CIAMPINO, CHI ERA FRANCESCA RUSSO: LA 26ENNE TROVATA MORTA IN CASA DEL CAPO. LUI GESTISCE ALCUNI PARRUCCHIERI A ROMA, STAVANO INSIEME DA MESI
Estratto dell’articolo di Karen Leonardi e Camilla Mozzetti per www.ilmessaggero.it
Si attende con ragionevole ansia l'esito dell'autopsia sul corpo di Francesca Russo, la 26enne romana trovata morta, sabato mattina, nella villetta del suo compagno a Ciampino. Solo l'esame autoptico, infatti, potrà chiarire le cause del decesso. Di certo c'è questo: la donna venerdì sera esce con il fidanzato, Simone S., un uomo di 39 anni che gestisce alcuni saloni di beauty nella Capitale. Lei è una sua dipendente e si frequentano da alcuni mesi.
La coppia trascorre la serata nel noto locale del centro storico - Jackie O' - poi a notte fonda, i due vanno a Ciampino dove risiede l'uomo. Diversamente da quanto emerso in un primo momento, i due non avrebbero assunto cocaina insieme, come pure ha tenuto a precisare l'avvocato del 39enne, ascoltato dai carabinieri come persona informata dei fatti. Tuttavia, non si può escludere che lo abbiano fatto separatamente o forse all'oscuro l'uno dall'altra. Motivo per cui, oltre all'autopsia si attendono i referti tossicologici della 26enne.
Amici e parenti tendono a escludere che la giovane possa aver consumato la "bianca". «Era molto contraria», dicono alcuni. Ma da quanto emerso la donna era in cura farmacologica per un recente intervento al setto nasale eseguito meno di quindici giorni fa. I farmaci sommati all'alcol potrebbero aver favorito un'emorragia.
Quando i carabinieri della Compagnia Castel Gandolfo sono entrati nella villetta dell'imprenditore, la donna era riversa sul divano, ormai senza vita. Intorno a lei delle tracce di sangue ma nessun segno di violenza o percosse sono state rinvenute dal medico legale a fronte della prima ispezione. L'ipotesi del decesso è da ricondurre, comunque, a una emorragia interna. [...]
CIAMPINO, DONNA TROVATA MORTA SUL DIVANO NELLA VILLA DEL SUO CAPO: TRACCE DI SANGUE SUI CUSCINI. LUI: «ABBIAMO SNIFFATO»
Estratto dell’articolo di Karen Leonardi e Camilla Mozzetti per www.ilmessaggero.it
«Siamo tornati a casa, eravamo stati al Jackie O’ - ha raccontato l’uomo - poi abbiamo avuto un momento di intimità ma lei non si sentiva bene per questo aveva deciso di stendersi sul divano».
L’uomo la lascia in soggiorno e va a dormire in camera da letto. Al risveglio crede che la donna stia ancora dormendo, la chiama ma lei non risponde, così si avvicina. Il respiro è debolissimo, prova a scuoterla ma nulla, la ragazza non dà segni di vita.
In più il suo corpo è macchiato di sangue ma come accerterà la prima ispezione superficiale del medico legale intervenuto sul posto, non ci sono ferite né da arma fa fuoco né da arma bianca.
Non ha segni sul corpo o sul collo, non è stata picchiata ma è morta e com’è morta questa ragazza di 26 anni che vive nel quartiere Ponte Mammolo ed è dipendente dell’impresa facente capo all’uomo con cui era uscita venerdì sera? [...]
Resta da chiarire cosa l’abbia provocata. «Abbiamo assunto cocaina», dirà l’uomo, un imprenditore nel settore turistico e dei servizi alla persona rispondendo alle domande dei carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo. È lui sabato mattina a dare l’allarme, chiamando il 112. Dai rilievi eseguiti dai militari in casa le tracce di droga sono ancora evidenti.