da www.independent.co.uk
In Gran Bretagna la rivoluzione punk fu anche una cruda risposta al movimento hippie. I punk birmani invece mischiano queste due tendenze senza incoerenza, ne è un esempio "Einstein MC King Skunk", un ragazzo che ha cresta mohicana bicolore e piercing sulle labbra, ma non è un nichilista, gira in bicicletta, veste coloratissimo e ha modi gentili.
Ha studiato Medicina. Era un bravo allievo, lo chiamavano appunto Einstein, finché non ha deciso di mollare. Al college non sopportava più il modo diverso in cui venivano trattati i ricchi e i poveri, ne aveva abbastanza della corruzione della giovane élite. Così oggi insegna ai bambini in una scuola arrangiata a casa di sua zia. E' contro il razzismo, contro il capitalismo, non fa uso di droghe, beve solo nelle occasioni particolari e vive con i genitori. In poche parole sta reinventando il genere. Il fotografo italiano Daniele Tamagni lo ha incontrato e ha scattato queste foto.
Fino a un paio di anni fa le punk band birmane dovevano suonare in segreto, i punk rischiavano la prigione anche solo a camminare liberi per le strade, generalmente affollate di monaci, suore, donne e anziani con lunghi sarong, al massimo giovani con i jeans.
Festival Birmano Jam ItL'impatto dei primi punk fu dunque esplosivo. I giovani ribelli cominciarono a prendere coraggio nel 2007, furono perseguitati fino al 2011, quando il Presidente Thein Sein iniziò a liberare alcuni prigionieri politici e a diminuire il controllo "sui tipi più originali".
Il mercato Bogyoke, nella capitale Rangoon, è una calamita per artisti e turisti. Ogni anno il giorno prima del Thingyan water festival (la festa dell'acqua), i tipi più stravaganti si incontrano lì. Ora possono farlo.
Einstein MC King Skunk