“ZELIG” PANTANI - "NON SONO UN CABARETTISTA MA UN TRASFORMISTA. ORA TORNO IN TEATRO CON UNA VERSIONE MODERNA DE ‘IL PRINCIPE’ DI MACHIAVELLI - ''LE IMITAZIONI? CON CROZZA IN GIRO, ORMAI, MI È DIFFICILE. IL CINEMA? UN PUNTO DI ARRIVO''... - -

Ubaldo Pantani torna in teatro per prendere di petto la politica: “Custodisco con gelosia passioni eterogenee. Posso darmi alle imitazioni e poi al teatro impegnato. Attualmente, sto facendo un'esperienza sul set di Giovanni Veronesi come aiuto-aiuto-aiuto regista...” -

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UBALDO PANTANI UBALDO PANTANI

Claudia Casiraghi per “Libero Quotidiano”

 

«Non sono un cabarettista, non lo sono mai stato e mai lo sarò». Ubaldo Pantani, le «c» aspirate appena, ha per sé tante definizioni. Nessuna certa, molte vaghe. «Sono i vantaggi del non avere grande successo», ride. «Posso custodire con gelosia passioni eterogenee.

 

virginia raffaele ubaldo pantani virginia raffaele ubaldo pantani

Posso darmi alle imitazioni, lasciare che prossemica e vestemica si trasformino in ossessioni e poi darmi al teatro impegnato», spiega Pantani, dal 2010 imitatore ufficiale a Quelli che il calcio (in onda alle 13.45 di domenica su Rai Due).
 

«Il ruolo di trasformista - sia ben detto, non sono un banale imitatore - non mi stanca. No, non ancora», prosegue il comico che, con dedizione, si è fatto strada nel blasonato mondo del tubo catodico.

 

«Ho cominciato presto», racconta. «Venivo da studi tradizionali: dalla scuola di Giorgio Albertazzi. Il primo programma televisivo l' ho fatto nel 1997. Allora, c' erano sei canali nazionali. Posso dire di aver fatto una gavetta di lusso. Il teatro non l' ho mai abbandonato. Sotto traccia, ha permeato l' intero mio percorso».
 

UBALDO PANTANI UBALDO PANTANI

virginia raffaele ubaldo pantani virginia raffaele ubaldo pantani

Sul palcoscenico, però, nessuno l' ha più vista.
«Negli ultimi dieci anni, ho fatto televisione. Prima, è stato il ciclo della Gialappa' s. Poi, l' interregno di Blob. Infine, Quelli che il calcio. La possibilità di fermarmi per un progetto teatrale non c' è mai stata. Ho ripiegato sugli spettacoli a evento».

Non le manca mai l' emozione del teatro, dell' interazione fisica con il pubblico?
«Altroché! Mi manca al punto da avermi indotto a progettare un grande ritorno. Dalla seconda metà della prossima stagione, tornerò. Tornerò in teatro con un progetto nuovo».

Di cosa si tratta?
«È mia intenzione portare sul palco una versione moderna de Il Principe di Machiavelli. Vorrei dare vita ad un lavoro sul potere e la ragione di Stato declinata nelle sue varie forme».

Com' è nata l' idea?
«Ho sempre avuto una passione per la storia e la satira. Ma questo tipo di pulsioni è stato sopito perché, in televisione, mi è chiesto di portare personaggi maggiormente legati allo spirito di Quelli che il calcio. A pensarci, credo che l' idea mi tormenti dagli anni dell' Università».
 

crozza meraviglie crozza meraviglie

Allora, scelse di studiare Scienze Politiche.
«Già. Feci un corso intitolato Sociologia dei partiti politici. Veniva detto che il modello di leadership dei partiti, al di là dell' ideologia espressa, è identico per tutti. Le dinamiche interne al potere sono le medesime, in un partito di matrice nazionalista e in uno di matrice comunista».
 

UBALDO PANTANI UBALDO PANTANI

Lo spettacolo avrà legami con la politica contemporanea. Quali personaggi porterà in scena?

UBALDO PANTANI UBALDO PANTANI

«Non me lo faccia dire, la prego. Sono scaramantico e quel che posso anticipare è che sul palco ci saranno pietre miliari della storia politica italiana e volti nuovi».

Come nascono le sue imitazioni?
«Cerco sempre di imitare personaggi inediti, che nessun altro mai abbia fatto.
Con Maurizio Crozza in circolazione, ormai, mi è difficile. Non mi restano che gli scarti (ride, ndr). Tra questi, mi oriento verso quelli che più muovono le mie emozioni, negative o positive».

Quando ha scoperto di possedere un talento comico?
«Mah, non saprei. Ho difficoltà nel fare una sintesi, perché non c' è stato un percorso preciso, ma camouflage, come direbbe Lapo Elkann. Giocavo a calcio, ma ho rotto la tibia due volte. A 25 anni, decisi di cominciare a recitare e, nel mentre, mi iscrissi all' Università. L' eclettismo fu sempre mia croce e delizia. Non mi consentì nemmeno di definirmi da un punto di vista geografico. Ancora oggi, mi dico etrusco».

Negli anni scorsi, ha partecipato a qualche film. Si muove altro sul fronte cinematografico?
«Il cinema è una delle mie più grandi passioni e spero possa essere il punto di arrivo della mia carriera.
 

UBALDO PANTANI UBALDO PANTANI

 

Attualmente, sto facendo un' esperienza sul set di Giovanni Veronesi come aiuto-aiuto-aiuto regista. Non approccerei mai un settore nuovo con il piglio di chi non ha bisogno di studiare».

Prima di Sanremo, si è parlato di una crisi tra lei e Virginia Raffaele, sua fidanzata. Come vanno le cose?
«Come ho già detto, sono scaramantico (ride, ndr)

 

Virginia Raffaele e Ubaldo Pantani Virginia Raffaele e Ubaldo Pantani virginia raffaele ubaldo pantani virginia raffaele ubaldo pantani

CROZZA RENZI VERDINI CROZZA RENZI VERDINI virginia raffaele ubaldo pantani virginia raffaele ubaldo pantani

 

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