Marco Letizia per "Corriere.it"
FRANCESCO SORTI E RITA MONALDIFacendo le dovute proporzioni è un po' come se Dan Brown non pubblicasse negli Stati Uniti o Ken Follett in Gran Bretagna. Il caso di Francesco Sorti e Rita Monaldi, autori italiani di «gialli» a sfondo storico scritti (ovviamente) nella loro madre lingua e pubblicati (e questo è un po' meno ovvio) in 60 Paesi e 26 lingue diverse, ma non nel loro Paese, è di quelli che dovrebbe far riflettere l'editoria italiana. Anche perché la vicenda dura ormai da oltre dieci anni. Ed ha attirato nel tempo l'attenzione non solo dei media italiani, ma delle più prestigiose testate straniere europee, dal Franfurter Allgemeine Zeitung al Daily Telegraph.
I ROMANZI - Un «ostracismo» quello nei confronti di due autori che hanno scritto complessivamente 8 romanzi vendendo almeno centinaia di migliaia, se non milioni di copie in tutto il mondo che, secondo quanto loro affermano in una videointervista al Corriere.it (http://bit.ly/19SZsQs), trae origine da quanto contenuto nel loro primo libro «Imprimatur» (l'unico uscito in Italia) ed edito a suo tempo da Mondadori.
FRANCESCO SORTI E RITA MONALDIIl «peccato originale» di Sorti e Monaldi coppia nell'arte come nella vita, è infatti quello di mettere insieme una trama di fantasia (ma con all'interno dei personaggi realmente esistiti, incluso «l'investigatore» Atto Melani) con accurate e rigorose ricerche storiche. Una scelta che ha permesso loro di fare anche qualche scoperta a carattere storiografico attraverso la decifrazione di alcune lettere mai analizzate prima di cui potete vedere alcuni esempi qui e qui.
E' il caso di uno «scoop» relativo a Innocenzo XI, Papa del 600, che agli inizi del 2000 era in odore di santità, che avrebbe, secondo quanto scoperto da Sorti e Monaldi in lunghe e minuziose ricerche negli Archivi segreti vaticani e nell'Archivio di Stato a Roma, finanziato la rivoluzione protestante in Inghilterra attraverso una società ombra. Verità «scomoda» che, a loro avviso, avrebbe nociuto in qualche modo al proseguimento della loro attività letteraria in Italia.
FRANCESCO SORTI E RITA MONALDI jpegMONDADORI - Dalla Mondadori però negano con forza che il percorso editoriale di «Imprimatur» sia stato diverso dagli altri libri da loro pubblicati. «Nessun mistero - spiega Antonio Riccardi che della Mondadori è il direttore letterario - il libro in hardcover è andato così così, poi l'abbiamo pubblicato negli Oscar Mondadori, vendendo in tutto 8-10 mila copie, poi è finito fuori catalogo, se avesse continuato a vendere l'avremmo continuato a pubblicare». E sul grande successo all'estero degli altri libri di Sorti e Monaldi Riccardi si dice scettico: «Se i loro libri avessero venduto centinaia di migliaia di copie, anche in Italia ci sarebbe la fila per pubblicarli».
SORTI E MONALDI IMPRIMATURI DATI - Al momento però, anche se ci sono stati diversi contatti in questi anni, nessun editore italiano sembra essere interessato a pubblicare i libri di Sorti e Monaldi in italiano. Nonostante alcuni numeri inoppugnabili. L'editore olandese di Sorti e Monaldi ha infatti fatto ristampare in italiano «Imprimatur» che viene venduto nel nostro Paese unicamente sul sito e nella libreria fisica della Hoepli di Milano. E da quest'ultima spiegano che in 4 anni dal 2009 al 2013 sono state vendute 4000 copie, che, testuali parole, viene definito dalla Hoepli un «ottimo risultato».
Se poi andiamo a vedere le copie vendute all'estero «De Bezige Bij» l'editore olandese di Sorti e Monaldi, certifica che, solo in Olanda, i loro libri hanno venduto complessivamente 190.317 copie. Se esteso ai 60 Paesi in cui sono stati pubblicati superiamo abbondantemente il milione. Del resto il solo Imprimatur nel 2003-2004 è stato nei primi dieci posti nelle classifiche delle vendite di Spagna, Germania, Francia, Belgio, Ungheria e Serbia solo per fare qualche esempio.
Ma allora perché i romanzi di Sorti e Monaldi continuano ancora a non essere pubblicati in Italia? Ci sembra di capire che è un mistero che al momento neanche il grande Atto Melani sarebbe in grado di svelare.