Roberta Mercuri per “Novella 2000”
Se alle elezioni Luigi Di Maio ha preso più voti di Matteo Salvini, sotto le lenzuola, nella strana coppia che forse darà vita alla Terza Repubblica, a vincere è il leader del Carroccio. Parola di Rocco Siffredi. Il re del porno in esclusiva per Novella 2000 ha stilato la pagella erotica dei potenti che dominano la scena politica, culturale e televisiva italiana. Un’idea che ci è venuta perché tanti si chiedono: il tasso di eros e testosterone dei potenti sarà pari alla pervicacia con cui hanno scalato i gradini del successo?
Certo, gli indiscreti potrebbero sopravvivere anche senza venire a capo del pruriginoso quesito. Ma perché non provare a accontentarli? Per farlo, dunque, abbiamo scomodato Mister Venticinque Centimetri (così è stato ribattezzato Siffredi, anche se i centimetri, precisa modesto lui, «sono 24»).
L’ex attore porno, oggi regista e produttore hard, abituato a valutare a occhio, durante i casting, la virilità degli aspiranti stalloni da set («Per capire se uno ha o dice di avere mi basta guardarlo in faccia ormai»), si è divertito a dare i voti al sex appeal dei protagonisti d’Italia. Cominciando proprio dal leader della Lega Matteo Salvini, che ha fatto due figli con due donne diverse, è fidanzato con la conduttrice Elisa Isoardi e nel 2014 svelò il suo lato sexy mostrandosi a torso nudo, vestito solo di una cravatta verde, sulla copertina del settimanale Oggi: «Ha un grande sex appeal, e alle donne piace parecchio», assicura Rocco.
«Voto? 8. Non gli do di più perché potrebbe trattarsi di un bluff: dietro tutta la sua grinta, magari, c’è molto fumo e poco arrosto». Per scoprire se tra le lenzuola il segretario della Lega sia davvero focoso come sembra suggerire il suo temperamento battagliero, Siffredi lo ingaggerebbe volentieri come protagonista di un film. Per la precisione, di una «reverse gang bang. Lui che gioca a calciotto con una squadra solo femminile. L’impresa sfiancherebbe qualunque maschio medio, ma per Salvini, chissà, potrebbe essere una passeggiata».
D’altronde chi non ricorda il grido di battaglia «la Lega ce l’ha duro» lanciato da Umberto Bossi negli anni Novanta? Sul fronte grillino, l’amico-nemico di Salvini, il leader del M5S Luigi Di Maio, con la sua aria da bravo ragazzo è il genero dei sogni di tante mamme italiane e ha folgorato persino Orietta Berti: «È bellissimo», s’è lasciata scappare la cantante, in fase di par condicio pre-elettorale, scatenando un putiferio politico. Tuttavia, sottoposto al giudizio del re del porno, Di Maio strappa a stento la sufficienza.
«In una scala da 0 a 10, e premesso che agli uomini che non conosco di persona meno della sufficienza non voglio dare, il sex appeal di Di Maio è pari a 6 meno. Non è certo il tipo che fa sciogliere una donna. Mai dire mai, però». Passando dalla politica alla tv, il giudizio di Rocco su Fabio Fazio, signore di Raiuno (e dei cachet milionari) grazie a Che tempo che fa, è perentorio: «Uno più che creativo. Ma la sua è una fantasia imprevedibile che a me piace poco. Voto? 4. Lo rivedo a settembre, ma durante l’estate deve fare molta, molta pratica».
FIORELLO DAGO DAGOSPIA ROBERTO D AGOSTINO
Luca Zingaretti, il fascinoso commissario Montalbano della Tv, si merita invece un bel 10: «Molto concreto e focoso. È il tipico maschio vero che sa prendersi cura delle donne». Anche Paolo Bonolis è promosso con 9: «Non è un mandrillone, ma la sua bella figura, tra le lenzuola, la fa».
L’istrionico Fiorello, invece, si ferma a un 7: «Potrebbe essere un grande amatore, ma secondo me non sfrutta le sue potenzialità. Lui incanta le donne con le chiacchiere e con le battute, con la capacità di risolvere all’istante ogni problema, però non mi pare uno che tra le lenzuola si dia particolarmente da fare».
Mentre Maurizio Crozza, che grazie alle sue imitazioni è uno degli uomini più temuti dai politici, secondo Rocco «è un sospetto porcellino, uno che ama fare cose creative. Ma capirlo davvero, con tutte le maschere che porta in scena, è complicato».
Voto? «Non più di 8, perché mi lascia confuso». Implacabile, invece, il giudizio sul rapper Fedez, da poco padre di Leone, avuto da Chiara Ferragni: «Lui e il sex appeal sono due universi paralleli. A occhio gli darei 0, ma visto che non lo conosco gli concedo un 5 (potrei dargli anche 6, sempre per buon cuore). È difficile da decifrare. Come Di Maio, piace più agli uomini che alle donne».
Muscoli pompati e tatuaggi, a quanto pare, non bastano a fare di un bel maschio un macho. «A volte i picchi di eros e testosterone si nascondono dove meno te l’aspetti. È il caso del presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, impassibile e severo quando tiene in pugno l’economia europea, ma anche capace di sbaciucchiare la moglie Maria Serenella al supermercato (lo testimoniano le foto che girano su Internet).
«È un mix intrigante», sentenzia Rocco. «Siamo abituati a vederlo nel suo ruolo istituzionale ma secondo me, nell’intimità, è un portento. Voto? 9, ma rischia anche il 10». Nessuno degli uomini di potere sottoposti al giudizio del re del porno si è meritato un 10 e lode in sex appeal. «Perché non li conosco di persona», dice Siffredi, che però sui maschi più dotati là: «Crozza e Salvini. Gli uomini con “attributi” medio-grandi, in genere, sono quelli che con le donne si mostrano più sicuri».