TE LO DO IO IL WESTERN – LA SERIE TV “YELLOWSTONE”, NONOSTANTE SIA IGNORATA DALLE ÉLITE, STA SPOPOLANDO NEGLI USA: L'ULTIMA PUNTATA DELLA QUARTA STAGIONE HA ATTIRATO OLTRE 11 MILIONI DI SPETTATORI. UN NUMERO ENORME RISPETTO AGLI 1.7 MILIONI DI “SUCCESSION” CHE VIENE VISTA SOLTANTO DAI RICCASTRI DI NEW YORK, LOS ANGELES E CHICAGO CHE SI ECCITANO PENSANDO AI DISASTRI DELLA FAMIGLIA MURDOCH. EPPURE ENTRAMBE LE SERIE PARLANO DI POTERE, DI RICCHEZZA E DI FAIDE FAMILIARI, MA… - VIDEO 

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Simona Siri per “Specchio - La Stampa”

 

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Non è intrattenimento per anime troppo sensibili o per fan del troppo politicamente corretto. Basti dire che nella prima scena della prima stagione c'è un incidente stradale e un uomo con la testa sanguinante spara al cavallo rimasto ferito per non farlo più soffrire. Per non parlare dell'aggressione alla protagonista femminile, nella seconda stagione, così violenta da disturbare il pubblico di donne.

 

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Benvenuti a Yellowstone, la serie western diventata un piccolo fenomeno. Pensata prima come un film e poi riadattata per i ritmi della serialità settimanale, scritta e diretta da Taylor Sheridan, candidato all'Oscar per la sceneggiatura di Hell or High Water (film del 2016 con Jeff Bridges) e già dietro al successo di Sicario e Soldato, la serie è un drammone familiare ambientato tra i meravigliosi paesaggi del Montana e tra i suoi lussuosissimi ranch. America rurale sì, ma ricca, lontana anni luce dalla povertà dei minatori del West Virginia.

 

Benestanti sono infatti i protagonisti che si muovono tra distese di terra, allevamenti di animali, la riserva indiana di Broken Rock ma anche negli uffici super moderni e nelle aule di tribunale in stile vittoriano della capitale Helena, città fondata durante la corsa all'oro del 1880 e che già all'epoca era considerata la mecca dei miliardari. Così come sono miliardari i Dutton, la famiglia protagonista di Yellowstone.

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Paragonata da molti critici a Succession, la serie tv sulla famiglia di magnati dei media ispirata ai Murdoch, Yellowstone è anche l'ulteriore testimonianza della lacerazione esistente negli Stati Uniti. Entrambe le serie parlano di potere, di ricchezza e di faide familiari. E entrambe, come scrive Adrian Horton sul Guardian, usano l'iconografia del lusso «per comunicare ambizioni elevate: per Succession la fastosità arioso e impersonale suggerisce l'assoluta mancanza di anima della mega ricchezza; per Yellowstone inquadrature ampie di un paese montuoso e rappresentazioni spietate del lavoro nei ranch affermano che la propria terra è l'anima per cui vale la pena lottare».

 

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 Entrambe raccontano arcane controversie di business - acquisizioni ostili e assemblee degli azionisti, diritti d'uso della terra e dell'acqua - e in entrambe i patriarchi preferiscono viaggiare in elicottero, mentre i figli si contendono attenzioni e consensi. Eppure lo fanno in modo diverso, con toni diversi, consapevoli di riferirsi a un pubblico diverso. Quanto Succession è nevrotica, cinica e profana, tanto Yellowstone è elegiaca, melodrammatica e incline alle riflessioni filosofiche.

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Tanto la prima è elitista e di nicchia (e infatti in Usa va in onda sulla snobissima HBO), tanto la seconda porta alta la bandiera del dramma popolare. Tanto la prima è amata dai critici e ha ricevuto valanghe di premi, tanto la seconda è quasi ignorata dal giro giusto. Eppure piace: l'ultima puntata della quarta stagione in Usa ha attirato oltre 11 milioni di spettatori, numeri che non si vedevano dal Trono di Spade o The Walking Dead. In confronto, Succession con i suoi 1.7 milioni di spettatori parla a una nicchia in gran parte concentrata nelle città: il 73% del suo pubblico si trova nei cosiddetti mercati "A" come New York, Los Angeles e Chicago.

 

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 Yellowstone, al contrario, è cresciuta in popolarità al di fuori dei mercati principali. La premiere della quarta stagione, a novembre 2021, ha attirato 14,7 milioni di telespettatori provenienti principalmente da città più piccole le cui fondamenta agricole sono in sintonia con lo show: Abilene in Texas, Boise in Idaho, Lexington in Kentucky, Topeka in Kansas e ovviamente la zona intorno a Bozeman in Montana, dove è in gran parte ambientata. Che si tratti di terra, di potere o di animali, alla fine il vero tema di Yellowstone è la difesa della proprietà, quell'idealizzazione del sogno americano in cui il pubblico delle grandi città non si riconosce, mentre quello dell'America rurale sì.

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