DAGOREPORT
Lo Stregavirus - un morbo che ammorba ogni anno, ma dal quale i cittadini sono autoimmuni dalla nascita -, annuncia il suo arrivo e la sua composizione puntuale come l’influenza. Non c’è bisogno di vaccinazione, basta leggere i nomi degli autori e i libri per esser certi che nessuna coscienza sarà sconvolta dai testi e che non ci colpirà nessun morbo di Stendhal.
ANTONIO SCURATI VINCE IL PREMIO STREGA 2019
E’ tutto acqua fresca, aria fritta, testi scritti per piacere ai critici o al botteghino e per il solito gioco di scambi (tu voti me io recensisco te, tu fai una introduzione a lui…), utili per fare – se ci sarà – una bella bicchierata al Ninfeo di Villa Giulia, forse solo via streaming: si potrà bere a canna il liquore quest’anno? E baciare il vincitore?
gianrico carofiglio con lilli gruber a otto e mezzo 3
Ecco i dodici finalisti: Silvia Ballestra, “La nuova stagione” (Bompiani), Marta Barone, “Città sommersa” (Bompiani), Jonathan Bazzi, “Febbre” (Fandango), Gianrico Carofiglio, “La misura del tempo” (Einaudi), Gian Arturo Ferrari, “Ragazzo italiano” (Feltrinelli), Alessio Forgione, “Giovanissimi” (NN editore), Giuseppe Lupo, “Breve storia del mio silenzio” (Marsilio), Daniele Mencarelli, “Tutto chiede salvezza” (Mondadori), Valeria Parrella, “Almarina” (Einaudi), Remo Rapino, “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” (Minimum Fax), Sandro Veronesi, “Il Colibrì” (La nave di Teseo), Gian Mario Villalta, “L'apprendista” (Sem).
“Ci sono autori di grande levatura”, ha commentato Melania G. Mazzucco, presidente del Comitato direttivo che vinse uno Strega con “Vita” copiato da Tolstoj (per star schisci) e senza che nessuno degli Amici della domenica (del resto, se sono della domenica perché dovrebbero lavorare?) se ne accorgesse.
Facciamola breve: sostenuto da 47 articoli comparsi sul “Corriere della Sera” il candidato n.1 è l’autopubblicato uccellino di Sandro Veronesi, che ha quote nell’editrice che lo stampa, ovvero La Nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi (che la fondò per sfuggire alle grinfie della Mondadori berlusconiana) e del presidente della Fondazione Corriere della Sera, il notaio dalla cravatta (e cuore) rossa Piergaetano Marchetti. C’è un po’ di conflitto di interessi?
I grandi uccellatori sono due. L’ex n.1 della Mondadori e signore italiano dei libri, Gian Arturo Ferrari che, giunto in tarda età non ha resistito dal pubblicare un’autobiografia (“è ben pazzo, poverello / chi pubblica in tarda età / va’ a cercar col campanello / noie e doglie in quantità”): ce la farà? Mmm… Mondadori gli è più contro che pro.
Più facile che la spunti Gianrico Carofiglio, ex magistrato di sinistra e scrittore per assenza di prove con un romanzetto adattissimo per un’estate si spera da non passare in casa. Tra i candidati c’è anche “L'apprendista” di Gian Mario Villalta che apprendista non è essendo il patron di Pordenonelegge. Si spera che la stagione simil-cannibale delle Parrella, Ballestra e fac-simili sia finita – con quel coté da piagnisteo radical-chic che si portano appresso.
Ma magari vien fuori la storia che è meglio premiare una donna, se non ora quando? il #metoo…
elisabetta sgarbi editrice la nave di teseo
I libri candidati saranno letti e votati da una giuria composta dai 400 Amici della domenica, ai quali si aggiungono 200 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani (?) e stranieri selezionati da 20 Istituti italiani di cultura, 40 lettori “forti” (?) selezionati da 20 librerie indipendenti, 20 voti espressi da scuole, università e gruppi di lettura per un totale di 660 aventi diritto: si può sperare (forse) in un outsider?
La prima votazione, che selezionerà la cinquina dei finalisti, si terrà martedì 9 giugno nella Sala del Tempio di Adriano, roba che Yourcenar si rivolterà nella tomba.