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Bartolo Dall'Orto per ilgiornale.it - Estratti
Ci sarà da divertirsi. Ne sono convinti Nicola Porro e Giuseppe Cruciani, tanto che all'inizio del "Tavolo per due" a Quarta Repubblica il conduttore ha fatto ascoltare un particolare "annuncio".
Quello che i passeggeri degli aerei in atterraggio a Malpensa presto dovranno ascoltare se diventerà realtà la proposta di Matteo Salvini di intitolare lo scalo a Silvio Berlusconi.
(...) I due conduttori sghignazzano sotto i baffi. A farli sorridere sono ovviamente le reazioni che hanno avuto i nemici storici del Cav, da Travaglio a Beppe Sala, passando per gli esponenti lombardi del Pd, che hanno reagito con la schiuma alla bocca all'ipotesi salviniana di omaggiare così l'ex premier, imprenditore, presidente di una squadra di calcio e tante altre cose.
porro cruciani quarta repubblica
"È successa la fine del mondo", fa notare Porro. "Questa costa sta facendo impazzire tutti". Ribatte Cruciani: "La proposta sta facendo venire la bile a tutti gli odiatori professionisti di Berlusconi. Anche se è morto, ancora attira odio. C'è una petizione online promossa dai Giovani Democratici per opporsi a questa decisione.
A questo punto, visto che c'è anche il professor Montanari scatenato, io insisterei ancora e raddoppierei: farei anche le sale interne intitolare ad altre cose. Metterei la frase di Berlusconi contro i comunisti ("siete ancora, come sempre, dei poveri comunisti") in loop ogni ora. Data la quantità di rabbia che sta scatenando questa decisione assolutamente legittima, io punterei a raddoppiare la posta".
Il conduttore della Zanzara insiste: "Tu pensa il mal di pancia di tutti quelli che hanno odiato il Cav e che atterreranno a Malpensa: sui biglietti, all'ingresso, all'atterraggio ovunque apparirà 'Silvio Berlusconi Airport' e la cosa mi fa impazzire". Di gioia, ovviamente
MALPENSA-BERLUSCONI, SALA ATTACCA
Chiara Baldi per il “Corriere della Sera” - Estratti
C’è un altro «no» che si unisce al coro di voci contrarie levatesi in questi giorni sulla prossima intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi.
È quella del sindaco di Milano Beppe Sala che ha attaccato la decisione del governo (e del ministro Matteo Salvini, il cui via libera — dopo il primo ok rilasciato dall’Enac — arriverà «certamente»). «In Italia non esistono più due cose: un minimo di rispetto del garbo istituzionale e l’indipendenza degli enti pubblici», ha detto Sala criticando il fatto che la procedura è stata messa in campo «senza assolutamente sentire Sea», la società partecipata del Comune che gestisce gli aeroporti cittadini (oltre Malpensa, anche Linate).
porro cruciani quarta repubblica
«Sea crea lavoro, investe, opera per il servizio ai clienti» eppure «nemmeno ad oggi è stata comunicata la decisione a Sea, girano dei WhatsApp», ha denunciato Sala. Da qui, la considerazione — non senza polemica — del sindaco: «Se questo è il sistema ne prendiamo atto, certamente non è un sistema che è rispettoso del ruolo di ognuno. Vediamo cosa succederà, ad oggi Sea non ha una Pec che conferma la cosa». Anche perché, per Sala, tutta questa vicenda nasce da un ordine del giorno di Regione Lombardia approvato un anno fa e a cui «la Lega non aveva nemmeno partecipato» e che «viene trasmesso a Enac e il presidente di Enac in 24 ore decide per l’intitolazione, senza avvisare Sea».
Che Malpensa venga chiamato Aeroporto Silvio Berlusconi è dunque da evitare perché «non penso che sia una cosa esente da conseguenze da tutti i punti di vista».
Da giorni prolificano le proposte alternative. La Cgil suggerisce di dedicarlo a Carla Fracci, «grande personalità e un’eccellenza italiana». Con una petizione online il sindacato «chiede al direttore territoriale competente di Enac, che deve adottare l’ordinanza a seguito della delibera del 5 luglio scorso, di non procedere con la pratica di intitolazione dell’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi e, contestualmente, alle istituzioni, a partire da Enac, di aprire un confronto che possa prendere in considerazione la nostra proposta». E mentre il centrosinistra continua a dirsi contrario all’intitolazione all’ex premier — Marco Grimaldi, vicecapogruppo dei deputati di Alleanza verdi sinistra, ha confessato che «si vergognerebbe a prendere un volo da uno scalo con questo nome» — il centrodestra invece difende a spada tratta l’iniziativa del ministro Matteo Salvini, titolare del dicastero che possiede l’aeroporto (la cui gestione è in capo a Sea per 40 anni).
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nicola porro - giuseppe cruciani