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Diletta Parlangeli per www.wired.it
Eccolo là. Sta arrivando. Lo hanno chiesto, ripetutamente chiesto, e ora il gioco si fa duro. Il tasto dislike su Facebook sarà tra noi. E se non fosse come tutti se lo aspettano?
Zuckerberg stesso ha confermato l’introduzione del “non mi piace” annunciandolo nel corso di un incontro nella sede californiana: “Potrebbe consentire agli utenti di esprimere le emozioni in modo più realistico, piuttosto che avere una sola scelta“.
Attenzione però. Che un tasto “non mi piace”, adottato su tutta la linea, sarebbe davvero difficile da gestire per un social network della portata di Facebook, è un dato di fatto. Potrebbe cambiare la linea editoriale e le strategie comunicative di molte aziende, ma anche di molti utenti, radicalmente.
“La gente ha chiesto il pulsante ‘non mi piace’ per molti anni e oggi è un giorno speciale perché è il giorno in cui dico che ci stiamo lavorando e siamo molto vicini al lancio del test “, ha detto Zuckerberg.
A dicembre scorso tuttavia, nel corso di un Q&A, il Ceo di Facebook aveva detto che la proposta restava difficile da accogliere, perché il risultato non sarebbe dovuto sembrare una spinta verso qualcosa di negativo. Al contrario, avrebbe dovuto sollevare gli utenti dalla forzatura di mettere un “mi piace” a fronte di uno status che lo renderebbe stonato. Insomma, gli utenti si sentivano a disagio a mettere “like” a un contenuto triste. Per cui, la sfida sarebbe stata quella di trovare il modo giusto per fare esprimere agli utenti il sentimento del dispiacere.
Il nuovo tasto potrebbe quindi essere un semplice “non mi piace”, o potrebbe non essere disponibile per tutti i contenuti.
Qual è sarà la quadratura del cerchio per Zuckerberg, siamo vicini a scoprirlo.