Marco Giusti per Dagospia
Non deve essere facile vivere a Heillange, buco del mondo, cittadina di altiforni nell’est della Francia dove gli altiforni sono ormai stati chiusi da anni e dove è ambientato il libro di successo di Nicholas Mathieu del 2008, “Leurs enfants après eux”, cioè “E i figli dopo di loro”, diventato film grazie ai gemelli Ludovic e Zoran Boukherma, registi e sceneggiatori, prodotto da HBo e Warner Bros, interpretato da un bel cast di giovani attori, Paul Kircher, figlio di Irene Jacob, che avete visto in “Il regno animale”, come il protagonista Anthony, Angelina Woreth come il suo amore Steph, Sayyid El Alami come Hacena oltre ai più collaudati Gilles Lellouche e Ludovine Sagnier che fanno i genitori di Anthony.
L’azione si svolge durante tutti gli anni ’90, dall’estate del 1992 a quella del 1998, dove i cittadini di una cittadina industriale improvvisamente impoverita vivono una crisi economica senza pietà che travolge le frange meno solide della popolazione. Il giovane Anthony, che ha la bella faccia di Paul Kircher, sta passando l’estate con il cugino quando si vede invitato a una festa di ragazzi più ricchi da Steph e ha la malaugurata idea di andarci rubando la moto al padre con la complicità della madre.
Quando si scontrerà con un ragazzo marocchino, Hacena, che avrebbe voluto essere invitato alla festa, scoprirà che proprio Hacena gli ha rubato la moto. Il furto della moto, che verrà poi bruciata in strada da Hacena, scatenerà una specie di faida fra i due ragazzi che andrà avanti per anni, coinvolgendo anche i genitori. Il padre di Hacena punirà il figlio bruciandogli la mano destra con l’acqua calda. Hacena giurerà vendetta su Anthony.
Quello che sembra interessare di più ai due registi, però, oltre alla storia fedelissima al romanzo e alla costruzione dei suoi personaggi, è la precisa ambientazione anni ’90 nella cittadina in crisi, con i tentativi di trasformazione del posto da città industriale in sito turistico (addirittura meta sciistica), mentre il paese sembra abbandonare Heillange e i suoi cittadini al proprio destino e solo il calcio, la finale della Francia del 98, offre un’occasione di orgoglio nazionale. Vincerà poi 3 a 0 sul Brasile…
Lungo, due ore e venti, con un finale un po’ retorico ma di effetto, sembra un film che i registi hanno pensato con gli occhi rivolti al grande romanzo e cinema sociale americano, ma i ragazzi, a cominciare dai due rivali, sono bravissimi e portano freschezza al racconto. Non credo che abbia grandi possibilità di premi, ma in Francia sarà un sicuro successo.
leurs enfants apres eux 3 leurs enfants apres eux 2