Marco Giusti per Dagospia
Se ne va anche Pina Bottin, 94 anni, che per tutti gli anni ’50, quelli della commedia all’italiana, interpretò a fianco di Alberto Sordi e Walter Chiari la bella ragazza veneta, anzi spesso la cameriera veneta della famiglia modello italiani.
Giovanissima, dove aver bazzicato i concorsi di bellezza del tempo, fa il suo esordio al cinema grazie a Antonio Pietrangeli, “Il sole negli occhi”, e prosegue poi con buoni ruoli in “La passeggiata” di Renato Rascel, “Il matrimonio” di Antonio Petrucci con Vittorio De Sica e Rascel, dove è la sposa, per poi incontrare Alberto Sordi in “Il seduttore” di Franco Rossi.
Sarà Alberto Sordi, col quale si disse ebbe una storia segreta, visto che era sposata (cito testuale un articolo del Corriere della Sera: “malgrado la sua giovane età è già sposata con un ingegnere”) a stabilire con lei una buona intesa sullo schermo in film importanti come “Lo scapolo” di Antonio Pietrangeli, “Un eroe dei nostri tempi” di Mario Monicelli, “Mi permette, babbo!” di Mario Bonnard, “Buonanotte... avvocato!” di Giorgio Bianchi.
Non a caso il primo ospite della trasmissione legata al cinema che presentò nel 1956, “Il girasole” di Sandro Pallavicini, fu proprio Alberto Sordi. Assieme a altre belle ragazze del tempo, Marisa Allasio, Valeria Moriconi, Cosetta Greco, Luisella Boni, fu tra le più seguite dalle cronache mondane del tempo. Recitò anche in altri film, “Tua per la vita” e “Il pirata dello sparviero nero” di Sergio Grieco, nel comico surreale di Riccardo Freda “Da qui all'eredità” con Beniamino Maggio, Alberto Sorrentino e Domenico Modugno, che ritrovò in “Cantando sotto le stelle” di Marino Girolami.
Alla fine degli anni ’50 la troviamo in film come “L'intrusa” di Raffaello Matarazzo, “La ragazza di piazza San Pietro” di Piero Costa, “La maja desnuda” di Henry Koster, “Annibale” diretto da Carlo Ludovico Bragaglia e Edgar G. Ulmer. E’ protagonista solo di “Il pirata dello sparviero nero” di Grieco.
Se la sua carriera al cinema si chiude lì, quella di attrice di Carosello sarà un filo più lunga. Ma anche la troviamo un po’ banalizzata come la cameriera veneta di casa Fantini nella serie per la Sunil “La famiglia fantini” con Nino Besozzi, Fanny Marchiò e un giovane Ferruccio Amendola e nella serie “Che bella coppia” per l’America Medicinale Giuliani.
Nel 1960, leggo, si sposa con l’industriale Eugenio D’Accordi, ha un figlio nel 1961 e si ritira dalle scene. Probabilmente la notizia del primo marito non era vera. Leggo che ha vissuto bene a Padova, curando un atelier di moda.
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