LA VERSIONE DI MUGHINI: “LEGGO CHE ADESSO SARANNO MESSI IN VETRINA I REDDITI DEI COLLABORATORI RAI. PER DIRNE UNO, IO REPUTO BRUNO VESPA MOLTO BRAVO. E POI QUANDO SI PARLA DELLA RETRIBUZIONE DI UN CONDUTTORE ANDREBBE MESSA, LÌ A FIANCO, LA CIFRA DELLE RICETTE PUBBLICITARIE INFRAMMEZZATE ALLA SUA TRASMISSIONE”

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MUGHINI MUGHINI

Giampiero Mughini per Dagospia

 

Caro Dago, quanto all'angosciante quesito se si o no siano piuttosto alte e talvolta immeritate le paghe dei dirigenti di un'azienda pubblica detta Rai, va fatta una premessa indispensabile. Che è impossibile commisurare la paga di uno scalpellino con quella di una escort di lusso, ossia la paga di uno che nel suo lavoro vale quanto uno scalpellino e di uno che vale quanto una escort di lusso. Te lo dice uno che ha sempre cercato di farsi pagare quanto una escort di lusso, anche se non sempre ci sono riuscito.

andrea vianello andrea vianello

 

Per quanto riguarda i dirigenti Rai in oggetto non ho alcun elemento per decifrare la professionalità di Andrea Vianello, Francesco Pionati, Ilaria Dallatana, Marcello Masi e compagnia guadagnante, tutta gente che rasenta i 300mila lordi più benefici. Ciascuno di loro uno scalpellino o una escort di lusso? Non sta a me rispondere. Di certo se lavorassero in un'azienda privata, da Cairo o in un quotidiano di carta dei nostri tempi o alla Juventus football club o in un bordello di Shanghai, quelle paghe non le vedrebbero neppure da lontano.

DENIS VERDINI E PIONATI DENIS VERDINI E PIONATI

 

Quando Claudio Rinaldi, direttore di un bellissimo Panorama che apportava alla Mondadori miliardi a palate, mi assunse per essere una delle firme di punta del giornale, firmai un contratto da 90 milioni di lire l’anno. Nei vent'anni successivi non ebbi direttori che nutrissero per me un affetto irresistibile. Chiusi il mio lavoro allo stipendio di 97mila euro lordi l’anno, e dire che ero e restavo una escort di lusso. Dubito che in quel Panorama di dieci anni fa fossero in molti a superare la soglia dei 120mila euro lordi, una cifra che oggi in un giornale non la danno neppure a Ernst Hemingway redivivo. E dunque? Mah.

MARCELLO MASI MARCELLO MASI

 

Leggo che adesso saranno messi in vetrina i redditi dei collaboratori Rai. Anche lì ciascuno risponde del suo lavoro. Per dirne uno, io reputo Bruno Vespa molto bravo. E poi quando si parla della retribuzione di un conduttore andrebbe messa, lì a fianco, la cifra delle ricette pubblicitarie inframmezzate alla sua trasmissione.

 

E poi c'è la cosa più importante di tutte, che in quell'azienda devi essere amico degli amici, meglio ancora se la lobby di Repubblica o il team di RaiTre. Miniere aurifere, altro che. Te lo dice uno che, e benché sia della qualità professionale di una escort di lusso, deve litigare ogni volta per i 50 euro con l’ufficio contratti. I contribuenti siano tranquilli. Su quel versante, i non amici degli amici, la Rai risparmia anche i centesimi.

Giampiero Mughini

 

 

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