LA VENEZIA DEI GIUSTI - SIAMO AGLI SGOCCIOLI. MI SPARO DI CORSA LE PRIME DUE PUNTATE DI “ZEROZEROZERO” DI STEFANO SOLLIMA, GIRATE DA PAURA, DOVE SI SEGUE LA VIA DELLA COCA SPARSA SU QUATTRO CONTINENTI TRA SPARATORIE, MORTI AMMAZZATI, FAMIGLIE DI SPACCIATORI, FAMIGLIE DI CONSUMATORI, NARCOS - MA POSSO ANCHE SPARARMI LA DELICATA OPERA PRIMA DI NUNZIA DE STEFANO, "NEVIA", UNA BOCCATA D'ARIA FRESCA RISPETTO AL CINEMA ITALIANO DEGLI SFIGA-MOVIES DEI RAGAZZI RICCHI E ROMANI

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Venezia. ZeroZeroZero e Nevia

Marco Giusti per Dagospia

 

zerozerozero 6 zerozerozero 6

Venezia agli sgoccioli. Perché dovrei andare a vedere un altro film di Robert Guédiguian, il Bertinotti del cinema francese, identico ai suoi venti precedenti sempre rigorosamente in concorso? Perché mi devo massacrare con i 168 minuti del film portoghese, A Herdade di Tiago Guedes, che sembra una fiction di Tarallo con una sorta di Gabriel Garko che fa il ricco façendero col ciuffo e la moglie ricca e brutta figlia di un generale? Non ha neanche un po’ di glamour gaio, ma solo l’aria da cinema macho antifemminile.

A Herdade 1 A Herdade 1

 

Mi sparo invece, e di corsa, le prime due puntate della nuova serie tv di Stefano Sollima, ZeroZeroZero, tratto dal romanzo di Roberto Saviano, girate da paura dove si segue la via della coca sparsa su quattro continenti tra sparatorie, morti ammazzati, famiglie di spacciatori, famiglie di consumatori, narcos, vecchi boss chiusi nel buco.

 

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Sollima, fresco dell’esperienza americana di Soldado, che da noi non è andato benissimo, ma in America sì, si muove meglio di tutti in questo cinema seriale e violento. Dai tempi di Gomorra sembra ancora cresciuto. Assieme al suo direttore della fotografia, Paolo Carnera, è una macchina da guerra, anche se firma solo le prime due puntate, lasciando le altre a Janus Metz, il regista di Borg McEnroe, e a Pablo Trapero, quello de Il clan. Tra gli attori troviamo Gabriel Byrne, Dana DeHaan Harold Torres e un gruppo di italiani ancora sconosciuti che presto ci saranno familiari.

 

stefano sollima roberto saviano sul red carpet a venezia stefano sollima roberto saviano sul red carpet a venezia NEVIA NEVIA

Ma posso anche spararmi la delicata opera prima di Nunzia De Stefano, Nevia, prodotta da Matteo Garrone, una storia autobiografica vissuta a Ponticelli dalla stessa regista da ragazzina. Nel film la giovane Nevia, la bravissima Virginia Apicella, non ancora diciottenne, si ritrova orfana di madre col padre in galera, a vivere tra una nonna delinquente, la cantante-attrice Pietra Montecorvino di F.F.S.S., e una più simpatica zia zitella, Rosy Franzese.

 

NEVIA 1 NEVIA 1

Cerca di proteggere la sorellina e di crescere in un ambiente degradato dominato da piccoli guappi dove le donne sono solo merce. Trova più umanità nella gente di un circo che incontra per caso che nel suo ambiente. Cercherà di fuggire, aiutata dalla zia. Nevia, molto applaudito in sala, è una boccata d’aria fresca rispetto sia al cinema italiano più cupo degli sfiga-movies dei ragazzi ricchi e romani, sia rispetto a quel che dovrebbe essere commedia. Anche perché Nunzia De Stefano conosce bene quello che mette in scena e anche se il suo film è un po’ ingenuo, capiamo che la storia è davvero sentita e tutto il cast femminile si muove benissimo, a cominciare dalla giovanissima protagonista. Brava.

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