VIDEO! PULP ‘MASTERCHEF’! TRIONFA A SORPRESA LA SEGRETARIA SICILIANA VALERIA RACITI, IL GRANDE FAVORITO GILBERTO SI TAGLIA TRE VOLTE, IL GIUDICE LOCATELLI LO GELA: “CALMA IL TUO EGO” - IL PROGRAMMA DI 'SKY' HA CHIUSO CON IL RECORD STAGIONALE DI ASCOLTI 1 MILIONE 137 MILA SPETTATORI, +6% RISPETTO ALLA FINALE DELLO SCORSO ANNO – IL FINTO ARANCINO DI VALERIA CON GAMBERO, NERO DI SEPPIA, CAVIALE E RIBES – VIDEO

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Da ansa.it

GILBERTO MASTERCHEF GILBERTO MASTERCHEF

Valeria Raciti è la vincitrice dell'ottava edizione di MasterChef Italia. Valeria, segretaria di 31 anni di Aci Sant'Antonio (Catania), ha battuto Gilberto Neirotti e Gloria Clama in una finale di colpi di scena. 

 

Per Valeria - celebrata sotto una pioggia di coriandoli dai parenti, dagli altri cuochi in gara e dai quattro giudici Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli - il premio consiste in 100.000 euro in gettoni d’oro e nella possibilità di pubblicare il suo primo libro di ricette, edito da Baldini&Castoldi.

 

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Alessandro Bigatti, 33 anni, di Lodi, impiegato nell'azienda di famiglia, è stato eliminato nella semifinale. Nella finale, Gilberto, Gloria e Valeria hanno avuto due ore e mezza per preparare un intero menu degustazione, raccontando se stessi e la propria idea di cucina. 

 

Il programma su Sky Uno ha chiuso con il record stagionale di ascolti 1 milione 137 mila spettatori, +6% rispetto alla finale dello scorso anno.

 

 

PAGELLE

Alessandra Dal Monte per corriere.it

 

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Valeria Raciti: voto 8

Contro ogni previsione MasterChef Italia 8 l’ha vinto lei, Valeria Raciti, la segretaria siciliana chiacchierona e anche un po’ piagnona (almeno all’inizio) che sembrava destinata a soccombere al caratteraccio (e al talento) del 23enne studente di Giurisprudenza Gilberto Neirotti. E invece il suo menù in sei portate ha stregato i giudici, mentre quello del «veronese bene» li ha un po’ delusi. Segno che forse vale ancora il vecchio detto «chi si loda si imbroda»: Valeria che si è, casomai, sempre fustigata, alla fine ha superato il vincitore che sembrava designato. Con, cosa apprezzabile, anche un po’ di strategia: nella puntata precedente aveva assegnato a Gilberto un dolce, suo punto debole. Lui si è vendicato in semifinale facendole preparare la sfera di melograno di Heinz Beck, chef tristellato e mostro sacro della tecnica. La ragazza non si è persa d’animo e ha sfornato una sfera perfetta. Tiè, Gilberto...

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Gilberto Neirotti: voto 5,5

Lo sbruffoncello di MasterChef 8 ha avuto quello che mezza Italia gli ha augurato nel corso delle puntate: una sonora sconfitta. Convintissimo di sé, anche un po’ scorretto (in semifinale ha provato in tutti i modi ad aiutare il concorrente secondo lui più debole, Alessandro, in modo da avere lui all’ultimo step e non le due agguerrite colleghe) si può proprio dire che in finale abbia toppato. Il dessert del suo menù è stato stangato da tutti i giudici («Non è un piatto»), durante la preparazione si è tagliato tre volte, sulla sua balconata c’erano solo 4 sostenitori contro le curve da stadio di Gloria e Valeria («Io sono sincero e questo spesso alle persone non piace», si è giustificato lui). Gli va però reso il merito di aver alzato il livello di competizione e di politicamente scorretto di questa edizione, tornata frizzantina come quelle di qualche anno fa

 

I giudici: Giorgio Locatelli, voto 9

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Ogni tanto si confonde con l’inglese, dice «il primo corso (da course, ndr)» al posto di «il primo piatto», ma il nuovo acquisto della trasmissione, lo chef stellato trasferito da 30 anni a Londra, è sempre incoraggiante con i concorrenti, non perde mai l’aplomb e anzi riesce anche a sgridare con simpatia. Come quando gela l’antipatico Gilberto con un serafico: «Calm down your ego», «calma il tuo ego». È lui che tiene le redini della finale, facendo da narratore tra i vari passaggi: equidistante, sempre misurato, bacchetta quando serve (come un piatto di Gilberto, «un’idea non riuscita») ma allo stesso tempo si entusiasma («Uh», è il commento estasiato al dessert di Valeria). Indispensabile

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