"AH RENZI...ANCHE CRITICO CINEMATOGRAFICO" – MATTEONZO, “INVIATO” AL LIDO DI VENEZIA PER LA MOSTRA DEL CINEMA, VERGA SUL “RIFORMISTA” UNA RECENSIONE LATTE E MIELE DEL FILM “COMANDANTE” NONOSTANTE LA PELLICOLA SIA STATA STRONCATA DA QUASI TUTTI I CRITICI – PER IL SENATORE DI RIAD “IL FILM È DI QUALITÀ. L'EMOZIONE È FORTE. VENEZIA È VENEZIA" (E GRAZIE AR CAZZO...) - SU TWITTER C'È CHI LO SPERNACCHIA E LO PARAGONA A FANTOZZI..

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Marco Zonetti per Dagospia

 

matteo renzi con la moglie agnese alla mostra del cinema di venezia 4 matteo renzi con la moglie agnese alla mostra del cinema di venezia 4

Marco Giusti ci racconta su Dagospia che, a Venezia, il film "Comandante" di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino ha avuto "un’apertura davvero tiepida, solo 90 secondi di applausi e critiche internazionali non così buone [...] (un messaggio nobile non fa un film esaltante” scrive 'Variety')".

 

Senza contare le altre stroncature ricordate da Francesco Merlo: "I giornali inglesi (il Telegraph e il Guardian), oltre alla banalità dell’eroe fascista duro e leale, virile e generoso, del soldato italiano che sa uccidere e sa salvare, hanno sottolineato, persino nei titoli, il tentativo, “davvero ridicolo”, di dimostrare che erano uguali i fascisti e gli inglesi nella Seconda guerra mondiale. E questo è troppo".

 

Secondo il Guardian il film appare insomma un tentativo di "lavare" la reputazione della Marina dell'Italia fascista durante la Seconda guerra mondiale.

 

matteo renzi con la moglie agnese alla mostra del cinema di venezia 5 matteo renzi con la moglie agnese alla mostra del cinema di venezia 5

Ma il film che racconta la storia del comandante di sottomarini Salvatore Todaro (1908-1942) può contare su un estimatore sfegatato, ovvero Matteo Renzi. Il senatore, leader di Italia Viva e finanche direttore del Riformista, non solo è comparso al Lido in smoking con papillon oversize e la moglie Agnese al fianco, profittandone per pubblicare un post sui suoi profili social nel quale tesse le lodi del "Comandante", ma ha dedicato alla pellicola anche un editoriale onusto di aggettivi altisonanti.

 

Scrive Renzi sul Riformista: "Comandante" è un film "con un Pierfrancesco Favino che si conferma talento purissimo e un regista, Edoardo De Angelis, che è ormai solida certezza del cinema italiano". E ancora: "La sceneggiatura è scritta a quattro mani da De Angelis e da uno straordinario Sandro Veronesi. E mentre i due scrivevano, il testo del copione diventava più ampio e più bello. Diventava un magnifico libro, per i tipi di Bompiani".

pierfrancesco favino comandante pierfrancesco favino comandante

 

L'ispirato panegirico renziano si conclude con: "Il film è di qualità. L'emozione è forte. Venezia è Venezia, e questo chiude ogni discorso. Ma il vero valore di questo film è che alla fine ci ricorda chi noi siamo davvero. Per questo che sia sempre benedetto il cinema, il teatro, la letteratura: tutto ciò che chiamano cultura e che dovremmo più banalmente chiamare salvezza. Ho conosciuto la storia di Salvatore Todaro sui libri da ragazzi di Teresio Bosco. Ritrovarlo nella penna di Veronesi e De Angelis mi ha aiutato a ricordarmi chi sono. E soprattutto chi voglio essere. Per questo grazie".

 

Una recensione entusiastica che va del tutto controcorrente rispetto a quelle dei giornali stranieri e che sui social, e in particolare su Twitter, ha visto molti commentatori ironizzare: "Ah... anche critico cinematografico", parafrasando l'immortale "Ah... anche poeta!" rivolto dalla signorina Silvani a Fantozzi.

 

 

 

 

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