Eleonora Barbieri per "il Giornale"
pierre dukandietaSembrava una boutade. E invece quella proposta un po' così potrebbe costare cara a Pierre Dukan, il re francese delle diete: addirittura la sospensione dalle sue (molto redditizie) attività, se non la radiazione dall'albo dei medici. Questa volta sotto accusa non c'è il suo metodo per dimagrire, ma la sua idea di valorizzare gli studenti magri con un voto in più in pagella: una specie di punteggio extra all'esame finale delle superiori per chi, nell'ultimo biennio, abbia mantenuto un peso «normale», cioè un indice di massa corporea fra 18 e 25.
dieta Pierre DukanUn bonus per i più attenti alla forma e- secondo Dukan- uno stimolo a combattere l'obesità fra i giovani. Secondo i suoi colleghi invece è una violazione del codice deontologico. Molto mal digerita dal Consiglio dei medici di Parigi che, spiega Europe 1 , ora vorrebbe aprire un procedimento disciplinare. L'«opzione anti-obesità» andrebbe contro due articoli del codice: il 13, secondo cui il medico è responsabile delle conseguenze delle sue indicazioni sul pubblico; e il 19, che stabilisce che la medicina non possa essere praticata come un commercio qualunque.
JENNIFER LOPEZInsomma due accuse di peso: influenzare negativamente i ragazzi con modelli sbagliati, senza pensare che l'attenzione per la bilancia possa trasformarsi, per gli adolescenti, in futuri disturbi alimentari. E poi considerare la professione un affare, trasformare la medicina in business.
Si suppone logicamente che gli altri, i colleghi del Consiglio parigino, lavorino tutti gratis, e che non abbiano mai avuto la tentazione di cedere al lucro, altrimenti questa seconda imputazione sembrerebbe quasi dettata da invidia, o per lo meno da un qualche senso di inferiorità nei confronti dei guadagni di Dukan: qualche milione di copie vendute per i suoi libri, migliaia di abbonati al suo sito, un giro d'affari totale (pare) da cento milioni l'anno.
Cifre che possono fare rosicare, eccome, insieme alla fama di Dukan (non la fame, però, per carità: quella è bandita dalla dieta superproteica), seguito anche da molte celebrità da Jennifer Lopez a Gisele Bündchen, fino alle donne della famiglia Middleton, la madre Carole e le due figlie Kate e Pippa che, in occasione del matrimonio reale, hanno mostrato al mondo quanto funzioni il metodo francese.
Giselle Bundchen - Gala Metropolitan Museum da corriere.itDi tanto miscuglio fra scienza, medicina e vippume Dukan non si scandalizza, anzi lui stesso ha ammesso: «Ha fatto di più Kate Middleton in una settimana che io in quarant'anni di carriera», quanto a contributo alla causa del suo successo. Anzi della dieta, perché nel suo mirino (dichiarato) c'è solo il sovrappeso, l'obesità con i disturbi correlati (diabete, colesterolo, ipertensione, problemi cardiovascolari). Il business è un gradevole effetto collaterale. Gradevole in casa Dukan, almeno.
Gli altri medici lo vedono come fumo negli occhi, Jean Michel Cohen, anche lui ideatore di una dieta (di minore successo) ha definito quelle di Dukan «fantasie» (sono finiti in causa per questo); mentre ieri, sempre Cohen, dopo la notizia del procedimento contro Dukan, ha detto che c'è«grande imbarazzo» per la professione, per questo cedimento agli aspetti commerciali che fa orrore un po' a tutti.
KATE E PIPPAÈ vero che altri studi indipendentemente hanno accusato Dukan nel merito: secondo una ricerca condotta su cinquemila pazienti, l'80 per cento avrebbe recuperato il peso perduto entro tre anni, né più né meno di quanto avviene, in media, con le altre diete. Dukan ha replicato che la «ricaduta» sia invece del 40 per cento. E poi le critiche per l'eccesso di proteine, per la magrezza esagerata a cui può portare (vedi sempre Kate Middleton), per la povertà di vitamine e sali minerali. Ma tutto questo al Consiglio parigino ora non interessa. Dukan ha un mese per presentare la sua difesa, scritta. Perché adesso è appena volato negli Stati Uniti, per promuovere il suo nuovo libro.