L’ULTIMA SPARATA DI PAOLO BROSIO: “EVITO I VACCINATI. I VERI PROBLEMATICI SONO LORO, NON CHI NON LO È ED È NEGATIVO AL TAMPONE” – SECONDO IL GIORNALISTA VICINO ALLE TEORIE NO VAX, "IL VACCINO È UN COLABRODO E IL SUPER GREEN PASS PROBABILMENTE DOVREBBE DURARE AL MASSIMO SEI MESI...”

-

Condividi questo articolo


Da "Libero quotidiano"

 

paolo brosio ricoverato con il covid 9 paolo brosio ricoverato con il covid 9

Arriva l'ultima sparata di Paolo Brosio: «I veri problematici sono i vaccinati, non chi non lo è ed è negativo al tampone». Ieri il giornalista ha dato il suo punto di vista sull'efficacia del siero e su quella dei test molecolari nel contenimento dei contagi da Covid: «I secondi sono senz' altro più attendibili dei primi - afferma il giornalista - perché danno una fotografia in tempo reale di chi ti trovi di fronte: se dovessi scegliere chi frequentare, opterei per chi mi mostrasse un tampone negativo piuttosto che un certificato vaccinale di 6 mesi fa». Non solo.

paolo brosio ricoverato con il covid 8 paolo brosio ricoverato con il covid 8

 

Secondo Brosio, vicino alle teorie No vax, «il vaccino è un colabrodo e il Super Green pass probabilmente dovrebbe durare al massimo sei mesi». Da qui l'idea di evitare i vaccinati. Verrebbe da dire: speriamo sia di parola. Paolo Brosio.

paolo brosio ricoverato con il covid 7 paolo brosio ricoverato con il covid 7 paolo brosio ricoverato con il covid 6 paolo brosio ricoverato con il covid 6 paolo brosio paolo brosio

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)