Marco Giusti per Dagospia
Festa di Roma – Babylon Berlin
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Festa di Roma. Arieccola la Repubblica di Weimar, la Berlino della fine degli anni ’20 coi suoi celebri cabaret, le cantanti vestite da uomo, i filmini porno, le orge, i depravati di ogni tipo, i morfinomani, i poliziotti corrotti, le mignotte per sadomaso, le ballerine nude, i nazisti in erba, perfino i trotzkisti della IV Internazionale pronti alla controrivoluzione contro Stalin.
Le prime due puntate delle 16 previste di questo sontuoso Babylon Berlin, la più ricca serie tedesca mai realizzata, 38 milioni di euro, con 300 locations diverse, si sono viste alla Festa di Roma, aspettando l’edizione italiana, in onda su Sky il 28 novembre. In pratica è un lungo crime mistery pieno di sesso e violenza tratto dal libro omonimo di Volker Kutscher, ideato e diretto da tre registi, Henk Handloegtnen, Tom Twyker e Achim von Borries, con più di un occhio alla Berlin Alexandeplatz di Rainer Fassbinder, ma una seria impostazione da serie moderna internazionale.
Un tenente della Buoncostume di Colonia, Gideon Rath, interpretato da Volker Bruch, veterano della Prima Guerra Mondiale con seri problemi di dipendenza da morfina, arriva nella Berlino del 1929 per distruggere un filmino porno col quale viene ricattato il sindaco della sua città. Alla sua storia si intreccia quella di una bella ragazza povera, Charlotte Ritter, interpretata da Lisa Fries, già una star in patria, che lavora saltuariamente al commissariato e che arrotando come può in un cabaret con ricchi clienti viziosi.
Mettiamoci anche una ambigua cantante russa, un commissario esperto dalle orecchie lunghe e una serie di personaggi più o meno loschi che girano attorno al cabaret, al mercato del porno e al commissariato. I protagonisti sono il tenente di Colonia e Charlotte, ma la cosa più interessante, più che la trama gialla, è proprio l’ambientazione berlinese e il senso di follia della Repubblica di Weimar. C’è perfino un treno che viene dirottato dai trotzkisti verso la Turchia.