Lorenzo De Cicco e Francesco Pacifico per “il Messaggero”
Supermercati aperti (di nuovo) fino a tardi, 3 fasce orarie per l'apertura dei negozi, +35% di tavolini esterni per i locali, turni in ufficio se non c'è abbastanza spazio per mantenere le distanze di sicurezza, cioè 4 metri quadri a impiegato. Nella Capitale la fase 2 prende forma. Sul fronte del commercio tra le maggiori novità previste dal 4 maggio - data ipotizzata per l'allentamento del lockdown nazionale - ci sarà anche l'allungamento dell'orario di supermarket e alimentari. I quali, dopo un accordo sottoscritto tra Regione e parti sociali, sono aperti nei giorni feriali dalle 8 del mattino alle 19, mentre la domenica chiudono alle 15.
In uno degli ultimi vertici tra la Regione e il Comune di Roma, lo staff della cabina di regia guidata dal vicegovernatore Daniele Leodori ha comunicato ai colleghi della squadra di Virginia Raggi la volontà di riaprire i supermercati oltre l'orario attuale. La condizione è che sia riattivato in contemporanea il servizio di trasporto pubblico.
Dato che Palazzo Senatorio sta valutando con l'Atac di far viaggiare i mezzi fino alle 23.30 nella fase 2, a quel punto la Regione permetterebbe di far aprire i supermercati fino alle 22. Oltre quell'orario sarebbe impossibile, per dare il tempo necessario ai dipendenti di tornare a casa con i mezzi pubblici. Nell'immediato, dal 4 maggio in poi, non saranno invece consentite le aperture h24. I supermercati però torneranno a vendere prodotti non alimentari, come abbigliamento e piccoli elettrodomestici.
Il vicepresidente Leodori sottolinea che c'è «totale collaborazione da parte dalla Regione, cui spetta strutturare le linee guida di sicurezza e tutela per i cittadini, le imprese, i lavoratori e i commercianti. La priorità è azzerare la burocrazia e mettere tutti coloro che dovranno rialzare la saracinesca nelle condizioni migliori per farlo, in tempi strettissimi». Entro domenica arriveranno i decaloghi con le prescrizioni igienico-sanitarie, che stanno redigendo epidemiologi ed esperti di medicina del lavoro dello Spallanzani, del Gemelli, del Campus Biomedico e dell'Inail. I decaloghi fisseranno regole sul distanziamento anche negli uffici privati e negli studi professionali. Per ogni dipendente dovrà essere garantito uno spazio di 4 metri quadri nelle strutture più piccole, di 10 in quelle più grandi (lo stesso limite varrà nei negozi e nei bar). Sotto questa soglia, sarà obbligatoria una turnazione tra gli impiegati oppure si potrà proseguire, per una parte del personale, con lo smart working. Ieri si è discusso di nuovo della possibilità di far lavorare i dipendenti, con orari ridotti e a turni, 7 giorni su 7. Gli uffici comunali lavoreranno anche di sabato, dalle 11 in poi.
Sul fronte del commercio il Comune ha annunciato di voler aumentare fino al 35 per cento gli spazi destinati ai tavolini all'aperto, anche in deroga alle normative vigenti. Confermate soltanto le prescrizioni del codice della strada. L'obiettivo è chiaro: consentire di distribuire i tavoli su una superficie più ampia, mantenendo le distanze.
PIÙ TAVOLINI IN PERIFERIA
in fila per il supermercato a milano coronavirus
Secondo l'orientamento della Regione, maggiori metrature saranno destinate ai locali in periferia, mentre in Centro storico l'estensione sarà ridotta. L'ente di via Colombo ha ribadito anche la volontà di autorizzare subito, dal 4 maggio probabilmente, il servizio take-away dei ristoranti, cioè la vendita a portar via, per permettere ai gestori di riprendere l'attività. Ci si potrà spostare quindi per andare a ritirare il cibo, con l'autocertificazione. Che potrebbe essere utilizzata anche quando pizzerie, ristoranti e bar riapriranno al pubblico. La commissione capitolina del Commercio ha chiesto di collocare banchi esterni anche fuori dalle librerie.
DANNI MILIARDARI
L'assessore alle Attività produttive di Roma, Carlo Cafarotti, presenterà a giorni un piano per scaglionare gli orari di apertura dei negozi in base alle categorie merceologiche. Si parla di 3 fasce orarie. I negozi di abbigliamento dovrebbero aprire alle 11.30. Confcommercio e Confesercenti hanno comunicato che a Roma si stima una perdita nei consumi pari a 2 miliardi di euro, mentre il numero dei coperti sarà ridotto del 40 per cento.
supermercato UFFICI E CORONAVIRUS