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Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci, Floriana Bulfon e Giuliano Foschini per “la Repubblica”
L'arcivescovo venezuelano Edgar Peña Parra ha avuto un ruolo di primo piano nell' affaire londinese del palazzo di Sloane Avenue, che ha provocato la perdita di centinaia di milioni di euro per le casse della Santa Sede. Cinque documenti riservati […] raccontano come l'attuale sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato abbia consapevolmente deciso di mettere il denaro dell' obolo di San Pietro e delle donazioni dei fedeli nelle mani di Gianluigi Torzi. […]
È grazie alle disposizioni di monsignor Peña Parra, successore del cardinale Becciu (indagato), che Torzi intasca, praticamente senza muovere un dito, quindici milioni di euro, sulla base di un accordo non scritto che i promotori di giustizia della Santa Sede, Gian Piero Milano e Alessandro Diddi, non esitano a definire «incomprensibile». […]
L'analisi dei cinque documenti visionati da Repubblica riportano questa storia al novembre del 2018, quando la Segreteria di Stato, […] decide di interrompere i rapporti con […] Raffaele Mincione […] la Segreteria potrebbe rilevare direttamente la società che detiene le quote del palazzo, la 60 Sa-2 Limited, e chiuderla lì. Invece, e «per ragioni che non risultano ancora chiarite» […] decide di avvalersi dei servigi della Gutt, società lussemburghese che fa capo a Torzi. […]
[…] Il nome sui contratti siglati con le società di Torzi è quello di monsignor Alberto Perlasca […] ma il mandante è il sostituto. Con una lettera firmata da Peña Parra e datata 22 novembre 2018, infatti, Perlasca riceve la delega a «sottoscrivere con firma singola» il contratto con la Gutt di Torzi. […] Nella delega […] ci sono già le clausole del contratto […]: dodici pagine di intesa che mettono la Segreteria di Stato nelle mani del finanziere italiano.
fabrizio tirabassi enrico crasso gianluigi torzi
Il contratto prevede tre cose: 1) il Vaticano ricompra un palazzo che avrebbe dovuto essere già suo; 2) lo fa attraverso una terza società, la Gutt; 3) Torzi di fatto ha la gestione del palazzo grazie a 1.000 azioni, che sulle 31.000 totali sono le uniche con diritto di voto. Affidatosi a dicembre in modo apparentemente ingiustificato a Torzi, ora l' arcivescovo venezuelano Peña Parra ne è l'ostaggio. […] c'è la clausola secondo cui la Gutt agirà in qualità di agente della Segreteria di Stato per il controllo dell' immobile. È una clausola del diavolo, di cui in Vaticano si pentono nell' arco di 24 ore. Per rinunciarci, Torzi pretende il 3 per cento dell' affare, ossia 15 milioni.
[…] Nella Santa Sede qualcuno parla di estorsione. Ma gli inquirenti vaticani non credono al ricatto, perché tutto «era ben esplicitato nell' accordo». […] 15 milioni finiti nelle tasche di Torzi per comprare un palazzo che era già della Segreteria dello Stato, e, per giunta, sulla base di un accordo che […] non era sancito per iscritto in nessun contratto. «Ci siamo impegnati verbalmente», si legge in una nota interna di uno dei funzionari della Segreteria di Stato. Se l'accordo era solo verbale, e il contratto era capestro tanto da far parlare qualcuno di "ricatto", perché Peña Parra ha pagato Torzi?