Marco Giusti per Dagospia
Mi viene in mente “Fortini/Cani” di Jean-Marie Straub vedendo “Of Dogs and Men”, sorta di film verità (ma quanto è fiction e quanto è verità?) isrealieano pacifista diretto da Dani Rosenberg, presentato oggi a Orizzonti, costruito su una ragazza, la Dar di Ori Avinoam, un’attrice ma il personaggio e la storia sono vere, che torna al kibbutz Nir Oz il 18 ottobre del 2023 per cercare il cane, Shula, che ha perso durante il massacro di pochi giorni prima.
Assieme alla ricerca del cane, forse ucciso dal commando assieme a tanti coloni del kibbutz e buttato in una fossa comune, ricostruisce, con i sopravvissuti, personaggi veri, come il vecchio Nathan Baham o Nora Lifshitz, la canara tatuata che cerca di salvare le bestie rimaste, e lettere della madre scritte anni prima, la storia del kibbutz, la sua realtà prima dell’attacco, l’orrore vissuto da tanti in prima persona e l’orrore della reazione israeliana.
Dani Rosenberg lo fa attraverso i terribili video pubblicati da Telegram senza censure che vediamo ogni tanto attraverso gli occhi di Dar. Video del massacro nel kibbutz e video dei massacri a Gaza. Un unico flusso di follia e di sangue. Anche se il racconto è costruito da una sola parte, e ogni tanto sentiamo dichiarazioni terribili abbinate a altre che ci fanno riflettere (“Non siamo mostri, non possiamo sterminarli”), appare evidente il tentativo di fare della ricerca di Shula una sorta di ricerca di un filo di speranza per sopravvivere pacificamente a Gaza.
Il discorso di Franco Fortini , invece, partiva da altri massacri di palestinesi, identici ma più lontani, per arrivare al ricordo del fascismo e spiegare i fascismi ricorrenti della storia.”Of Dogs and Men”, coprodotta anche dall’Italia, Donatella Palermo, è una sorta di instant movie su un massacro recente che non riesce e non sa spiegare molto di quanto è successo.. Ma si limita a documentare un percorso di follia che porta a altra follia dove non c’è più pietà per nessuno.