E' BASTATO CHIUDERGLI PRIMA I PUB E GLI INGLESI HANNO PERSO LA TESTA - A LONDRA SCONTRI TRA LA POLIZIA E I MANIFESTANTI ANTI-LOCKDOWN: MIGLIAIA DI PERSONE, MOLTE DELLE QUALI SENZA MASCHERINE, HANNO PROTESTATO CONTRO LE RESTRIZIONI IMPOSTE AL GOVERNO DOPO GLI AUMENTI DI CONTAGI, RICOVERI E DECESSI NEL PAESE CHE GIÀ CONTA IL MAGGIOR NUMERO DI VITTIME IN EUROPA, CON CIRCA 42 MILA MORTI - LA FOLLA HA LANCIATO BOTTIGLIE CONTRO GLI AGENTI…

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Man. Cos.  per “Libero quotidiano”

 

gran bretagna proteste contro le restrizioni anti covid 3 gran bretagna proteste contro le restrizioni anti covid 3

Se la situazione in Italia sembra tutto sommato ancora sotto controllo, l'Europa e il resto del mondo vedono un aumento esponenziale dei casi. Particolarmente preoccupante la situazione in America, dove gli Stati Uniti hanno superato i 7 milioni di casi (7.005.746, dati Johns Hopkins University) e almeno 203.240 morti in una vera escalation di contagi: in soli 25 giorni (31 agosto-25 settembre) gli States hanno visto un milione di casi in più.

 

SUDAMERICA NEL DRAMMA

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Ancor più drammatica la situazione in America Latina: in Messico nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 5.401 nuovi casi di coronavirus, mentre altre 405 persone sono morte, come precisato dal ministero della Salute, per un totale di 720.858 casi positivi, con oltre 75mila vittime. Sono invece 31.911 i casi confermati in Brasile, con 729 morti in un solo giorno: il bilancio ufficiale delle vittime è salito a 140.537, secondo i dati del ministero della Salute brasiliano, numeri che ieri hanno portato ad annullare il Carnevale di Rio De Janeiro.

gran bretagna proteste contro le restrizioni anti covid 5 gran bretagna proteste contro le restrizioni anti covid 5

 

Stessa sorte è toccata al Carnevale di Panama, annullato a causa del coronavirus, come confermato dal ministro della Salute, Luis Francisco Sucre. Ma il Paese in cui l rapporto fra popolazione e numero di morti è più alto è il Perù, che registra il tragico record di 966 vittime per milione di abitanti: per intenderci, al secondo posto di questa terribile classifica c'è il Belgio, che ne registra 859 per milione. I numeri e le vittime in continua crescita non fermano però le proteste di chi ritiene eccessive le misure restrittive dei governi.

 

gran bretagna proteste contro le restrizioni anti covid 4 gran bretagna proteste contro le restrizioni anti covid 4

È il caso di Londra, dove si sono avuti addirittura scontri a Trafalgar Square tra la polizia e i manifestanti anti-lockdown: migliaia di persone, molte delle quali senza mascherine, hanno affollato la piazza nel centro città per protestare proprio contro le restrizioni imposte al governo dopo gli aumenti di contagi, ricoveri e decessi nel Paese che già conta il maggior numero di vittime in Europa, con circa 42mila morti confermati, e un rapporto di vittime/popolazione molto alto (617). La folla ha lanciato bottiglie contro gli agenti, urlando loro di scegliere «da che parte stare». La polizia ha risposto con alcune cariche.

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Lo stesso premier britannico Boris Johnson, intervenendo in videoconferenza ai lavori della 75esima Assemblea generale dell'Onu, ha rimarcato come l'umanità è stata colta dal coronavirus «mentre stava facendo un pisolino», e «ha faticato a recuperare con agonizzante lentezza». In questo senso, però, non si può non ricordare come lo stesso Johnson, all'inizio dell'emergenza, avesse esplicitamente considerato esagerate le preoccupazioni relative alla pandemia montante, salvo poi ricredersene soprattutto dopo essere lui stesso stato gravemente contagiato.

gran bretagna proteste contro le restrizioni anti covid 7 gran bretagna proteste contro le restrizioni anti covid 7

 

JOHNSON ALL'ONU

Johnson, che ha paragonato gli sforzi per la ricerca di un vaccino a una «gigantesca corsa ad ostacoli globale», ha messo in guardia dai rischi che possono derivare dalla fretta. «Mentre siamo alla ricerca di un vaccino, non dobbiamo mai prendere scorciatoie, assottigliare la fase di test o sacrificare la sicurezza per la velocità». Nel Paese che lui governa, però, coloro che si oppongono alla linea del rigore sono, come si è visto ieri, pronti anche a proteste clamorose.

 

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