che possono utilizzare per lan¬ciare le eccellenze della pastic¬ceria, inserendole nei grandi department store - soprattutto in Asia, ma anche in Europa e Stati Uniti- dove già hanno le lo¬ro vetrine». Come i grandi ma¬gazzini Harrod's nel cuore di Londra, dove Prada, pochi gior¬ni prima di intestarsi Marche¬si, ha inaugurato il primo Pra¬dasphere Cafè.

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Esplorare nuovi segmenti e farli confluire nell'universo del¬la griffe è ormai una necessità, anche per reagire alla crisi eco¬nomica. «Avere un marchio in più, anche diverso dall'abbigliamento, è un vantaggio per una maison - commenta Pam¬bianco - ma deve essere di alta gamma: in questo caso la siner¬gia non è produttiva ma distri¬butiva.

pasticceria cova storicapasticceria cova storica

Non a caso, stiamo assi¬stendo in questi ultimi tempi a un travaso di manager dal setto¬re food a quello del lusso. I gran¬di marchi infatti tendono già, e sempre più lo faranno, ad allar¬gare i loro interessi oltre la mo¬da, come già sta avvenendo per gli hotel, vedi Giorgio Armani, che peraltro ha creato una li¬nea di dolci, in collaborazione con la cioccolateria Venchi. É il concetto di italian lifestyle, che è più vasto della moda in senso stretto».

Un'idea cresciuta all'ombra della Madonnina, ma che si sta espandendo a pieno ritmo: co¬sì a Firenze Roberto Cavalli ha riportato agli antichi splendori il Caffè Giacosa, e ora le praline griffate, acquistabili online, fanno il giro del mondo.

pasticceria covapasticceria cova

 

PASTICCERIA MARCHESIPASTICCERIA MARCHESI

 

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