IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – CLAUDIO CARABBA AVEVA COL CINEMA UN RAPPORTO MOLTO CARNALE PIÙ DA SPETTATORE ATTENTO CHE DA CINÉPHILE COL SOPRACCIGLIO ALZATO (NE ABBIAMO CONOSCIUTI TANTI) – ERA TRA I POCHI IN GRADO DI POTER PARLARE IN MANIERA DIVULGATIVA E POPOLARE, CIOÈ DA VERO GIORNALISTA, DI TEMI COMPLESSI, CINEMA DEI TELEFONI BIANCHI, FUMETTI, E ADDIRITTURA DI RAFFAELLO MATARAZZO

-

Condividi questo articolo


Marco Giusti per Dagospia

 

claudio carabba claudio carabba

Anche i critici cinematografici se ne vanno. Ho letto che Claudio Carabba, scomparso a 77 anni a Firenze nella sua casa di San Frediano, stava lavorando ultimamente a un libro su Errol Flynn, il Capitan Blood dell’infanzia di molti vecchi spettatori.

 

Mi piace ricordarlo così, con un piglio avventuroso che non ritroviamo più nei giovani critici da computer o da tablet di oggi, tutti presi a fissare Wikipedia o i siti di cinema più gettonati come Imdb o Rottentomatoes. Io stesso lo faccio, certo. E’ più facile.

 

olivia de havilland e errol flynn captain blood olivia de havilland e errol flynn captain blood

Ma la generazione dei vecchi critici e, nel caso di Claudio Carabba, dei vecchi giornalisti che si occupavano di cinema, la vera pratica era proprio quella di andare al cinema a veder tutto, parlare, discutere e poi scrivere sulla macchina da scrivere senza bisogno di consultare le filmografie su internet.

 

Nato a Siena, con padre procuratore della Repubblica di Firenze, Claudio Carabba, per gli amici “Ciccio”, aveva lavorato fin dai primi anni ’70 a “La Nazione” assieme al critico ufficiale del giornale, Sergio Frosali, ma anche a “Paese Sera”, per finire poi a “L’Europeo”, dove l’ho incontrato assieme a Rainieri Polese alla redazione spettacoli.

 

claudio carabba 2 claudio carabba 2

Fumavano come turchi, come veri giornalisti. Da lì passò poi a “Sette”, supplemento del “Corriere”, dove scrisse recensioni per vent’anni. Molto aperto alle novità, curioso, molto attivo politicamente e poi sindacalmente, Carabba aveva col cinema un rapporto molto carnale più da spettatore attento che da cinéphile col sopracciglio alzato (ne abbiamo conosciuti tanti).

 

Magari eravamo noi ragazzetti primi della classe a considerarci più evoluti e a non accorgerci subito che Carabba era tra i pochi, come Morando Morandini o Callisto Cosulich, in grado di poter parlare in maniera divulgativa e popolare, cioè da vero giornalista, di temi complessi, cinema dei telefoni bianchi, fumetti, e addirittura Raffaello Matarazzo, il massimo artefice del melodramma all'italiana con film come “Tormento” e “Catene”.

morando morandini 1 morando morandini 1

 

Lo fece in una serie di libri usciti alla fine degli anni ’70 che fecero abbastanza colpo nel nostro piccolo mondo di cinefili. “Il cinema del ventennio” (Vallecchi), “Il fascismo a fumetti” (Guaraldi), “Neorealismo d’appendice. Per un dibattito sul cinema popolare: il caso Matarazzo”, scritto metà lui e metà Adriano Aprà.

 

claudio carabba il fascismo a fumetti claudio carabba il fascismo a fumetti

Un’operazione curiosa che andava a toccare un autore, appena riscoperto, che molto aveva diviso la critica tra matarazziani e non matarazziani. I matarazziani, talebani aggueritissimi, potevano vantare campioni come i savonesi Tatti Sanguineti, Carlo Freccero, i “genovesi” Giusti e Ghezzi, il torinese Roberto Turigliatto, il triestino Sergio Grmek Germani oltre a Alberto Farassino e a Aprà.

 

Fu una vera guerra culturale, allora esistevano ancora, sul cinema popolare che aveva fatto piangere le nostri madri. Ma Carabba scrisse anche libri diversi, una monografia su Federigo Tozzi, un lavoro di ricerca sulle illustrazioni del “Corriere”, “Corrierino Corrierona”. E come giornalista non si occupò solo di cinema, per sua fortuna, ma anche di cronaca.

neorealismo d’appendice. per un dibattito sul cinema popolare il caso matarazzo adriano apra' e claudio carabba neorealismo d’appendice. per un dibattito sul cinema popolare il caso matarazzo adriano apra' e claudio carabba

 

Si ricordano ad esempio i suoi articoli dall'interno del carcere fiorentino occupato, Le Murate. Di una simpatia travolgente, ricordo che mi conquistò rapidamente negli anni de “L’Europeo” di Vaccari, prima dell’arrivo di Feltri, che distrusse un giornale che era un gioiello, anche perché la sua passione per il cinema, quello più antico e popolare era naturale. Ma non sapevo della sua passione per Errol Flynn.

claudio carabba il cinema del ventennio claudio carabba il cinema del ventennio callisto cosulich callisto cosulich errol flynn captain blood errol flynn captain blood claudio carabba 1 claudio carabba 1 amede nazzari catene di matarazzo amede nazzari catene di matarazzo raffaello matarazzo raffaello matarazzo errol flynn errol flynn tormento di matarazzo tormento di matarazzo claudio carabba3 claudio carabba3 raffaello matarazzo 2 raffaello matarazzo 2 morando morandini morando morandini

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...