"LA CITTADINANZA NON SI REGALA, BISOGNA CONQUISTARSELA" – FELTRI: "PARE CHE DI MAIO ABBIA CONVINTO SALVINI A ITALIANIZZARE RAMY E ADAM. PERCHÉ REGALARE LA CITTADINANZA AGLI ADOLESCENTI DIVENTATI PERSONAGGI TELEVISIVI E NEGARE IL SOGGIORNO A UN SENEGALESE CHE SALVO' DA SICURO ANNEGAMENTO UN DISGRAZIATO COMPATRIOTA? NON È L' IMPRESA CHE CONTA BENSÌ LA SENSAZIONE CHE ESSA PROVOCA ATTRAVERSO L' AMPLIFICAZIONE DEL VIDEO. CHE ORRORE"

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Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”

 

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E così abbiamo scoperto che la cittadinanza italiana non è più una conquista che gli stranieri ottengono dopo un periodo più o meno lungo di permanenza disciplinata nel nostro Paese: è diventata un premio per ragazzini coraggiosi e svegli capaci di neutralizzare un imbecille assassino potenziale intenzionato a dare fuoco a un pullman zeppo di studentelli.

 

La vicenda è nota e ha commosso chiunque non abbia la sensibilità di un coccodrillo. Pare che Di Maio abbia convinto Salvini a italianizzare i piccoli eroi di cui i mezzi di informazione hanno raccontato fino alla noia le gesta. Avere qualche connazionale in più degli attuali meritevole di encomio per essersi comportato non bene, ma benissimo, davanti alle minacce di un idiota in preda a delirio criminale, non ci disturba affatto. Anzi. Ci fa addirittura piacere. La cosa può passare liscia. Tuttavia non comprendiamo come si possa trasformare una faccenda tanto truce e inquietante allo scopo di propagandare in maniera sgangherata una sorta di ius soli improvvisato, che finora non è legge giacché non interessa a nessuno, tranne la sinistra alla melassa, i preti sprovveduti e il Papa impegnato a favorire l' immigrazione selvaggia.

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La storia di Ramy e Adam ha spopolato grazie alla risonanza mediatica che ovviamente ha suscitato, date le dimensioni tragiche che avrebbe potuto avere senza l' intervento decisivo dei due giovincelli. Non ne siamo stupiti, ci mancherebbe. Nutriamo per i fanciulli ammirazione non disgiunta da gratitudine.

 

Però ci domandiamo perché il povero senegalese, Ousmane Cissokho, il quale una paio di mesi orsono si tuffò nelle gelide acque del Brenta, salvando da sicuro annegamento un disgraziato compatriota che vi era precipitato, non ha ancora ricevuto quanto gli era stato promesso sotto forma di remunerazione del suo gesto: un banale permesso di soggiorno. L' unica ricompensa che egli ha conseguito fin qui sono state due dita negli occhi. Non gli resta che aspettare e sperare di non essere dimenticato come un fesso qualsiasi pronto a sacrificare la vita per non costringere un nostro connazionale a perdere la propria tra i flutti del fiume.

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Due pesi e due misure incomprensibili. Perché regalare la cittadinanza agli adolescenti diventati personaggi televisivi e negare il soggiorno a un senegalese che non ha esitato a inabissarsi per trarre a riva un signore destinato a crepare? Qualcuno ce lo dovrebbe spiegare. Non succederà.

 

Segnalo che se un concittadino compie una azione generosa al massimo si guadagna una medaglia al valor civile, se invece un minore straniero fa lo stesso viene issato sull' altare e magari gli danno pure una pensione. Non è l' impresa che conta bensì la sensazione che essa provoca attraverso l' amplificazione del video. Che orrore.

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