Estratto dell’articolo di Massimo Gramellini per corriere.it
Ignoravo l’esistenza del o della cantante Rosa Chemical fino a quando la deputata Maddalena Morgante si è alzata nell’aula di Montecitorio per chiederne l’esclusione dal prossimo Festival di Sanremo.
Forse la parlamentare di Fratelli d’Italia è un abilissimo ufficio-stampa, perché da qualche ora di Rosa Chemical parlano tutti.
Ma se così non fosse, e la Morgante avesse veramente deciso di utilizzare il palcoscenico della Camera per invocare una censura nei confronti dell’amore fluido di cui Chemical è interprete?
(…)
La fluidità esiste, è presente dentro la società, e in modo consapevole soprattutto nelle nuove generazioni che la sorella d’Italia vorrebbe proteggere dall’esposizione televisiva di Rosa Chemical.
Il Festival, come i giornali, non crea la realtà. La fotografa. E da un partito di governo i cittadini pretendono che amministri i nuovi fenomeni, non che si illuda di rimuoverli cestinandone la fotografia.
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