TRA PALCO E REGALITÀ – QUANTO C’È DI VERO NELLA DESCRIZIONE DELLA FAMIGLIA REALE IN “THE CROWN”? – DI SICURO DIANA SOFFRIVA DI BULIMIA (COSÌ COME SARAH FERGUSON), DIFFICILE DIRE SE PATTINASSE A BUCKINGHAM PALACE E NON È VERO CHE ERA VESTITA DAL ALBERO LA PRIMA VOLTA CHE INCONTRÒ IL PRINCIPE CARLO – LE CUGINE DI ELISABETTA RECLUSE, LA STORIA DEL BRACCIALETTO CHE CARLO HA REGALATO A CAMILLA E LE VOLTE IN CUI LA REGINA È STATA IMPARZIALE… - VIDEO

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1. The Crown, da Diana a Elisabetta: cosa c’è di vero e cosa no nella quarta serie?

Enrica Roddolo per "www.corriere.it"

 

emma corrin lady d in the crown emma corrin lady d in the crown

Un giovanissimo principe Andrea atterra con l’elicottero direttamente sul prato del palazzo reale. Spontaneo — nulla a che vedere con il rigido protocollo di corte — affettuoso con mamma Elisabetta II, il figlio prediletto della regina si lancia in un appassionato racconto della sua vita, dei progetti fino agli amori: la simpatia per l’attrice Koo Stark.

 

Al punto da discutere con la regina se il film di Koo, indicato per un pubblico adulto sia effettivamente così sconveniente. «Yes, you are right, it doesn’t sound blue at all... Are you sure it was even legal?», concorda Elisabetta con il figlio. Salvo però poi a porte chiuse con il marito, il principe Filippo, preoccuparsi seriamente del futuro di Andrea.

 

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È il ritratto del rapporto tra Elisabetta II — interpretata da Olivia Colman — e il suo adorato Andrew — interpretato da Tom Byrne — nella quarta stagione di The Crown 

 

Ma quanto c’è di vero in questo e in altri rapporti di famiglia dei Windsor (e non solo) trasformati in serie tv dal talento per la narrazione di Morgan? A Londra gli storici stanno scandagliando la serie alla ricerca di imprecisioni o semplicemente rielaborazioni in chiave emozionale dei fatti storici. Così per il biografo dei reali, Nigel Cawthorne all’epoca Elisabetta non era affatto preoccupata del futuro di Andrew. Insomma, l’affaire Epstein che ha costretto il principe un anno fa a fare un passo indietro dagli impegni ufficiali, negli anni ‘80 non solo non era neppure immaginabile, ma Andrew era davvero il beniamino non solo della madre ma pure della stampa. A tratti la sua popolarità arrivò a competere con quella di Lady D. 

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Insomma, sbagliato ritrarre la regina incupita per la deriva sentimentale del principe, al contrario Elisabetta e Filippo in quella stagione avevano tutti i motivi per essere orgogliosi del loro Andrew: spontaneo, brillante, coraggioso (unico Windsor del dopoguerra ad aver calcato il campo di battaglia con il nipote Harry: lui nella guerra delle Falkands, il figlio di Carlo e Diana in Afghanistan). E ancora, quando Andrew nel 1986 sposerà Fergie, Sarah Ferguson, in The Crown si immagina una punta di disappunto (invidia?) da parte di Andrew per Carlo che ebbe molta più attenzione quando nel 1981 portò all’altare Diana.

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In realtà, secondo lo storico che fu testimone di quegli anni, il legame tra Carlo e Andrea fino al caso Epstein è stato saldo, complice e per nulla minato da gelosie reciproche. Anzi. A mettere in evidenza il disaccordo dello storico ci ha pensato il Telegraph che da giorni ha fatto ragionate osservazioni alla serie.

 

Carlo diede a Camilla un bracciale prima del matrimonio con Lady D?

Altri esempi? Il bracciale «Fred and Gladys» destinato da Carlo a Camilla, pegno d’amore con nomignoli da innamorati, scoperto con disappunto da Diana? Nella realtà, secondo la biografa royal Penny Junor altro non era che un braccialetto dove le iniziali G e F stavano semplicemente per Girl Friday, un modo scherzoso per ringraziare i flirt del principe.

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Il primo incontro tra Carlo e Diana fu davvero così?

L’incontro galeotto, o meglio il primo sguardo che Carlo e Diana si scambiarono? Fu davvero ad Althorpe, la tenuta degli Spencer, la famiglia di Diana, come racconta The Crown? Sì, perché al tempo carlo frequentava la sorella maggiore di Diana, Sarah. Ma l’occasione fu un gala serale e Diana non inossava certo il costume teatrale da albero come si immagina nella serie. Di certo, vestire e dipingere Diana come una bambina rispetto alla sorella che frequentava Carlo aiuta nella finzione a restituire al mondo quell’idea di ingenua gioventù che Diana porterà in dote a Carlo.

 

Diana ha mai pattinato a Buckingham Palace?

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Gioventù e voglia di vivere che The Crown sottolinea anche con le scene di Diana che corre sui pattini per i corridoi di Buckingham Palace, da alcuni messe in discussione. Dentro alle mura reali, coperte dalla privacy, difficile dire cosa facesse davvero Diana: ma è certo — grazie alle foto dei tabloid degli anni ‘80 — che un modo per scaricare la tensione per Diana fosse proprio calzare i suoi amati pattini a rotelle.

 

Diana soffriva di bulimia?

E poi Diana soffriva davvero di bulimia? A confermalo ci ha pensato il confidente di Diana, Andrew Morton, l’uomo che registrò con lei i famosi Diana Tapes, le registrazioni delle confidenze della principessa che sfociarono poi nella celebre biografia di Diana. Intervistato dal Corriere, Morton ha detto che a lei Diana «stava a cuore che i figli potessero avere una vita emotiva completa, attorniati dagli affetti di famiglia; ma voleva che fossero consapevoli della posizione, delle responsabilità che sarebbero loro toccate. Non voleva vivessero “fuori” dal mondo». Insomma una vita diversa da quella che lei aveva avuto.

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Qualcosa che la accomunava a Sarah Ferguson. E a conferma del disagio alimentare di Diana nel suo libro Tina Brown, prima donna a guidare il New Yorker, con la quale mi confrontai a proposito di Diana disse che entrambe mangiavano in modo compulsivo. Risultato appunto di quelle che Brown ha chiamato «cicatrici psichiche di un passato incredibilmente simile». In altre parole famiglie distanti, rapporti freddi e poca emotività a scaldare il cuore.

 

Le cugine disabili di Elisabetta «recluse»

Poi c’è il caso delle due cugine di Elisabetta e Margaret, Nerissa e Katherine Bowes-Lyon con forti disabilità mentali e costrette a una vita da recluse. In The Crown la scoperta desta grande disappunto e orrore in Margaret quando in realtà i reali, come documentato da Channel 4 alcuni anni fa, non le incontrarono mai. Ho ritrovato il racconto delle sorelle Bowes-Lyon anche nella biografia di Anne Glenconner, una vita accanto alla regina e alla principessa Margaret alle quali era anche lontanamente imparentata.

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Lady Glenconner ne parla riferendosi al fatto che alcuni suoi pretendenti furono scoraggiati da quello che veniva chiamato Trefusis Blood, appunto un problema genetico, che in quanto pur molto lontanamente imparentata con i Bowes-Lyon (la famiglia della Queen Mum), pure lei poteva essere collegata.

 

Diana e Camilla pranzarono al Ménage à Trois?

Ancora, il pranzo al ristorante Ménage à Trois. Nella serie di Netflix Camilla avrebbe incontrato lì Diana — interpretata da Emma Corin, che abbiamo intervistato qui — prima delle nozze: nella realtà l’incontro avvenne solo dopo il sì.

 

Carlo era geloso di Diana?

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Capitolo Gelosia: in The Crown, Carlo sbotta in viaggio in Australia con Diana: «Dovrebbe essere il mio non il tuo tour», pieno di gelosia. Nella realtà, la stessa Diana nella sempre più famosa intervista a Panorama della Bbc (adesso al centro di una nuova indagine giudiziaria) riconosce lei stessa che per qualsiasi uomo orgoglioso sarebbe difficile tollerare che ogni giorno qualcuno parli solo di tua moglie.

 

Ma forse, la bellezza di The Crown che come tutte le riduzioni cinematografiche o televisive di vita vissuta inevitabilmente debbono trovare un equilibrio tra realtà e finzione necessaria per rendere appassionante (e comprensibile talvolta la storia) non sta nei piccoli dettagli. Ma nel coraggio di raccontare una storia ancora viva, la storia dei reali più osservati. In fondo, lo stesso Filippo un giorno sbottò: «Ci trattano come fossimo una soap opera».

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2. Elisabetta II, quelle volte che la regina non è stata imparziale. E che non vedrete in The Crown

Paola De Carolis per "www.corriere.it"

 

La regina Elisabetta è sempre imparziale? Sembra che su alcuni temi Sua maestà non riesca a chiamarsi fuori. Chi sta guardando The Crown 4, o ha buona memoria, ricorderà il duello tra la sovrana e Margaret Thatcher sulle sanzioni in Sudafrica, ma ci sono altri casi, come ha rivelato al giornalista e scrittore Lionel Barber il principe Andrea. Nel libro «I potenti e i dannati», Barber, che è stato direttore del Financial Times, ricorda una colazione assieme al figlio di Elisabetta e Ma Kai, ex vice primo ministro cinese, in cui il principe, «strizzando l’occhio e annuendo con la testa», gli comunicò che la regina era pronta a intervenire sul referendum per l’indipendenza della Scozia.

 

regina elisabetta ii regina elisabetta ii

Tre giorni dopo la colazione a Buckingham Palace, Elisabetta davanti alla chiesa di Crathie, che la famiglia reale frequenta quando si trova a Balmoral, si lasciò sfuggire con un discreto pubblico che sperava che gli scozzesi avrebbero ‘’pensato attentamente al futuro’’ prima di votare. Secondo Barber, «è chiaro che era tutto pianificato, i reali sono stati molto bravi, si sono mossi con maestria. Andrea sapeva già» che la regina sarebbe intervenuta.

 

Ai tempi, l’allora primo ministro David Cameron, preoccupato per l’esito del referendum dopo che i sondaggi avevano indicato un lieve vantaggio del sì, aveva discusso con alcuni consiglieri reali come utilizzare la regina senza compromettere la sua imparzialità.

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A Cameron venne risposto che Elisabetta non si sarebbe schierata nè da una parte, né dall’altra, ma evidentemente aveva già messo a punto il piano. Forse, allora, si può leggere una presa di posizione anche nel cappello blu con un cerchio di spille gialle sfoggiato da Elisabetta in occasione dell’apertura del parlamento nel 2017... Segretamente, forse, è per l’Europa e contraria alla Brexit.

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