SORCI VERDELLI PER FUORTES: “LA RAI SARA’ LA PROSSIMA ALITALIA?” – NELLA NUOVA EDIZIONE DEL LIBRO DI CARLO VERDELLI LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA FICO CHE CONFESSÒ PRIMA DELLA NOMINA DI FUORTES E SOLDI: “PURTROPPO LE NOMINE DEI DIRETTORI DI RETE E DEI TELEGIORNALI DERIVANO DA ACCORDI TRA I PARTITI CHE SONO AL GOVERNO. E QUESTA COSA NON È CAMBIATA NEANCHE CON NOI DEL M5S" - VERDELLI: “LA RAI È FUORI CORSO. E LO È (ANCHE) PERCHÉ I PARTITI CHE DA SEMPRE LA COMANDANO SI SONO ACCONTENTATI DI SPARTIRSELA” - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

Dal "Corriere della Sera"

 

carlo verdelli carlo verdelli

Pubblichiamo un estratto della prefazione alla nuova edizione di «Roma non perdona. Come la politica si è ripresa la Rai», il libro di Carlo Verdelli pubblicato da Feltrinelli.

 

Il bello di questa storia è che negli ultimi anni alla Rai non è cambiato niente. Il brutto di questa storia è che negli ultimi anni alla Rai non è cambiato niente. Con due risultati. Il primo è che il ritardo della Rai rispetto al mondo si è ulteriormente allungato, avvicinando l'azienda a momenti fatali. Il secondo, assolutamente marginale, è che questo libro, uscito nella primavera del 2019, conserva tragicamente intatta la sua attualità.

 

carlo fuortes e marinella soldi carlo fuortes e marinella soldi

Il periodo in questione va a grandi linee da metà 2015 a metà 2017: il tentativo di Antonio Campo Dall'Orto, e di un piccolo gruppo di volenterosi scelti da lui, di portare il Servizio pubblico nel nuovo millennio (dove non era e dove continua a non essere), ammodernandolo, svecchiandolo, e soprattutto affrancandolo dal patto di sangue che l'ha prosciugato fino a renderlo esanime: quello con la politica o, per essere più precisi, con i politici.

roberto fico biennale architettura venezia roberto fico biennale architettura venezia

 

Scopo della missione narrata in Roma non perdona : prendere la Rai per la coda e farla girare in direzione del futuro, senza guardare in faccia a nessuno, togliendola dalle grinfie di Roma, appunto, per riconsegnarla all'Italia intera, a cui appartiene per diritto e di fatto, visto che il canone che ogni cittadino paga, 18 euro a bimestre, rappresenta due terzi del fatturato, e quindi gli azionisti di larghissima maggioranza sono, sarebbero, proprio i cittadini.

 

VERDELLI COVER VERDELLI COVER

Come finirà e perché finirà quell'avventura - morti-killer-mandanti - è anticipato nel titolo del libro: Roma non ha perdonato il tentato oltraggio, e nemmeno la politica, che lesta si è ripresa il maltolto. Campo Dall'Orto, il capocordata, si congederà con una presa d'atto della sconfitta che suona come un allarme tutt' altro che disattivato: «Ci siamo battuti per una Rai un po' più libera». Quel più di libertà, indispensabile al presente e soprattutto ai destini dell'azienda, continua a restare un obiettivo di là da venire, come i miraggi nel deserto: domani forse, la prossima volta, con la nuova gestione magari.

 

Lo ha confermato Roberto Fico, presidente della Camera, in un'intervista di disarmante onestà rilasciata ad Annalisa Cuzzocrea per Repubblica . «Purtroppo le nomine dei direttori di rete e dei telegiornali sono fatte fuori dal luogo deputato, cioè il consiglio di amministrazione. Lì vengono ratificate ma derivano da accordi tra i partiti che in quel momento storico sono al governo. E questa cosa non è mai cambiata in alcun modo fino a oggi». Neanche con voi 5 Stelle? gli chiede Cuzzocrea. «No, neanche con noi. È la realtà dei fatti, nessuno si è sottratto».

 

CARLO FUORTES MARINELLA SOLDI CARLO FUORTES MARINELLA SOLDI

L'intervista delle verità tutt' altro che nascoste esce il 3 maggio 2021, alla vigilia di una tornata di nomine che porteranno al vertice Carlo Fuortes e Marinella Soldi, rispettivamente amministratore delegato e presidente, che a cascata nomineranno nuovi direttori, dirigenti, mezzibusti e bellimbusti (al maschile e al femminile). Ma comunque, in assenza di una legge «libera Rai», con quattro consiglieri di amministrazione già selezionati dai partiti, la partenza resta a handicap. A peggiorare il quadro, il gigantismo immutabile dell'offerta Rai contro i velociraptor come Sky, Dazn, Netflix, Disney, Amazon e simili che ormai offrono film, sport, documentari e serie a flusso continuo, a scelta, su richiesta, da consumare quando e dove vuoi.

 

SERGIO MATTARELLA CARLO VERDELLI SERGIO MATTARELLA CARLO VERDELLI

La somma di tutto questo non fare, rimandare, tralasciare, chiudere occhi l'ha sintetizzata il nuovo ad Fuortes, già amministratore dell'Opera di Roma, costretto a presentare un bilancio 2020 da incubo (e non c'entrano gli effetti della pandemia): «Il buco è di 57 milioni. Ma con i debiti pregressi il deficit sale a 300 milioni di euro. Continuando così, si portano i libri in tribunale. Lo eviteremo tutti insieme cambiando tutto». Ottima intenzione, un po' già sentita, come scoprirete leggendo le prossime pagine. Cambiare tutto per non cambiare, se non proprio niente, quasi niente. Il problema è che si era con l'acqua alla gola già nel 2016.

 

carlo verdelli carlo verdelli

Adesso, con l'accelerazione impressa al mondo da tecnologie sempre più spinte, i margini per correggere la rotta si sono fatti ristrettissimi e lo spettro di diventare la prossima Alitalia non è più da catalogare come una favola nera per spaventare i piccoli. La Rai è fuori corso, questo è il problema dei problemi. E lo è (anche) perché i partiti, con la complicità dei dirigenti messi lì da loro stessi, si sono accontentati di spartirsi le briciole di un po' di celebrità, senza minimamente curarsi di attrezzare il Servizio pubblico per i nuovi bisogni di un pubblico in mutazione genetica.

 

antonio campo dall orto monica maggioni antonio campo dall orto monica maggioni

Roma non perdona è la cronaca dettagliata di un fallimento o piuttosto di un'illusione. Riportarlo in libreria è un atto di speranza. Forse non tutto è perduto, non ancora. Forse indagare sui perché un cambiamento indispensabile sia stato respinto con perdite può tornare utile a meglio sfruttare quella che rischia di essere davvero l'ultima occasione per ridare un senso e un futuro possibile al Servizio pubblico. Non c'è un secondo da sprecare, dopo i miliardi di miliardi di secondi malamente sciupati.

carlo verdelli carlo verdelli carlo fuortes foto di bacco (3) carlo fuortes foto di bacco (3)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA