M.B. per “la Stampa”
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«Ho paura della malattia e della fame, ora meno della giustizia. Se non ci aiutano vorrà dire che più in là mi metterò a lavorare per strada. E lo dice uno che le regole le ha sempre rispettate e vuole continuare a farlo». Roberto D' Antonio, parrucchiere delle dive, lavora da quando aveva 12 anni. Per il suo salone a due passi da Montecitorio il lockdown finirà il 1° giugno. «Un duro colpo anche psicologicamente per i 10 ragazzi che lavorano con me e finora non hanno avuto una lira di cassa integrazione. Li ho pagati io, chiedendo un prestito in banca», racconta.
Il quadro è sconsolante anche per uno come lui che, tiene a precisarlo, non ha mai fatto una vacanza in vita sua. «I piccoli non ce la faranno a riaprire, per noi sarà un problema. Ci devono aiutare. Io non ce l' ho con nessuno, domenica sera Conte faceva tenerezza, non sapeva bene cosa dirci. Io sono pronto a riaprire in sicurezza, ho un salone di 250 metri quadrati e sono pronto lavorare 14 ore al giorno, facendo i turno. Non so se sono pronti gli italiani: non siamo a New York e le persone sono abituate in un altro modo, alle 20 vogliono mangiare», dice.
Ma a prescindere dalla possibilità di allungare l' orario di lavoro, D' Antonio teme le scadenze fiscali. «Non basta dirci che a giugno non dobbiamo pagare se a settembre o a ottobre dovremo farlo. Ci devono dare la possibilità di dilazionare negli anni le tasse altrimenti non ce la faremo a ricominciare. E poi vorrei che tutte le banche e non solo qualcuna fossero disponibili a dare liquidità alle imprese a tasso zero.
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In ogni caso l' Italia non ce la farà senza l' aiuto dell' Europa e del mondo. Se in autunno ci sarà un' altra ondata che faremo? Fino a procuraci il pane ci arriviamo da soli, per il resto servono aiuti internazionali».
A differenza di altri colleghi D' Antonio non è arrabbiato.
roberto d'antonio Chiara Mastroianni e Roberto D'Antonio
«Contavamo di poter riaprire prima ma capisco che c' è di mezzo la salute di tutti. Io sono stato rintanato in casa. L' affitto me l' hanno ridotto del 30% ma, non lavorando, anche quello spero di poterlo pagare quando riaprirò».
Valeria Golino, Alba Rowvacher e Roberto D'Antonio Lapo e Roberto D'Antonio d'antonio dago