Estratto dell'articolo di Antonella Baccaro e Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”
Riparte il pressing del governo per sostituire Carlo Fuortes. Il dossier Rai, filtra dai fedelissimi di FdI, è direttamente in mano a Giorgia Meloni, che non ha voluto delegare una partita che ritiene centrale. La linea politica, ancora mai concretizzata a causa di più imprevisti, è chiara da tempo: dopo il chiaro risultato delle elezioni politiche, alla Rai serve discontinuità. Senza però balcanizzarsi troppo a destra. «Niente strappi», quindi.
[…] Nel frattempo, con un cinico asse destra-sinistra dettato dalle esigenze di entrambi i fronti, la politica ha costruito anche una via d’uscita onorevole per Fuortes medesimo. L’altroieri il sindaco Dario Nardella (Pd) ha dato il benservito al sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira, ex numero uno della Scala oggi travolto da uno scandalo sulle spese private e di gestione dell’ente lirico.
NARDELLA TEATRO MAGGIO FIORENTINO 9
E nelle ultime ore lo stesso Nardella si sarebbe confrontato sia con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, sia con Matteo Salvini e pure con i vertici di FdI. È il posto da nuovo sovrintendente del Maggio la poltrona quindi prospettata a Fuortes, con uno stipendio (240 mila euro annui) pressoché identico a quello attuale.
L’ad della Rai, a chi lo ha sondato su questa ipotesi, finora ha sempre fatto sapere di non avere intenzione di farsi rimuovere. Preferirebbe La Scala o il San Carlo di Napoli, soluzioni che però non sarebbero praticabili. Mentre fondamentale, per l’ad della tv pubblica, sarebbe la questione dell’immagine: il suo intento è quello di respingere le accuse di cattiva gestione.
gennaro sangiuliano carlo fuortes foto di bacco
[…] Le dimissioni, e non la rimozione, sarebbero lo strumento individuato da Meloni, per una via d’uscita onorevole. Anche per questo il governo potrebbe concedergli di arrivare all’approvazione del bilancio, ad aprile, chiudendo le questioni più spinose.
Per portare a termine questa operazione di pesi e contrappesi, a Palazzo Chigi sembrano aver intanto individuato le pedine giuste: amministratore delegato della Rai diventerebbe Roberto Sergio, pedigree centrista e da sempre vicino a Pier Ferdinando Casini, che dal dicembre 2017 è direttore di Rai Radio. Sergio ha buoni rapporti anche con diversi pezzi del centrosinistra.
roberto sergio giampaolo rossi
Direttore generale diventerebbe Giampaolo Rossi, manager Rai di lungo corso, uomo di destra intervenuto pure ad Atreju (la convention dei giovani di FdI), ma ritenuto «il migliore dei nemici» anche dalla sponda politica avversa.
Su questo scacchiere ci sarebbe anche il via libera degli altri pezzi della maggioranza per quella che, comunque, sarebbe una soluzione ponte di un anno, fino alla scadenza di questo consiglio di amministrazione. La soluzione politica passerebbe attraverso il mantenimento del resto del consiglio di amministrazione, dove Pd e M5S contano due esponenti. Poi, il nuovo consiglio, dal 2024, potrebbe prevedere la presidenza di Simona Agnes, cara a Forza Italia, e la poltrona di ad per Rossi. […]
Giampaolo Rossi alexander pereira CARLO FUORTES MEME BY CARLI