Estratto dell’articolo di Giovanni Rossi per “QN – la Nazione - il Resto del Carlino – il Giorno”
L’imbarazzo è assoluto. Nella chat Sport Italiae, il luogo più esclusivo dello sport italiano, dove 200 personalità del palazzo […] solitamente discutono e motteggiano in vigile libertà sulle sorti dello sport italiano, ora sembra sceso un gelo fuori stagione. La dichiarazione di sfratto del presidente del Coni Giovanni Malagò, pubblicizzata […] dal ministro dello Sport Andrea Abodi nella coda dei Giochi parigini, paralizza il dibattito.
giovanni malago a casa italia di parigi 2024
Non solo e non tanto perché Abodi fa parte dell’invidiata consorteria telematica, ma soprattutto perché la polarizzazione del caso pone a rischio di strumentalizzazione qualsiasi ragionamento. E la dirigenza sportiva, in Italia e non solo, è ambito di esercitata furia vendicativa.
Quello che sfugge al grande pubblico televisivo drogato dai successi olimpici […] è che nella partita per la presidenza del Coni non è in palio solo una storia personale – quella di Malagò poi diventata patrimonio nazionale con la conquista del ruolo di membro Cio – ma un’idea di autonomia dello sport che potrebbe non reggere al famelico assalto dei partiti.
Un’orda scomposta anche quando animata da intenzioni non irragionevoli o potenzialmente condivisibili. E in ogni caso, scadendo Malagò a maggio 2025, a meno di un anno dai Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 dei quali è presidente, un simile muro contro muro appare quanto meno inappropriato.
Abodi è solo l’ultimo avversario del presidente del Coni. Il rivale più accreditato, per pensiero e azione, è il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, capace – cinque anni di fa, quando non era ancora al Tesoro –, di cambiare nome e missione alla vecchia Coni Servizi spa dando vita, in accordo di maggioranza con i 5 Stelle e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, a Sport e Salute spa – struttura operativa in materia di promozione sportiva.
Il governo (Conte I) lascia al Coni attività di vertice e preparazione olimpica, con appena un nono delle risorse riservate alla nuova creatura. Percentuali che con qualche oscillazione si ripetono fino a oggi.
[…]. La scelta del governo, per quanto opinabile, potrebbe avere una ratio (allo Stato sport di base e scuole, al Coni la caccia alle medaglie), se non fosse che subito scatta l’assalto a Sport e Salute. Due presidenze 5 Stelle (Rocco Sabelli e Vito Cozzoli), e ora Marco Mezzaroma, persona di fiducia di Giorgia Meloni (ma pur sempre con Giorgetti al Tesoro, azionista unico).
diego nepi e marco mezzaroma foto mezzelani gmt036
A guidare con dinamismo Sport e Salute è Diego Nepi Molineris, uomo di Malagò sbocciato a Coni Servizi ma ora in freddo (reciproco) con il suo ex presidente che lo vorrebbe schierato. Missione implausibile. Anche la poltrona di Nepi Molineris qualche settimana fa pareva in bilico, sin quando tra i maggiorenti di governo si è accesa la lampadina che avere un a.d. capace sia tutto sommato una buona idea – valida almeno fino alla prossima fregola.
Perché nessuno lo dice, ma la politica sta silenziosamente infiltrando molte federazioni. È in questo contesto di ambizioni smisurate e relazioni umane consumate che si staglia la resistenza del plurimedagliato Malagò […] al protagonismo ministeriale di Abodi la cui competenza formatasi tra Coni Servizi, Lega Calcio serie B e Credito sportivo finisce sistematicamente all’indice per intempestività di azione.
giorgia meloni giovanni malago parigi 2024
[…] Malagò non accetterà di farsi raccomandare alla Federcalcio (se è questa l’idea di democrazia dei suoi nemici) perché ha argomenti validi e sensati per chiedere il prolungamento fino a Milano-Cortina. Anche il Cio preferirebbe continuità. Specie dopo le figuracce fatte da Giorgia Meloni e Matteo Salvini abboccando alla propaganda di Mosca nella vicenda della pugile algerina Imane Khelif.
Amico storico di Gianni Letta, che potrebbe aprirgli un varco in Forza Italia dove imperversa Paolo Barelli (arcinemico natatorio, non meno critico del numero uno tennistico Angelo Binaghi), Malagò scade a maggio 2025. Sergio Mattarella ne ha la più alta considerazione. E in dieci mesi, in Italia, molte cose possono succedere. Ma la Lega già ipotizza la corsa del governatore veneto in scadenza Luca Zaia, che a Cortina è di casa e con Malagò già lavora. L’esponente leghista non dichiara requisiti di eleggibilità olimpica e per ora la mette sul ridere: «Ormai mi candidano a tutto».
malagò abodi giorgetti malagò zaia malagò mattarella diego nepi e giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt038 malagò abodi