PUOI TOGLIERE FEDEZ DA ROZZANO, NON ROZZANO DA FEDEZ – CANDIDA MORVILLO: "IL RAPPER SI ACCOMPAGNA AL BODYGUARD CHRISTIAN ROSIELLO STAR DELLA CURVA SUD DEL MILAN E A UN MANIPOLO DI ALTRI ULTRÀ. È LA 'PERIFERIA' BRUTTA, CHE RIEMERGE, INESORABILMENTE” - CAPPELLINI: “IN 34 ANNI IL RAPPER HA GIÀ CAMBIATO PIÙ PELLI CHE ATTICI. SE FOSSE VERO IL MONITO (“FATTI I CAZZI TUOI”) RIVOLTO A UN TESTIMONE DEL PESTAGGIO DI IOVINO IL FATTO COSTITUIREBBE UN’ALTRA SUBLIME INCOERENZA PER CHI HA COSTRUITO LA SUA FORTUNA SUL MOTTO OPPOSTO: FATTI I CAZZI MIEI”

-

Condividi questo articolo


Stefano Cappellini per la Repubblica - Estratti

 

fedez fedez

Fedez (...) in trentaquattro anni ha già cambiato più pelli che attici, le canzoni giovanili contro i froci e la campagna per il ddl Zan, è stato Goffredo Mameli del Movimento 5 Stelle e Mario Mieli del Pd, ha dichiarato guerra agli hater e si è improvvisato capo degli hater, femminismo e caserma (“’Sti genitori si lamentano/La mandi in giro vestita da troia/ poi piangi se la violentano”, due barre da un pezzo degli esordi).

 

Ha detto Fedez: «I rapper sono come i politici, si fanno corrompere e cambiano idea ogni cinque minuti», ma non è chiaro se parlasse dei colleghi o anche di sé stesso.

 

fedez ludovica di gresy 45 fedez ludovica di gresy 45

Fedez ha piantato le tende in quell’incrocio arcitaliano dove molto si ignora e tutto si orecchia, e in quell’economia dove orecchiando bene si sbiglietta, il privato è indistinguibile dal pubblico e l’attivismo dai consigli per gli acquisti. Se uno come Fedez dice “mi faccio la barca” non sai fino all’ultimo se siamo nel film yuppie degli anni Ottanta con Johnny Dorelli, e la barca si aggiunge alla Ferrari, a sua volta sostituta della Lamborghini, o se è un proclama alla Oscar Camps.

 

«Voglio comprarne una per salvare i migranti in mare», ha in effetti detto Fedez, e sicuramente non mentiva sulle buone intenzioni ma nemmeno trascurava il business model, perché i salvataggi su Instagram funzionerebbero bene per vendere patatine o smalti o, più difficilmente, dischi.

 

(...)

Fedez con gli ultras Christian Rosiello e Islam Hagag detto Alex Cologno Fedez con gli ultras Christian Rosiello e Islam Hagag detto Alex Cologno

Della storiaccia che lo ha riportato su tutti i giornali, lui in un localissimo di Milano con una ragazza, un noto tizio più tatuato di lui che dice alla tipa qualcosa che non doveva dire, lui che — forse, pare — con alcuni esuberanti amici della curva sud del Milan va a dargli una lezione come Mario Brega a cui importunavano la figlia mentre passeggiava a via Veneto, di questo romanzo maranza, dicevamo, colpiscono due cose arcitaliane.

 

La prima è che lui, parlando al Salone del libro dell’inchiesta aperta sul suo conto dopo la spedizione post discoteca, con i giornalisti si è lamentato così: «State scrivendo di questa storia invece di scrivere di Gaza».

cristiano iovino cristiano iovino

 

Qui c’è Fedez, c’è l’Italia nostra, c’è Askatasuna che incontra Vannacci, perché da una parte vorrebbe suonare come un’accusa politica e morale, vi occupate di stupidaggini per oscurare le cose serie; dall’altra è chiaramente l’eco di un qualunquismo genetico, è l’autoassoluzione italica (lui se l’è già data, in senso letterale, spiegando che per i pestaggi «se non c’è un referto medico di 40 giorni non c’è reato»), è Gassman che ha parcheggiato in tripla fila e che, mentre il vigile compila il verbale, sbotta: «Andate a prendere i delinquenti, invece di rompere le palle alla gente onesta».

 

fedez fedez

Non vogliamo invece credere alla seconda cosa, perché se fosse vero, e sicuramente non lo sarà, che il monito rivolto da Fedez a un testimone del fattaccio di Milano è stato uno stentoreo «fatti i cazzi tuoi», il fatto costituirebbe un’altra sublime incoerenza per un imprenditore digitale che, come tre quarti della Palazzina Internet, ha costruito la sua fortuna sul motto opposto: fatti i cazzi miei.

 

 

LA VITA DA SINGLE E LE PAROLE SBAGLIATE 

Candida Morvillo per il Corriere della Sera - Estratti

 

cristiano iovino cristiano iovino

Se c’è una cosa che emerge da questa brutta storia del pestaggio di Cristiano Iovino, è che la nuova vita da single di Fedez sta pericolosamente virando verso un ritorno alle origini, alle legge della strada. Ci sono le compagnie anzitutto: il bodyguard Christian Rosiello star della curva Sud del Milan, che era con lui in discoteca quella notte, assieme a un manipolo di altri ultrà; Islam Hagag, detto Alex Cologno, con cui Fedez ha fatto una foto — stretti vicini vicini — in un altro locale, il Volt, e che sabato è stato arrestato fuori dallo stadio di San Siro, per l’accoltellamento di un venticinquenne romeno.

 

Fedez al suo fianco Christian Rosiello e il rapper Taxi B Fedez al suo fianco Christian Rosiello e il rapper Taxi B

 

(...)

 

Il rapper di Rozzano aveva raccontato a Francesca Fagnani, a Belve : «Vengo da un luogo in cui esiste l’omologazione di periferia, con canoni che vanno dal machismo all’essere bullo e sentirsi di strada. C’è chi è preda e chi predatore. Io ero un ragazzo di strada, ma non ero il re del quartiere, ero lo str...zo del quartiere. Ho imparato a farmi rispettare, ma mi picchiavano lo stesso».

 

fedez ultras milanisti fedez ultras milanisti

Ora che, dopo la separazione da Chiara Ferragni, la nuova casa da single di Fedez è un appartamento da 400 metri quadrati in piazza Castello a Milano, 500 metri in linea d’aria dal Duomo, sembra che la «strada» gli è rimasta dentro. E la strada ti frega, se te la porti appresso come tutte le ferite antiche. «Da quel contesto sono derivati traumi personali», ammetteva ancora lui. Traumi, ferite. Tiziano Ferro ha appena detto che si muove ancora come se fosse grasso, perché dentro si sente grasso. Dentro, da qualche parte, Fedez sembra ancora il ragazzo che non ha scelta fra darle o prenderle, fra essere bullizzato o essere bullo. Pare rimasto in quell’altrove in cui il confronto muscolare è normale e le amicizie non si scelgono ma capitano.

 

fedez fedez

Nella notte fra il 20 e il 21 aprile era al The Club per un DJ-set. Lo accompagnavano un’amica e Christian Rosiello, che è la sua guardia del corpo ma è anche, per dire, vicinissimo al leader del tifo rossonero Luca Lucci, detto Toro, uno ai domiciliari per traffico di droga, già condannato per lesioni gravi a un tifoso interista mai risarcite in quanto nullatenente. La prima rissa in discoteca è stata ripresa dalla videosorveglianza con immagini nitide che riveleranno chi era con Fedez e chi con Iovino.

 

Quest’ultimo è celebre per un «caffè» con Ilary Blasi che a suo dire era molto più di un caffè, tant’è che Francesco Totti l’ha voluto testimone nella causa di divorzio. Incroci bizzarri del mondo della notte. Più tardi, sotto casa di Iovino arriva un van con una banda in via di identificazione. Sono 30-40 secondi di botte. La modalità è da regolamento di conti pure se la vittima si è fatta male poco e Fedez che non lo capisce resta quello che canta «a 14 anni ti rigavo la Porsche invece adesso c’ho una Lamborghini nel box». La strada è un luogo interiore. Se non te la scrolli di dosso, te la porti pure a Piazza Castello.

progetto benefico di fedez per rozzano progetto benefico di fedez per rozzano cristiano iovino cristiano iovino fedez fedez

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2027 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO... 

SEGNATEVI IN AGENDA QUESTA DATA: 11 OTTOBRE 2024. SARÀ UN GIORNO CRUCIALE PER IL GOVERNO MELONI PERCHÉ LA PROCURA DI MILANO DECIDERA’ SUL RINVIO AL GIUDIZIO DEL MINISTRO DEL TURISMO DANIELA SANTANCHÉ PER LA PRESUNTA TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELL’INPS SULLA GESTIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE NEL PERIODO COVID PER 126MILA EURO - LA PROCURA MILANESE HA ACCUSATO LA SENATRICE DI FDI ANCHE DI FALSO IN BILANCIO, ASSIEME AD ALTRE 16 PERSONE E TRE SOCIETÀ, NELLA SECONDA TRANCHE DEL “PACCHETTO VISIBILIA” – AL PALAZZO GIUSTIZIA DI MILANO, IL RINVIO A GIUDIZIO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO, MOLTI LO DANNO PER SCONTATO - LA PITONESSA HA SEMPRE DETTO CHE AVREBBE RASSEGNATO LE DIMISSIONI. DA PARTE SUA, LA DUCETTA SPERA CHE LE DIMISSIONI DELLA “SANTA” NON SI SOVRAPPONGANO A QUELLE DEL MINISTRO FITTO DESTINATO A BRUXELLES: SOSTITUENDO UN MINISTRO PER VOLTA, EVITA UN RIMPASTO DI GOVERNO CHE POTREBBE AVERE CONSEGUENZE LETALI PER L’ARMATA "BRANCAMELONI" DI PALAZZO CHIGI…

IL MINISTERO DELLA CULTURA BY SANGIULIANO ERA UN COVO DI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO! – NON C'ERA SOLO LA “NON CONSIGLIERA” MARIA ROSARIA BOCCIA: TUTTE LE SCELTE FATTE DA “GENNY DELON” PORTANO A PERSONE SENZA ESPERIENZE ADATTE (COME MINISTRO AL DEBUTTO, GENNY AVREBBE DOVUTO CIRCONDARSI DI GENTE ESPERTA) – TRA QUESTE C’E’ L’AFFASCINANTE NARDA FRISONI, UNA SIGNORA DI BELLARIA, CHE NEL FEBBRAIO 2023 VIENE NOMINATA A CAPO DELLA SEGRETERIA. E TUTTI SI DOMANDANO: COME È POSSIBILE CHE UNA ADDETTA A RISPONDERE AL TELEFONO E A PRENDERE APPUNTAMENTI, RIESCA A CONQUISTARE UN RUOLO COSÌ APICALE NELL’ORGANIGRAMMA DI SANGIULIANO? LA LEGGENDA VUOLE CHE IL SUO NOME SIA STATO CALDEGGIATO DAL MINISTRO GIORGETTI, PERSONA CHE LEI CONOSCE, E BENE…