Estratto dell’articolo di Claudia Catalli per Chi
fabio traversa alias fabris di compagni di scuola con angelo bernabucci
(…) D. Com’è stato dirigere di nuovo Fabio Traversa, per tutti Fabris di Compagni di Scuola?
R. «Emozionante, è una persona deliziosa. Abbiamo parlato molto di quanto Compagni di scuola gli abbia lasciato il marchio, tutti lo fermano chiamandolo “Fabris” e facendogli battute dal 1988. Nella serie ho voluto risarcirlo, mettendo in scena la sua vendetta nei miei confronti dopo avergli “rovinato la vita” con quel film».
D. Cosa la tiene con i piedi per terra nonostante il suo successo?
carlo verdone e fabio traversa alias fabris di compagni di scuola
R. «La consapevolezza che tutto può sparire. Come diceva Eduardo De Filippo, la vita è un esame che non finisce mai, affronto ogni progetto con la stessa ansia del primo film perché so che tutto può finire».
D. Chi è Verdone quando i riflettori sono spenti?
R. «Una persona umile, alla mano, disponibile e paziente. Non mi trovo grandi difetti, se non la pigrizia ogni tanto. Ma ne ho fatte talmente tante che a volte, se decido di starmene a casa, penso si possa fare. Quando invece lavoro, per esempio alla serie, mi sveglio alle 5 di mattina, alle 7 di sera torno a casa; lì, mezz’ora per imparare le battute, mezz’ora per cenare, una sigaretta e via a letto. E vado avanti così per tre mesi e mezzo. Dopodiché ho bisogno di recuperare le forze. Che ce devo fa’, sono umano pure io». ?
carlo verdone e fabio traversa alias fabris di compagni di scuola carlo verdone e fabio traversa alias fabris di compagni di scuola