Carola Uber per “Chi”
La categoria “donna che sta con uomini più giovani” le va così stretta che Valeria Golino sembra non riuscire a sfilarsela di dosso. Tre settimane fa eravamo qui a raccontare del nuovo amore dell’attrice, dopo la rottura con Scamarcio, l’amore per un ragazzo di 23 anni più giovane (con Riccardo erano 14) di nome Fabio Palombi, avvocato esperto di diritti d’autore e vicepresidente dell’associazione Giovani per Roma.
C’erano le foto a testimoniare la relazione, c’era il bacio, l’indizio degli indizi, quello che da solo ne vale tre e che rende superflua la conferma da parte dei diretti interessati (che, peraltro, non hanno neanche smentito, come nel caso della separazione con Scamarcio). Oggi siamo qui a raccontare un’altra storia, che, come protagonista femminile, ha sempre la Golino, ma che in quello maschile non vede né Riccardo né Fabio, bensì un terzo ragazzo.
Questa la situazione. È un lunedì mattina. La Golino entra in un ristorante di Trastevere, la trattoria Da Augusto, e qui viene raggiunta da un uomo dall’identità sconosciuta: alto e magro, chioma nera scompigliata in pendant con il look trasandato da intellettuale francese, e un’età che apparentemente non arriva ai trent’anni.
I due pranzano insieme, poi, forse avvertiti dal ristoratore della presenza dei fotografi fuori dal locale, quando escono si guardano attorno sospettosi e s’incamminano a braccetto. Arrivati a Santa Maria in Trastevere, entrano nella basilica e si siedono su una panca uno di fianco all’altra, continuando a parlare a bassa voce e guardandosi negli occhi. A un certo punto, lui le prende la mano e la sfiora con le labbra, e lei risponde accarezzandogli la guancia. Quando escono, vanno in un bar, prendono un caffè e, infine, si dividono. Tutto qui.
valeria golino e riccardo scamarcio
Ora, se al posto di Valeria Golino ci fosse stato un uomo sui cinquant’anni e al posto del ragazzo una giovane e avvenente fanciulla, ora saremmo qui a parlare della solita crisi di mezz’età e di quel bisogno compulsivo di dare (e darsi) prova della propria mascolinità. Ma, siccome stiamo parlando di lei, il discorso non può essere semplicemente declinato al femminile. Perché Valeria, oggi splendida cinquantunenne, seduttrice seriale lo è da sempre. Per natura.
Leggendariamente. E involontariamente (dice). Lo sa chi ha avuto il piacere di conoscerla, di parlarci cinque minuti occhi negli occhi e di uscirne senza più certezze, se non quella di aver perso la testa. Non è un caso se la città di Asti ha dedicato all’attrice una rassegna dal titolo “La seduzione dello sguardo” (al via il 4 marzo al Teatro Alfieri).
«Penso che quello che viene preso per seduzione spesso sia invece un relazionarsi alle persone», ha spiegato la Golino. Ammettendo la colpa: «Se sono curiosa di te, se ascolto quello che dici e c’è empatia reciproca, questo può anche essere travisato».
Detto questo, non sarà una passeggiata sottobraccio e una carezza a farci dedurre che tra lei e il cavaliere misterioso ci sia un’intesa sentimentale. Ma che Scamarcio abbia lasciato un segno indelebile nei suoi gusti in fatto di uomini e di amicizie, questo sì. Con una certa tendenza a spingere l’asticella dell’età sempre un po’ più in giù.