Maddalena Messeri per www.leggo.it
La quarantena ci ha costretti a fare i conti con i nostri desideri, anche i più banali e le cose che prima davamo per scontate ormai ci sembrano sogni inarrivabili. Esplode il desiderio, represso, e la sua etimologia affascinante parla da sé: de-sidera, cioè mancanza delle stelle, e quindi insieme vuoto e ricerca appassionata. Così sui social, specchio dei nostri tormenti, è nata la pagina Poi Vorrei e ha già 390 mila followers, soprattutto ragazzi e ragazze.
Sul sito inserisci il tuo desiderio, che può diventare una card su Instagram e addirittura una t-shirt.
Abbondano le voglie dei ventenni in un campionario di tenerezza e semplicità. Le frasi iniziano con poi vorrei e si declinano in quello che più ci manca come cantare di nuovo ai concerti, fare una camminata in montagna, andare al sushi, dire scendi sono sotto, andare dall'estetista, portarti via lontano e il più bello di tutti poi vorrei vedere il mare. Subito sono nate le parodie, come Meme Roma Nord che pubblica: poi vorrei finirla con questi poi vorrei. Anche io vorrei, ma non posso.