Rosaria Désirée Klain per napoli.corriere.it - Estratti
«Caro Gabriele Salvatores, leggo con dispiacere la tua intervista, non avevi alcun bisogno di spargere il tuo veleno, se non per dare visibilità al libro che cerchi di vendere». Non si fa attendere la replica di Luca Barbareschi, postata sul suo profilo Facebook, sotto l’esclusiva di ieri del Corriere del Mezzogiorno, in risposta alle dichiarazioni del Premio Oscar, fatte durante la presentazione del suo libro, “Lasciateci perdere”.
Un’autobiografia per la Rizzoli, sotto forma di intervista, che il regista di “Mediterraneo” aveva presentato lunedì scorso alla “Libreria Feltrinelli” di Napoli. Parlando dell’esperienza con gli attori della Compagnia dell’Elfo negli anni 70, Salvatores aveva affermato sornione, che c’era tra questi, «un signore che si chiamava Luca Barbareschi, credo che faccia l’attore e regista ora? Oltre a fare altre cose, per esempio è abilissimo a muoversi nei meandri dei ministeri che assegnano le sovvenzioni. Mi dispiace, ma superata una certa età posso dire tutto».
(...) «Domani – scrive ancora Barbareschi, con tono minaccioso - sarò costretto a risponderti e racconterò la vera storia di lupo Ezechiele ladro di idee e povero di amore, come ti chiamavano quelli dell’Elfo di Milano».
Per poi precisare: «Ricordi male le cose, Bisio si fece male anche durante il Sogno, ma eravamo tutti ragazzi molto allegri. Io nel frattempo sono andato avanti con le mie gambe, mentre tu hai usato tutto e tutti per la tua carriera». L’attore, regista e produttore ci tiene a dire di essere dispiaciuto di queste dichiarazioni: «perché – sottolinea nel post - ti ho voluto bene, quando eravamo ragazzi andavamo in vela insieme e sognavamo».
Puntualizzando che lui ha «un’ottima memoria, tu ne hai meno. Ma tu non hai mai guardato negli occhi nessuno, guardi sempre da un’altra parte». Concludendo con «questo è il vecchio lupo Ezechiele che ha finito per rimanere solo a mordersi la coda».