Estratto dell’articolo di Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera”
Tra i suoi lettori, lo scrittore cinese di fantascienza Liu Cixin può vantare l’ex presidente americano Barack Obama. La sua trilogia «Il Problema dei tre corpi» ha vinto premi internazionali e venduto milioni di copie in tutto il mondo. Ora è stata presa da Netflix per una serie tv che è in testa alle classifiche negli Stati Uniti e in una novantina di Paesi. A Pechino potrebbero essere soddisfatti per questo successo del «soft power» mandarino. E invece no. Si è scatenata una polemica sullo stravolgimento «occidentale e hollywoodiano» dell’adattamento tv.
L’osservazione ha un fondo di verità: il pubblico a cui si rivolge Netflix è occidentale (d’altra parte, la piattaforma di streaming non è accessibile in Cina). […] Ma è il punto di partenza che ha turbato la stampa comunista: la prima scena tv mostra le Guardie rosse che uccidono un intellettuale, nella Cina Anni 60 della Rivoluzione culturale. […] E il Partito non vuole che il successo tv del «Problema dei tre corpi» resusciti la memoria.
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