1. RUMORS SU JUSTIN, É IL DESTINO DEI DIVI
Federica Angeli per “la Repubblica - Roma”
le botte al fotografo delle guardie del corpo di bieber
«Ma quale polizia? E quale arresto? Sono i soliti rumours che ogni volta si abbattono su Justin ». Il Justin in questione è Bieber la popstar canadese idolo di milioni di teenagers in tutto il mondo, sbarcato a Roma lo scorso lunedì per le riprese del film di Ben Stiller “Zoolander 2”. A parlare è il suo giovane manager assalito nella hall del Rome Cavalieri a Monte Mario da decine di ragazzine e mamme che implorano un autografo.
Justin Bieber ora è nella sua stanza con la polizia?
«Assolutamente no! Sta facendo la sauna nel centro benessere. Più tardi uscirà per le riprese del film».
Tutto falso dunque? Non siete mai stati contattati dalla polizia italiana?
«Ma sì certo, questo sì. Ma è per la solita vecchia storia. Ormai siamo abituati».
La vecchia storia di cui parla il manager di Bieber è una sentenza che nel 2014 condannò l’artista e la sua guardia del corpo a una pena inferiore ai tre anni per lesioni. Le cronache dicono che lui e il bodygard, nel novembre del 2013 in una discoteca di Buenos Aires picchiarono un reporter che li denunciò entrambi e i magistrati argentini sentenziarono, un anno dopo, la sua condanna.
«Mi creda: Justin non rischia nessun arresto e qui a Roma è libero di girare come tutti», conclude il manager sorridendo. Di vero in tutta questa vicenda c’è un mandato di cattura internazionale e la notifica del suddetto mandato da parte della polizia capitolina nella suite del lussuoso Rome Cavalieri dove la star alloggerà fino al prossimo 1 maggio. Quello che non c’è stato per Justin Bieber sono le manette.
In pratica nei terminali dell’Interpol, come per tutte le persone che riportano condanne e risultano ricercate (Bieber è uffitatto cialmente “wanted” per non essersi presentato davanti alla giustizia Argentina dopo la condanna) è comparso il suo nome e, prassi vuole, che la polizia visiti il “pregiudicato” notificandogli il provvedimento. Fine della vicenda giudiziaria in Italia per Bieber.
Il foglio della questura di Roma è l’unico che, dal giorno del suo arrivo nella Città Eterna, porta però la sua firma. Di autografi ai suoi fan neanche a parlarne. Nella hall del Rome Cavalieri il suo manager risponde a ragazzine e mamme con fare gentile. E’ preso d’assalto anche da Loredana Lecciso che, tacco 12 e gambe fasciate da jeans attillatissimi, gli spiega di essere la moglie del noto cantante italiano Al Bano e desidera avere un autografo dalla star per i figli, suoi fan sfegatati.
La parentela con Al Bano nel manager non ha nessun effetto e risponde a lei come ha risposto a decine di adolescenti: la popstar ha bisogno di relax prima delle riprese del film di Stiller e si rilassa nel centro benessere dell’hotel.
Le ragazzine che sono riuscite a entrare, millantando un amico cliente dell’albergo all’entrata del Rome Cavaliere sono in fibrillazione. Avvicinano chiunque abbia l’aria di alloggiare nell’albergo implorandolo di farle salire assieme a lui per poter attendere Bieber fuori dalla stanza e vederlo anche solo per un minuto. «Sono riuscita a scendere giù fino alla sauna ha spiegato Cecilia - e l’ho visto col cappellino in testa e un asciugamano attorno alla vita.
Mi si è fermato il cuore... ma la sua vigilanza mi ha fatto subito allontanare. Sono qui da tre giorni, mi sono presa l’acqua per lui qui fuori. Per me è un idolo, un dono del cielo. E’ stato grazie alle sue canzoni che sono riuscita ad uscire da un periodo buio della mia vita. Vorrei almeno poterlo fotografare, anche da lontano».
Resterà a Roma Justin Bieber fino al 1 maggio, poi partirà verso una nuova meta dove, ne è sicuro il suo manager «questa vecchia storia della condanna si rifarà viva, come ormai succede da mesi».
2. LE BABY FAN IMPAZZITE: LO ASPETTIAMO TUTTA LA NOTTE PER RUBARGLI UN SELFIE
Alessandra Paolini per “la Repubblica - Roma”
PER la serie “cosa non si fa per i figli” Annalisa all’Hotel Rome Cavalieri ha addirittura preso una stanza. «Mi è costato un bel po’... Ma almeno così gli addetti alla sicurezza dell’albergo non la buttano fuori», dice guardando la sua Viviana, 15 anni e da ore è seduta nel salottino del grande ingresso dalle porte girevoli, pronta a placcare il suo idolo: Justin Bieber. «Dicono che è al centro benessere», spiega la ragazzina. E armata di Ipad e telefonino lo aspetta al varco.
Non si sa mai, magari «ci scappa anche un selfie». Hanno le facce stremate di chi non dorme da giorni invece tutte le altre innamorate del cantante canadese assiepate davanti all’entrata del grand hotel che si affaccia su Monte Mario.
Sono un centinaio. Un nutrito battaglione di “bilieber” (questo il nome delle fan) che sono arrivate da ogni parte di Roma e provincia per poterlo vedere, per strappargli un autografo. E chi se ne importa se ha problemi con la legge per le scazzottate planetarie: in Argentina e anche a Miami.
«Lui è un figo pazzesco e ha fatto anche bene perché quel fotografo a Buenos Aires l’ha offeso», spiega Emiliano 14 anni e un cappello azzurro a forma di orsetto in testa. E’ qui da giorni da quando ha letto sul profilo Falho di Bieber (la App che mette in connotizia le star con i loro fan) “Guess what!!!? I’m going to Rome (Indovinate? Vengo a Roma). Tanto è bastato per far arrivare un gruppetto di ragazzini anche da Napoli. «Dormiamo in macchina da due notti, siamo sfiniti».
Ma non demordono. «Da qui Justin deve passare, non molliamo». Il dubbio però, quando su Monte Mario il sole è andato via è che anche il biondo canadese se la sia svignata. La che forse sia uscito da un entrata secondaria mette nel panico la folla. «Meglio così», dice Carlo che ha superato gli anta e insieme a un altro papà hanno accompagnato Veronica e Valery, trent’anni in due. «Almeno ce ne andiamo e vado vedere la Lazio». E per avvantaggiarsi nei tempi ha già indossato la felpa biancoceleste.
«Sì, ma dove sarà Justin? A Cinecittà o alla Bocca della Verità per girare le scene di Zoolander 2?». Il dilemma si impadronisce della folla. «Io resto qui secondo me è ancora dentro», afferma con piglio sicuro Chiara che di Biebier ha ancora il ricordo nitido del concerto che ha fatto a Bologna.
Ma come accade sempre in questi casi la fortuna può più di qualsiasi cosa. Così ecco che qualcuno sale in auto e dalla Balduina fila dritto verso il centro. “Bingo”. L’idolo delle teen ager — che in sei anni da semplice cantante di cover su Youtube è diventato una macchina da soldi con canzoni, autobiografie e profumi — è proprio qua accanto alla Bocca della Verità.
Pronto a girare una scena del film con Ben Stiller. E’ buio e la luna è assente. Il set è illuminato. E a godersi da lontano le scene ecco un’altra cinquantina di belieber. Nessuna riesce a parlare con Justin. Ma che importa. «Lui è bellissimo — dice sognante Ginevra — . E guai a chiamarlo bad-boy».
3. E IN SERATA SUL SET AL CIRCO MASSIMO CON LA CRUZ IN “ZOOLANDER 2”
SET blindatissimo quello di Zoolander, tra la Bocca della verità. E una cinquantina di ragazze, alcune accompagnate dalle mamme, hanno circondato luci e transenne della produzione per sbirciare il loro idolo Justin Bieber e magari sperare nel “miracolo” di una foto.
Le “Beliebers” hanno seguito Justin dall’Hilton fino qui, verso le sette. Informatissime sugli spostamenti del loro idolo («seguiamo tutti gli aggiornamenti su Twitter e Instagram») difendono il loro beniamino.
Altre passanti si fermano incuriositi, qualcuno scuote il capo, un gruppo di fan è a caccia degli attori Ben Stiller, Owen Wilson o Penelope Cruz. Una fan, Olimpia, intanto esibisce lo smartphone come un trofeo: è riuscita a girare un piccolo video, «e sto per piangere», dice. (liborio conca)
justin bieber col pacco ritoccato da calvin klein JUSTIN BIEBER JUSTIN BIEBER AD ATLANTA CON PUFF DADDY justin bieber e kendall jenner al coachella 5 justin bieber si spoglia ai fashion rocks 12 justin bieber e kendall jenner al coachella 7