"LASCIAMOCI DIETRO LE COSE BRUTTE CHE ABBIAMO PASSATO" – AL POSTO DELLA SPIAGGIA C’E’ LA TERRA E AL POSTO DEL MARE C’E’ L’AUTOSTRADA A4 MA CHISSENEFREGA: A BRESSO ULTIMO APPUNTAMENTO CON IL JOVA BEACH PARTY (NON È COACHELLA ANCHE SE IL TENTATIVO ESTETICO C’È TUTTO. LE CORONE DI FIORI, LE MONGOLFIERE, LE CAMICIE HAWAIANE, I CAPPELLI DA COW-BOY...) - "IL SEGRETO? NON LO SO, MI FERMO SOLO QUANDO MI STACCANO LA SPINA" - GLI STADI SONO PIU’ COMODI MA A LUI PIACE COSI’ (ALLA FACCIA DI TUTTE LE POLEMICHE) - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Stefano Landi per www.corriere.it

 

jova beach party bresso 8 jova beach party bresso 8

Eccolo qui il richiamino di sole per chi pensava di aver finito le vacanze. Rossi paonazzi a svuotare la riserva di creme solari. E chissenefrega se la sabbia è terra e all’orizzonte non c’è il mare ma il traffico dell’A4. Non è Coachella anche se il tentativo estetico c’è tutto. Le corone di fiori, le mongolfiere, le camicie hawaiane, costumi avventurosi, cappelli da cow-boy. 

 

jova beach party bresso 5 jova beach party bresso 5

Lorenzo atterra su Bresso. Intorno alle 8 si mette in proprio e attacca il suo set. Davanti si srotola un tappeto umano lungo il pratone dello scalo. Volano aeroplanini di carta. «Lasciamoci indietro le cose brutte che abbiamo passato», dice Lorenzo. Invitati alla festa di Bresso ci sono anche Tommaso Paradiso, Elisa, Gianni Morandi, Raf e Rkomi, che è nato e cresciuto non lontano da qui. E poi Gianmarco Tamberi che apre 4 ore di show, che contando l’aperitivo a fare da spalla agli altri dal pomeriggio, diventano 8.

jova beach party bresso 4 jova beach party bresso 4

 

Una maratona. Gli chiedi come fai? Lui non prende nemmeno fiato e risponde: «Non lo so». Gli stadi sono più comodi, la logistica è apparecchiata ma a Jovanotti piace il famolo strano. Riecco, quindi, il format dell’invasione dell’aeroporto. Un festone per 55 mila persone. Tanti, per chi sotto i colpi della pandemia ha pensato che certi volumi non fossero più possibili. 

 

jova beach party bresso jova beach party bresso

Abbastanza, a confrontarli con Linate, quando nella prima edizione del Jova Beach Party stabilì la cifra record degli show del 2019, con 74 mila persone. Troppi, a chiedere ai residenti di Bresso che nonostante la Ztl riservata hanno visto la quiete di provincia prima della tempesta. Fin dal mattino seduti ai baretti, tazzina del caffè alla mano e polemica libera. Qui al limite erano abituati al rumore degli aerei. 

 

jova beach party bresso 2 jova beach party bresso 2

In passato solo una volta la torre di controllo aveva avvistato qualcosa di anomalo. Dieci anni fa. Il 3 giugno papa Ratzinger portò qui una milionata di persone, fedele più fedele meno. Bresso sembrava Woodstock. Un po’ come ieri, quando le finestre di casa vibravano sotto il martello a cassa dritta dalle tre del pomeriggio a volume da lite condominiale. Una scossa per il lato nord di una città che abbraccia anche la marea rossa avanti e indietro con Monza nel weekend che a colpi di sport e musica torna a far rumore come non si era abituati da tempo.

 

jova beach party bresso 3 jova beach party bresso 3

Quello del Jova Beach Party è stato un viaggio lungo i mari del Paese. A volerlo pesare (perché è così che si pesano oggi le cose) significa anche 47 milioni di condivisioni su Instagram e 105 su Tik Tok. Una tribù che ha ballato come ai famigerati tempi del pre Covid. La gente è tornata ai concerti nello slalom tra i rimbalzi della pandemia. Un pubblico, come storia di Jova insegna, molto eterogeneo: famiglie al completo, vecchi, bambini. 

jova beach party bresso 1 jova beach party bresso 1

 

Ci sono Stefano Accorsi, Barbara d’Urso, Alba Parietti, Nicola Savino, Daniele Bossari, Ambra Angiolini, Claudio Cecchetto, Pif, Fabio Rovazzi. Il flusso, più ordinato e snello rispetto all’atto primo di Linate, quando per 24 ore fu chiuso al resto del mondo tutto viale Forlanini. In bici, a piedi, macchine o motorini. E con le fermate della metro, chiamate agli straordinari fino a notte fonda sotto una luna che sembra messa lì apposta per fare spettacolo. Tutti hanno dato tutto. «Mi fermo solo quando mi staccano la spina», aveva promesso. All’orizzonte, Jovanotti apre una finestra sull’ipotesi di una terza serie da mandare in onda la prossima estate. Ovviamente Milano sarebbe la chiusa. A quel punto lo scalo che resta è Malpensa. Poi la mappa aeroportuale è completa.

jova beach party bresso 7 jova beach party bresso 7 jova beach party bresso 6 jova beach party bresso 6

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…

FLASH! - LE ROGNE PER SALVINI NON FINISCONO MAI. IL 15 DICEMBRE SI TERRÀ IL CONGRESSO DELLA LEGA LOMBARDA, CHE RACCHIUDE IL MAGGIOR NUMERO DI ISCRITTI AL CARROCCIO: IL CANDIDATO STRAFAVORITO (DATO AL 70%) È L’ANTI-SALVINIANO MASSIMILIANO ROMEO, CAPOGRUPPO AL SENATO. LO SFIDA LUCA TOCCALINI, FEDELE ALL’AMMACCATO CAPITANO. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ATTILIO FONTANA, GIUNTO AL SECONDO MANDATO, ORMAI SI SENTE LIBERO DAL GIOGO DI SALVINI E APPOGGIA ROMEO. NON SOLO: SI STA ALLEANDO AL COMPETITOR DEL NUMERO UNO DELLA LEGA, LUCA ZAIA…

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!