SE QUESTI SONO I BUONI, ANNAMO BENE - ALINA PASH, LA CANTANTE CHE DOVEVA RAPPRESENTARE L’UCRAINA ALL’EUROVISION, È STATA COSTRETTA A RITIRARSI DALLA COMPETIZIONE. IL MOTIVO? SETTE ANNI FA HA FATTO UN VIAGGIO IN AEREO IN CRIMEA - IL REGOLAMENTO DEL PROGRAMMA “VIDBIR”, IL SANREMO UCRAINO, PREVEDE INFATTI CHE GLI ARTISTI NON POSSONO AVER FATTO CONCERTI NEL “PAESE AGGRESSORE O NELLA REPUBBLICA AUTONOMA DI CRIMEA” - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Da www.rollingstone.it

 

alina pash alina pash

Alina Pash, la cantante che doveva rappresentare l’Ucraina a Eurovision 2022, si è ritirata dalla competizione. L’ha annunciato lei stessa sui social, dopo una polemica relativa a un viaggio in aereo in Crimea che avrebbe fatto nel 2015.

 

alina pash. alina pash.

In particolare, Pash è accusata di essere andata in Crimea per un concerto e dopo aver preso un volo da Mosca, una violazione sia delle leggi ucraine che del regolamento di Vidbir, il programma televisivo con cui si sceglie il cantante dell’Eurovision, secondo cui «l’artista non può aver svolto concerti o esibizioni organizzati da istituzioni del Paese aggressore o nel territorio del Paese aggressore, nella Repubblica Autonoma di Crimea e in ogni altro territorio occupato dell’Ucraina dopo il 15 marzo 2014» e «non può entrare o uscire dal territorio della Repubblica Autonoma di Crimea in violazione della legislazione dell’Ucraina», che prevede la possibilità di entrare in Crimea solo via terra.

alina pash 3 alina pash 3

 

Secondo quanto riporta Eurofestival News, la polemica sul viaggio di Pash in Crimea risale almeno al 2019, quando in un’intervista al programma televisivo Svitske zhittya ha detto di essersi spostata in aereo. Pash ha cercato di chiarire in un’altra intervista, rilasciata una settimana fa, in cui ha spiegato di essersi mossa in autobus e che era a Yalta con degli amici e non per esibirsi. «La mia posizione è chiara: siamo in guerra da otto anni, la Russia è un aggressore, la Crimea è l’Ucraina, sono andata in Ucraina».

 

Per chiarire ulteriormente la sua posizione, Pash ha inviato i documenti rilasciati alla frontiera alla Suspilne, la tv che organizza Vidbir. Poco dopo la cantante è stata accusata di averli falsificati – Pash ha poi ammesso che il membro del suo staff che si è occupato dei documenti potrebbe aver commesso un errore –, così l’emittente ha sospeso la sua partecipazione in attesa di una risposta ufficiale della Guardia di Frontiera.

alina pash. alina pash.

 

Poi è arrivato il ritiro: «Se le informazioni fornite da un membro del nostro team all’emittente sono false o contraffatte, le forze dell’ordine e il tribunale dovranno trarre le proprie conclusioni. Noi siamo pronti ad aiutarli a stabilire la verità», ha scritto su Instagram. «Sono una cittadina Ucraina, rispetto le leggi, sostengo le tradizioni e le porto nel mondo».

 

alina pash. alina pash.

«Sono un’artista, non faccio politica. Non ho un esercito di PR, manager e avvocati per resistere a tutti questi attacchi, alle minacce», ha aggiunto in un altro post. «Non voglio questa guerra virtuale, quella vera è arrivata nel mio Paese nel 2014. Non voglio far parte di questa storia sporca. Con tristezza ritiro la mia candidatura a rappresentare l’Ucraina all’Eurovision Song Contest. Sono davvero dispiaciuta».

alina pash alina pash alina pash 3 alina pash 3 alina pash 2 alina pash 2 alina pash alina pash alina pash 3 alina pash 3 alina pash 1 alina pash 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…