VENGO DOPO IL TG - ALDO GRASSO SU LUCA & PAOLO PIÙ MIA CERAN: ‘IL TRIO È BEN AFFIATATO E LA CERAN È IL GIUSTO CONTRALTARE DI LUCA E PAOLO: FINGENDO DI FARE GIORNALISMO SERIO PERMETTE AI DUE DI PERCORRERE LE VIE DELLA CIALTRONAGGINE INFORMATIVA. A RINFORZARE IL TUTTO, CI SONO LE IMITAZIONI DI UBALDO PANTANI’ (VIDEO)

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VIDEO - QUELLI CHE…DOPO IL TG

https://www.raiplay.it/video/2018/02/Quelli-che-dopo-il-TG-f7726568-d9af-46fb-a722-ed0e54d9c615.html

 

Aldo Grasso per il Corriere della Sera

 

luca paolo mia ceran ubaldo pantani massimo cacciari luca paolo mia ceran ubaldo pantani massimo cacciari

Molto meglio dopo il telegiornale che la domenica pomeriggio. Dal lunedì al venerdì, Mia Ceran, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu conducono «Quelli che Dopo il Tg», una striscia satirica che cerca di riproporre le notizie della giornata in una chiave più disincantata e ironica. Lo scopo umanitario è di «aiutare il Paese a uscire dallo stallo post elettorale». Più che stallo, trauma, ma non importa (Rai2, ore 21,05).

 

Il trio è ben affiatato e la Ceran è il giusto contraltare di Luca e Paolo: fingendo di fare giornalismo serio permette ai due di percorrere le vie della cialtronaggine informativa con più disinvoltura. A rinforzare il tutto, ci sono le imitazioni di Ubaldo Pantani (Massimo Cacciari in modalità talk show o Matteo Salvini in felpa di lotta e di governo).

luca paolo mia ceran luca paolo mia ceran

 

Perché il trio funziona meglio qui che la domenica pomeriggio? Perché il format di «Quelli che il calcio» è ormai esausto. Ha avuto troppo conduttori per essere ancora vitale e lo schema schiaccia ogni individualità (tutti, o quasi, sarebbero in grado di condurre la trasmissione, nessuno saprebbe darle una impronta personale. Un po' come succede alle «Iene»).

 

Luca e Paolo devono ora ritrovare quella sana cattiveria che sanno esprimere quando non sono troppo imprigionati («Giass», «Colorado», «Iene»), quando vanno più di cuore che di mestiere. «Quelli che Dopo il Tg» necessita di un grande lavoro autoriale: questa la prova più impegnativa. La satira sull' informazione funziona se non è troppo scritta o telefonata, se riesce a stare al passo della quotidianità, se fa blocco con il telegiornale che la precede. Nella prima puntata, l' intervista ad Antonio Razzi metteva tenerezza: l' uomo pareva abbandonato dal partito come un cane sull' autostrada. E poi c' è la sfida infernale con «Striscia la notizia» che da sempre presidia questa fascia oraria. Auguri!

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