Estratto dell’articolo di Paolo Travisi per "Il Messaggero"
La potenza dell'intelligenza artificiale per tradurre in tempo reale la lingua italiana dei segni (Lis) in testo. E viceversa. In Italia le persone non udenti sono 877 mila e circa 100mila usano la Lis come lingua madre.
La startup fondata da Emanuele Chiusaroli si chiama Handy Signs: l'idea è nata alcuni anni fa, quando Chiusaroli lavorava con la comunità di non udenti di Roma allo sviluppo di un progetto sulla Lis basato sulla traduzione con interpreti in carne e ossa.
[…] La tecnologia usata da Handy Signs è fondata su tecniche di "speech recognition" e "gesture recognition" (riconoscimento della voce e dei gesti). Il funzionamento è intuitivo e rapido: la persona che vuole comunicare con la lingua dei segni si posiziona davanti alla fotocamera del cellulare e inizia a parlare, mentre in tempo reale il software di Handy Signs traduce il discorso in forma di sottotitoli.
Di fatto il servizio, attualmente disponibile come app di Android e presto anche su iOS, è molto utile per le aziende come uffici postali, banche o ospedali, che intendono aiutare le persone sorde a comunicare dal vivo con gli udenti. […]
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