IL PROBLEMA E’ LA SICUREZZA DEI SOCIAL O LA BARBARIE DEGLI UTENTI? - NEGLI USA SI INTERROGANO SULLA DIFFICOLTA’ DELLA SILICON VALLEY A BLOCCARE I VIDEO DELLA STRAGE DI CHRISTCHURCH MA C’ERA CHI ESULTAVA A QUEL MASSACRO - L'ECONOMISTA JEFFREY SACHS: “E' IN ATTO UNA 'DISTRUZIONE DI FELICITÀ' LEGATA ALL'USO DI INTERNET. DAL 2009 IN POI OSSERVIAMO UN NETTO DECLINO DI FELICITÀ SOPRATTUTTO TRA I GIOVANI AMERICANI. CRESCONO MANIFESTAZIONI DI ANSIA, STRESS, PERDITA DI SONNO, DEPRESSIONE”

-

Condividi questo articolo


Federico Rampini per “la Repubblica – Affari & Finanza”

 

strage di christchurch 6 strage di christchurch 6

"L'abilità degli utenti di Internet di diffondere video del massacro della Nuova Zelanda ha segnato il trionfo del genio umano - per quanto orripilante - sui sistemi computerizzati che erano stati progettati per bloccare immagini di violenza e di odio". Inizia così, con questo bolletino di vittoria per il "genio umano-genio del male", una lunga analisi scritta da quattro reporter del Washington Post e pubblicata in prima pagina, pochi giorni dopo la strage di Christchurch. L' inchiesta ha un titolo raggelante: "Il modello di business di Internet ha aiutato il massacro a diventare virale".

 

strage di christchurch 4 strage di christchurch 4

Nello stesso reportage si legge anche quanto segue: "Coloro che festeggiavano gli attacchi alle moschee dove sono morte 50 persone, sono riusciti a pubblicare e ripubblicare i video del massacro su Facebook, YouTube e Twitter malgrado esistano su quei social dei sistemi d' intelligenza artificiale per bloccarli. Le immagini sono rimaste visibili per molte ore, in certi casi per molti giorni. Questo fallimento ha messo in luce la difficoltà della Silicon Valley nel ripulire delle piattaforme che sono altamente profittevoli e tuttavia manipolabili dall' esterno, dopo anni in cui venivano promessi miglioramenti.

strage di christchurch 3 strage di christchurch 3

 

La diffusione incontrollata di quei video orribili - un trionfo di propaganda per gli ideologhi dell' odio razziale - costringe a chiedersi se i social media possono essere resi più sicuri senza intaccarne il business. Più sintetico ma altrettanto severo è l'ex dirigente di Google Tristan Harris: "Abbiamo creato un Frankenstein digitale incontrollabile".

 

Un paradosso fra tanti, è che l' articolo da cui ho estratto la citazione iniziale, è uscito sul giornale posseduto da uno dei Padroni della Rete, il più ricco di tutti: Jeff Bezos, fondatore e chief executive di Amazon. I media americani ritornano con analisi severe sul ruolo di Facebook, YouTube e Twitter: sia nella circolazione delle ideologie razziste, sia nella pubblicizzazione virale della strage stessa, ogni promessa fatta in passato dai vertici delle aziende digitali è stata tradita in modo vergognoso.

 

strage di christchurch 2 strage di christchurch 2

Un altro esempio è Catherine Rampell, sul Washington Post: denuncia quella che fu "l'adorazione culturale di Big Tech" da parte della stampa; la subalternità politica sia a sinistra che a destra. L'opinione pubblica americana è in piena disillusione. Un sondaggio Gallup rivela che ancora nel 2015 il 60% aveva fiducia nella "industria di Internet", oggi siamo scesi al 45%. Arriva inoltre l' ammonimento a trattare i social media come una droga del nostro tempo, cause di "un' epidemia mondiale di nuove dipendenze". E' dell' Organizzazione mondiale della Sanità e risale all' estate scorsa.

 

strage di christchurch 1 strage di christchurch 1

Lo riprende e lo rilancia con autorevolezza il World Happiness Report, edizione 2019, presentato alle Nazioni Unite. "Dall' introduzione del primo iPhone in poi, abbiamo avuto un deterioramento misurabile nella felicità, soprattutto tra i giovani americani", dice Jeffrey Sachs, l' economista-ambientalista che dirige The Earth Institute alla Columbia University di New York, e ha curato uno degli studi del World Happiness Report. Quello più innovativo: sull'effetto delle tecnologie digitali, degli smartphone, dei social.

 

strage di christchurch 5 strage di christchurch 5

E' in atto una "distruzione di felicità" legata all' uso di Internet, spiega lo studioso. "Dal 2009 in poi osserviamo un netto declino di felicità soprattutto tra i giovani americani. Crescono manifestazioni di ansia, stress, perdita di sonno, depressione. Peggiorano le interazioni sociali. Non è solo un problema giovanile, ma per quella generazione il tempo passato sugli schermi degli smartphone sta sostituendo il tempo di vita". Nel Rapporto presentato all' Onu, Internet viene trattato insieme alle droghe. "Si può essere dipendenti da sostanze ma c' è anche una dipendenza comportamentale. Le conseguenze sono altrettanto distruttive.

 

DEPRESSIONE DA FACEBOOK DEPRESSIONE DA FACEBOOK

Negli Stati Uniti chi non riesce a controllare il tempo passato con gli occhi su uno schermo, o chi è incollato ai videogame, soffre problemi non dissimili dall' epidemia di obesità provocata da cattiva alimentazione, o dall' epidemia di tossicodipendenze da oppioidi". I "social" ci rendono, in realtà, meno capaci di socializzare. "Molte relazioni umane sono sotto stress. Il capitale sociale, che è fatto della fiducia reciproca tra le persone, sta declinando. In parallelo è ai minimi la fiducia nei governi. E questo accade mentre già c' è un aumento di stress e patologie psichiche provocato dalle diseguaglianze crescenti".

 

La sinistra americana si sta risvegliando - forse troppo tardi - dopo un paio di decenni in cui era stata ipnotizzata da una favola: quella sulla Silicon Valley "progressista". Favola bugiarda, ma che ha avuto una presa enorme. Anche a casa nostra.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…

DAGOREPORT - SALVATE IL "CUORE GITANO" DI ANDREA GIAMBRUNO! SPUTTANATO DA DUE TERRIBILI FUORIONDA BY ''STRISCIA LA NOTIZIA'', NEI QUALI TEORIZZAVA IL SOMMO PIACERE DEL PARTOUZE A 3/4 CON LE SUE COLLEGHE DI MEDIASET, QUINDI TRAFITTO VIA TWEET DA GIORGIA MELONI (UN BENSERVITO SECCO COME UN CASSETTO CHIUSO CON UNA GINOCCHIATA), LA CRUDELE SFIGA NON ACCENNA AD ABBANDONARE LA VITA SENTIMENTALE DELL'EX ''FIRST GENTLEMAN'' - IL SUO INDOMABILE TESTOSTERONE AVEVA RIPRESO A PALPITARE PER LE BOMBASTICHE CURVE DI FEDERICA BIANCO, ATTRICE DI FICTION, GIA' FIDANZATA DEL VICE DI SALVINI, ANDREA CRIPPA - LA LIAISON, SBOCCIATA TRAVOLGENTE LA SCORSA ESTATE TRA LE ONDE DEL SALENTO, SI E' RIVELATA UN "FUOCO DI PUGLIA". LA 40ENNE BIANCO HA MOLLATO IL POVERO GIAMBRUNO QUALCHE GIORNO FA, CON UNA CLAMOROSA LITIGATA, IN UN BAR-SALOTTO DI ROMA-CENTRO, PER FAR RITORNO TRA LE BRACCIA DEL SUO EX CRIPPA, CHE ALL'INIZIO DEL 2024 L'AVEVA SOSTITUITA CON LA PANTERONA-MILF ANNA FALCHI - LA FOTO RIVELATORIA IN SPIAGGIA

DAGOREPORT - DOCUMENTI ALLA MANO, E’ PARTITA UN’ISPEZIONE DEL MINISTERO DELLA CULTURA PER CHIARIRE FATTI E FATTACCI DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, PRESIEDUTO DA SERGIO CASTELLITTO – DAL CONTRATTO E AL RUOLO DI TUMMINELLI, MANAGER TEATRALE DI CASTELLITTO, ALLE SPESE PER ALLOGGIO E AFFITTO PRESSO VILLA GALLO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, DAL LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA CINETECA, STEFANO IACHETTI, ALL’INCARICO DI CASTELLITTO ALLA MOGLIE MARGARET MAZZANTINI….