VIRUS LETALE – SE NE VA A 62 ANNI LUCA TARGETTI, EX RESPONSABILE DEL CAST ALLA SCALA, DA POCO ERA RISULTATO POSITIVO AL CORONAVIRUS. ERA UNO DEI PIU’ IMPORTANTI AGENTI DI MUSICA LIRICA ITALIANO - LO SGOMENTO DEL SOVRINTENDENTE DOMINIQUE MEYER: "UN MIO AMICO PER PIÙ DI 20 ANNI" - IL RICORDO DEL TEATRO MILANESE...

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Pierluigi Panza per milano.corriere.it

 

luca targetti luca targetti

Luca Targetti, ex responsabile del cast alla Scala e uno dei più importanti agenti di musica lirica italiano, è scomparso a causa dell’infezione da coronavirus dopo esser stato da poco ricoverato in ospedale. Aveva 62 anni. Era nato a Milano, diplomato al Parini e laureato in Architettura al Politecnico.

 

Contemporaneamente aveva studiato pianoforte e solfeggio alla Scuola Musicale di Milano e canto con Carla Castellani. Dopo esperienze professionali anche presso studi di architettura, nel 1986 si era dedicato all’attività di Agente musicale presso varie agenzie lirico/concertistiche a Milano, Napoli e Monaco di Baviera.

 

La sua collaborazione con il Teatro alla Scala era iniziata nel 1997 e lo terrà impegnato per tredici anni nella Direzione Artistica come Responsabile delle compagnie di canto e per altri due nell’Accademia della Scala per lo sviluppo di progetti internazionali. Aveva poi deciso di tornare ad occuparsi delle carriere degli artisti partecipando alla nascita dell’agenzia In Art.

 

 

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Era figura notissima tra gli appassionati e ovunque presente agli spettacoli. E’ «con sgomento» che «il sovrintendente Dominique Meyer, il direttore musicale Riccardo Chailly, tutti gli artisti e i lavoratori del Teatro alla Scala insieme alla Direzione e allo staff dell’Accademia Teatro alla Scala hanno appreso la notizia», dice una nota del Teatro. «È stato un mio amico per più di vent’anni – ha ricordato Meyer -.

 

Ci vedevamo regolarmente quando partecipavamo alle giurie dei concorsi di canto e ogni volta restavamo a parlare a lungo: Luca sapeva sempre unire serietà e divertimento. La sua scomparsa è una perdita importante per il mondo dell’opera, ma oggi pensiamo in primo luogo al dolore delle moltissime persone che lo hanno conosciuto e sono stati suoi amici».

 

 

 

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