Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, Camilla Nesbit 'seppellisce' Alessandra Mammì. Finito il "caviar", alla gauche restano le sardine.
Giorgio Colomba
Lettera 2
Caro Dago, caso Regeni, Fico: "Egitto sappia che su verità non ci fermeremo mai". Beh, basta che Al Sisi sfogli qualche quotidiano italiano per scoprire che le promesse dei 5 Stelle durano meno della puzza di un peto.
Ettore Banchi
Lettera 3
Caro Dago, Gualtieri sul Mes: "Da Salvini campagna terroristica". Tipo quelle sui cambiamenti climatici?
alessandra mammi foto di bacco
Licio Ferdi
Lettera 4
Caro Dago, la ministra dell'Interno Lamorgese annuncia pene più dure per i pusher. Ma lo sa che i compagni di merende della sua maggioranza sono favorevoli alla liberalizzazione delle droghe?
Theo Van Buren
Lettera 5
Caro Dago, ultimamente con le "compagne" (come chiamarle sennò?) Berlusconi è proprio sfortunato. Francesca Pascale sembra una copia ringiovanita di Veronica Lario. Una pesciolina che nuota nel mare del conformismo di sinistra. Meglio sceglierle più anzianotte ma politicamente consapevoli ed intelligenti.
P.T.
Lettera 6
Caro Dago, come mai quando c'era la Prima della Scala con governi di centrodestra la Rai dedicava tre quarti dei servizi nei tg alle manifestazioni fuori dal teatro milanese, mentre stavolta delle proteste di operai e centri sociali non hanno fatto nemmeno cenno?
Corda
Lettera 7
Caro Dago, Salvini al Corsera: "Vabbè, allora via il dente e via il dolore: non ho visto Renzi in una villa in Toscana e non abbiamo bevuto vino insieme". Che mattacchioni, si sentono su Whatsapp!
Mark Kogan
Lettera 8
giuseppe conte roberto gualtieri mes
Caro Dago, dopo aver rapinato una banca nel Lodigiano, prima di fuggire tre banditi hanno augurato a tutti "buon Natale". Visto? Esistono ancora persone cortesi ed educate.
Jantra
Lettera 9
Caro Dago, su Libero hanno toppato nuovamente, scrivendo che la Iotti era "grande a letto". Sacrilegio! Non si può dire. Se proprio volevano fare un complimento a Leonilde avrebbero dovuto scrivere che era lesbica o al limite bisessuale. E allora sì che da sinistra sarebbe arrivata la standing ovation.
A.Reale
Lettera 10
Caro Dago, la finlandese Sanna Marin, 34 anni del Partito socialdemocratico, sarà la più giovane premier del mondo. Un record destinato a durare poco. Se il riscaldamento globale lascerà qualche forma di vita sulla Terra, sarà Greta Thunberg a portarglieo via tra qualche anno.
Nino Pecchiari
Lettera 11
Caro Dago, Giorgio Carbone, giornalista di Libero, dice nel suo articolo che oltre alle innumerevoli doti politiche e umane, Nilde Iotti "era grande in cucina e grande a letto".
Apriti cielo! Polemica del giorno servita, insulti a Libero e la sinistra, sempre buona e perfetta, pronta a reclamare! E a questo punto mi sorge un dubbio: ma una donna che fa politica non può essere grande a letto?! Un caro saluto,
Mary
Lettera 12
Caro Dago, sembra lapalissiano che l'autista del filobus di Milano che non ha rispettato il rosso schiantandosi poi con un camion della nettezza urbana, sia stato distratto dallo smartphone. L'unica cosa ancora non chiara è il tipo di distrazione prodotta dal display. Ma siccome alle 8:09 di sabato non c'erano in programma partite di calcio - assai gradite a taluni tassisti romani durante la guida a 110 km orari - probabilmente la "colpa" è di WhatsApp.
Ezra Martin
Lettera 13
Caro Dago, Gualtieri: «Un miracolo in Manovra, saldato il conto del Papeete». Grazie ai 23 miliardi di aumento dell'Iva, programmato per il 2021, che passerà alla storia come "tassa Zingaretti"?
Jonas Pardi
Lettera 14
Caro Dago, il presidente della Camera Roberto Fico: "Io credo che questa maggioranza andrà avanti, credo che la legislatura abbia il dovere di durare per gli anni che rimangono perché penso che il voto sempre, costantemente, per ogni cosa che succede, fa male al Paese". Ah, il voto che fa male al Paese. Cos'è, il nuovo inno alla democrazia della Casaleggio Associati?
EPA
Lettera 15
Dago darling, circola una Faq: "Meglio avere gli occhi foderati di prosciutto o di mortadella?" Certo la ittico-mortadella attualmente è al massimo della chiccheria, osannata com'è da tanti blasonati "maestri di pensiero", politologhi, futurologhi e tuttologhi che hanno a cuore il "bene" del Paese. E meno male che in Toscana il 26 gennaio non ci sono elezioni, sennò qualcuno potrebbe tirare in ballo anche la finocchiona. O per dirla alla Sgarbi le criptofinocchione. Ah sapere la mise che avrai alla prima della Scala del 2022 (magari una gonna pantalone plissettata) , quando sul palco reale ci sarà un "sovrano" non sovranista come Prodi, intronizzato al Quirinale a furor di sardine, grillini. camaleonti e ras emiliani. Ossequi
Natalie Paav
Lettera 16
Finalmente i migliori politici italiani hanno recepito la acuta lezione dell’avvocato: non serve essere competenti, basta la cura dell’immagine e una battuta (a farla divenire “buona” penserà poi la stampa prona) per “bucare” sui media.
Solo il grande Albanese lo ha esplicitato.
Giuseppe Tubi
Lettera 17
Ormai è certo. I peggiori nemici della sinistra sono i sedicenti intellettuali di sinistra, maledetti loro. Intellettuali e deficienti. Perchè solo dei deficienti possono prendere per un manifesto razzista la canzone "Immigrato" di Checco Zalone. Checco è uno che prende per il culo, che esalta, fintamente, quello che vuole denunziare. Ricordate "La prima Repubblica"? "Per un'unghia incarnita stai in pensione per tutta la vita" o tutti gli stratagemmi del travet meridionale che si inventa di tutto pur di non lasciare il posto fisso? Lui esaspera quello che vuole denunziare. E gli intellettuali di sinistra non lo capiscono. Sono cretini patentati. E lo dico io che sono di sinistra sinistra sinistra. Checco per sempre e abbasso i deficienti.
Gaetano il Siciliano
Lettera 18
Caro Dago, Mes, il commissario Ue Paolo Gentiloni: "Dobbiamo mettere in chiaro che queste regole sono nate in un momento particolare, nel contesto di una crisi. Ora però da questa crisi siamo fuori. E abbiamo altre sfide davanti a noi, come la lotta al cambiamento climatico". Insomma, non c'è via di scampo. Se i nostri soldi non finiscono per salvare le banche tedesche e francesi, devono finire per salvare le aziende green, che non sono ancora riuscite a piazzare abbastanza frigoriferi, lavatrici, automobili elettriche e quant'altro sul mercato, perché la gente non vuol saperne di pagare il doppio per elettrodomestici e auto che fanno lo stesso servizio di quelli che costano la metà.
Salvo Gori